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CATECHISMO DEI BAMBINI
Lasciate che i bambini vengano a me

Catechismo dei Bambini

Lasciate che i bambini vengano a me
Nei libri dell’Antico Testamento


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I BAMBINI SONO DI DIO
  16. “Ho acquistato un uomo dal Signore!” (Genesi 4,1): con questa esclamazione di gioia e di fede la prima mamma, Eva, la madre dei viventi, ha accolto la nascita del suo primo figlio. Questa è anche la fede di tutto il popolo di Israele. Nella preghiera canta: “Ecco, dono del Signore sono i figli, e sua grazia il frutto del grembo” (Salmo 127,3). Nei libri della Scrittura la nascita di un figlio viene sempre narrata come un dono e una benedizione di Dio. I bambini sono di Dio, non proprietà degli adulti. Sono una presenza di gioia e di speranza.
CdA 1059-1065 27. Sessualità, matrimonio e verginità Il servizio alla vita
IL FIGLIO È DONO E PROMESSA
  17. I padri e le madri d’Israele vedono nei figli la continuità di se stessi e del popolo eletto di Dio. Assaporano la gioia della famiglia riunita attorno alla mensa: “Nell’intimità della tua casa, i tuoi figli come virgulti d’ulivo intorno alla tua mensa” (Salmo 128,3). I figli formano una cosa sola con la loro famiglia e offrono ai genitori la speranza di una serena vecchiaia: “Corona dei vecchi sono i figli dei figli, onore dei figli i loro padri” (Proverbi 17,6).
Nei libri dell’Antico Testamento i bambini partecipano a pieno titolo all’alleanza, al patto cioè di amicizia e fedeltà che Dio dona al suo popolo.
CdA 805 ( 21. La vocazione del cristiano Introdotti nella vita trinitaria L’antica alleanza CdA 1067 27. Sessualità, matrimonio e verginità Famiglia e società Apporto sociale della famiglia CdA 1075 27. Sessualità, matrimonio e verginità Matrimonio e verginità Due modi di vivere l’alleanza
  18. Il popolo d'Israele attende con fiducia il futuro, forte della promessa di Dio: verrà il Messia. In quest’orizzonte generare i figli assume una particolare importanza religiosa.
La storia di Abramo e Sara, narrata dalla Genesi (cap 12-25), lo testimonia in modo umanissimo. Il figlio Isacco non è soltanto continuità naturale della loro carne, ma un segno ed un annuncio della salvezza che Dio opererà a favore del suo popolo.
È comprensibile allora che la mancanza del figlio sia vissuta come una menomazione, considerata una vergogna e a volte un castigo. Tuttavia la Scrittura aiuta a non drammatizzare la sterilità quando afferma che il numero dei figli conta meno della loro rettitudine (cf. Sapienza 4,1).
CdA 47 (2. Dio cammina con gli uomini:1. La rivelazione di Dio nella storia): L’Antico Testamento; CdA 87 (2. Dio cammina con gli uomini:5. La risposta della fede): Affidamento; CdA 112-117 (3. La buona notizia:2. Si compiono le attese); CdA 367 (10. Cristo principio e fine della creazione:3. Mondo creato e Provvidenza): Origine dell’uomo; CdA 1059 (27. Sessualità, matrimonio e verginità:4. Il servizio alla vita): Sessualità e fecondità
IN PARTICOLARE:
l’attesa del Messia:CdA 3 (1. L’uomo in cammino: 1. Le grandi domande): La sete del cuore; CdA 215 (6. Per noi obbediente fino alla morte di croce: 2. «Chi è costui?»): Riservatezza di Gesù
Abramo CdA 433 11. Lo Spirito del Signore e la comunità dei credenti Il popolo santo di Dio Israele CdA 800 ( 21. La vocazione del cristiano Chiamata di Dio e risposta dell’uomo Vocazioni particolari e vocazione comune CdA 958 (25. La preghiera cristiana Dio educa il suo popolo alla preghiera Dialogo vivo con Dio CdA 1172 31. La speranza operosa Incontro al Signore che viene Speranze storiche
EDUCAZIONE DOLCE E SEVERA
