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CATECHISMO DEI BAMBINI
Lasciate che i bambini vengano a me

Catechismo dei Bambini

Lasciate che i bambini vengano a me
Noè e l’arca


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Noè è un uomo giusto, e fa quello Che Dio gli ordina; così salva se stesso, la famiglia e gli animali da una grande Calamità. L’arco dai sette colori davanti alle nubi è segno di pace in un nuovo patto fra Dio e gli uomini.
Il Signore Dio vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra, ma Noè era uomo giusto e camminava con Dio.
Dio disse a Noè: “Fatti un’arca di legno di cipresso; dividerai l’arca in scompartimenti, con un tetto sopra. Ecco, io manderò il diluvio, cioè le acque, sulla terra. Quanto è sulla terra perirà, ma con te io stabilisco la mia alleanza. Entrerai nell’arca tu e con te i tuoi figli, tua moglie e le mogli dei tuoi figli. Di ogni animale introdurrai nell’arca due di ogni specie, per conservarli in vita con te: siano maschio e femmina”.
Noè eseguì tutto, come Dio gli aveva comandato.
Il diluvio durò sulla terra quaranta giorni. Le acque crebbero molto sopra la terra e l’arca galleggiava sulle acque. Perì ogni essere vivente sulla terra.
Dio si ricordò di Noè, di tutte le fiere e di tutti gli animali domestici che erano con lui nell’arca. Dio fece passare un vento sulla terra e le acque si abbassarono. Noè fece uscire una colomba, ma la colomba, non trovando dove posare la pianta del piede, tornò a lui nell’arca. Attese altri sette giorni e di nuovo fece uscire la colomba dall’arca e la colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco un ramoscello di ulivo.
Quando tutta la terra fu asciutta, Dio ordinò a Noè: “Esci dall’arca”. Dio benedisse Noè e i suoi figli, e disse loro: “Io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti dopo di voi. Non sarà più distrutto nessun vivente dalle acque del diluvio, né più il diluvio devasterà la terra. Questo è il segno dell’alleanza: il mio arco pongo sulle nubi, lo guarderò per ricordare l’alleanza eterna”.
(Leggi Genesi 6-9)
L’autore sacro ha preso l’occasione di una straordinaria inondazione, le cui tracce sono presenti nella memoria dell’umanità, per parlare al popolo della giustizia e della misericordia di Dio e della malizia dell’uomo. Non è Dio il responsabile delle guerre e dei cataclismi naturali, ma poiché è santo non può convivere con la malvagità e la corruzione. Altrimenti se ne farebbe complice contro il giusto e il debole. Dio invece salva il giusto e lo aiuta anche attraverso le prove.
Dentro al racconto ci sono alcuni elementi che nella cultura dei popoli sono diventati dei segni simbolici di pace: la colomba, il ramo d’ulivo, l’arca, l’arcobaleno.
Con i bambini si può iniziare da questi segni che presto saranno capaci di disegnare essi stessi e che ritroviamo nell’arte e nella liturgia (come per esempio l’allusione al diluvio nella benedizione dell’acqua battesimale e il ramoscello d’ulivo nelle case per la Pasqua).
L’arca è simbolo della Chiesa, comunità di salvezza che Gesù ha voluto per raccogliere tutti gli uomini. Anche la famiglia come chiesa domestica va presentata come un’arca di salvezza per coloro che vi abitano.
PREGHIAMO
IO PONGO SEMPRE INNANZI A ME IL SIGNORE.
NON POSSO VACILLARE.
PROTEGGIMI. O SIGNORE. IN TE MI RIFUGIO.
MI INDICHERAI IL SENTIERO DELLA VITA.
GIOIA PIENA NELLA TUA PRESENZA.

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