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CATECHISMO DEI BAMBINI
Lasciate che i bambini vengano a me

Catechismo dei Bambini

Lasciate che i bambini vengano a me
La festa di tutti i santi

( 21. La vocazione del cristiano Comune vocazione alla santità

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Alla fine del mondo, il Signore Gesù si manifesterà vincitore sul male e sulla morte. Egli verrà nella sua gloria a giudicare i vivi e i morti. Il suo giudizio sarà sulla carità.
Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. Rispondendo, il re dirà loro: “In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà a quelli posti alla sua sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito?”. Ma egli risponderà: “In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me”. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna.
(Leggi Matteo 25,31-40)
Nel mese di novembre, la Chiesa celebra la festa di tutti i santi, commemora i fedeli defunti e conclude l’anno liturgico con la festa di Cristo Re. Sono feste molto sentite dalla comunità cristiana e dalle famiglie, occasioni dunque propizie per accostare questo brano del Vangelo utilizzato dalla liturgia.
Il giudizio finale di Matteo permette di annunciare anche ai bambini le grandi verità della fede che riguardano la vita eterna, in particolare la morte, il giudizio, il purgatorio, l’inferno e il paradiso. Sarà opportuno riferire questo insegnamento a fatti e circostanze concrete della vita del bambino.
Così il ricordo nella preghiera dei defunti permette di mantenere quel rapporto di fede e di amore con le persone care che non sono più tra noi. Le figure dei santi più familiari aprono all’annuncio della gioia nel paradiso e conducono a seguirne gli esempi per sentirsi dire dal Signore: “Venite benedetti del Padre mio”.
La scoperta che i bambini fanno del rifiuto di amare e dell’egoismo in chi vedono attorno a loro e anche in se stessi, può far comprendere che questa via sbagliata conduce lontano da Gesù, nella solitudine e nella tristezza senza fine.
PREGHIAMO
VIENI, SIGNORE GESÙ, MIO RE E MIO DIO!
VENGA IL TUO REGNO!
NEL TUO NOME SONO BENEDETTE
TUTTE LE FAMIGLIE DELLA TERRA.
TUTTI I POPOLI TI ADORERANNO!

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