  19. I libri dell’Antico Testamento richiamano l’attenzione sul fatto che i bambini sono delicati; è buon padre e buona madre chi ha di loro la massima cura. Soprattutto i bambini indifesi e senza tutela, come gli orfani, hanno diritto di ricevere da tutti, nella comunità, sostegno e protezione.
E quando gli uomini vengono meno a questo dovere, Dio stesso fa giustizia all’infanzia, mentre pronuncia un giudizio severissimo su chi ha mancato a questo compito.
CdA 1197-1198 32. La vita del mondo che verrà Il giudizio Il giudizio di Dio nella storia
  20. Nelle pagine dell’Antico Testamento si coglie una grande attenzione per i bambini. Tuttavia non si fa dell’infanzia un idolo. Dai libri sapienziali i genitori sanno che l’educazione è un’arte difficile ma fondamentale. Anche a quell’epoca l’esperienza del vivere in mezzo a una società depravata che trascina al male rende i genitori pieni di preoccupazioni. Infatti sanno bene che “un figlio lasciato a se stesso diventa sventato” (Siracide 30,8) e offrirà inevitabilmente campo libero alle inclinazioni negative che segnano la condizione umana fin dall’inizio dell’esistenza. I libri sapienziali affermano che un segno tangibile del prendersi cura del figlio è “non prendere alla leggera i suoi difetti” (Siracide 30,11); è educarlo con energia, più che coccolarlo: “Chi ama il figlio è pronto a correggerlo” (Proverbi 13,24).
Quando l’amore materno e paterno si fa sapienza educativa, porta a salvezza. Questa fondamentale esperienza familiare permette a Israele di comprendere il metodo educativo di Dio.
CdA 1064 27. Sessualità, matrimonio e verginità Il servizio alla vita Missione educativa dei genitori
IL PRIMO EDUCATORE È DIO
  21. I profeti annunciano che Dio educa il suo popolo. Egli interviene come un genitore fa con il suo bambino: esigente, non esita a correggere, ma al tempo stesso si mostra capace della cura più attenta e piena di struggente tenerezza; a Efraim, suo popolo, dice:
“Ad Efraim io insegnavo a camminare, tenendolo per mano, ma essi non compresero che avevo cura di loro.
Io li traevo con legami di bontà, con vincoli d’amore; ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia; mi chinavo su di lui per dargli da mangiare. Come potrei abbandonarti, Efraim, come consegnarti ad altri, Israele? Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione” (Osea 11,3-48).
CdA 49 2. Dio cammina con gli uomini La rivelazione di Dio nella storia L’Antico Testamento CdA 169 4. Dono di libertà e comunione «Perché siate figli del Padre» Paternità universale CdA 332 9. Padre e Figlio e Spirito Santo «Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo» Il Padre
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DIO NON DIMENTICA NESSUNO
  22. I bambini entrano nelle immagini con cui la Bibbia descrive il rapporto tra Dio e il suo popolo. Dio è un rifugio per i suoi figli e in nessun caso, oltre ogni apparenza, si dimentica di loro: “Sion ha detto: il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato.
Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai” (Isaia 49,14-15).
CdA 49 2. Dio cammina con gli uomini La rivelazione di Dio nella storia L’Antico Testamento CdA 169 4. Dono di libertà e comunione «Perché siate figli del Padre» Paternità universale CdA 332 9. Padre e Figlio e Spirito Santo «Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo» Il Padre
L’ATTESA DEL FIGLIO
  23. La storia del popolo d’Israele trova nell’attesa di un figlio la speranza di un futuro migliore. Il figlio della promessa sarà il segno annunciato:
“Il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la Vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele” (Isaia 7,14).
CdA 286 8. Gesù Cristo Figlio di Dio Il Cristo Discendente di David CdA 293-296 8. Gesù Cristo Figlio di Dio Il Figlio

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