INDICE
L’INCONTRO CON GESÙ NELLE SCRITTURE
- L’INCONTRO CON GESÙ NELLE SCRITTURE
- IL CREATORE DEL CIELO E DELLA TERRA
- EVA, ADAMO, L’ALBERO E DIO
- NOÈ E L’ARCA
- ABRAMO E SARA
- MOSÈ, IL BIMBO SALVATO DALLE ACQUE
- DAVIDE SCELTO PER ESSERE RE
- IL PROFETA ISAIA
- L’ANNUNCIO A MARIA
- IL NATALE DI GESÙ
- LA VISITA DEI MAGI
- IL BUON SAMARITANO
- GESÙ E I BAMBINI
- LA MOLTIPLICAZIONE DEI PANI
- LA TEMPESTA SEDATA
- SIGNORE, INSEGNACI A PREGARE
- LA FESTA DELLA PASQUA
- GESÙ È RISORTO
- LA PENTECOSTE
- MARIA ASSUNTA IN CIELO
- L’ANGELO CUSTODE
- LA FESTA DI TUTTI I SANTI
Catechismo dei Bambini
Lasciate che i bambini vengano a me
Il Padre nostro è la preghiera che Gesù consegna ai suoi discepoli perché si ricordino di essere figli del Padre e fratelli.
Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
“Tu quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancora prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male”.
Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare. I discepoli lo guardavano desiderando di fare anche loro come lui. Quando ebbe finito, uno di loro gli domandò: “Signore, insegnaci a pregare!”. E Gesù gli rispose: “Quando pregate dite così: Padre nostro che sei nei cieli...”. Questa preghiera perciò, fin dal tempo degli Apostoli, unisce i cristiani di tutti i tempi. Le sette domande comprendono tutte le necessità dell’uomo. I bambini ne prendono consapevolezza gradualmente. Ma perché possano chiamare Padre qualcuno che non vedono e non sentono, hanno bisogno che gli adulti, a loro vicini, affermino che Dio è il Padre di Gesù e di tutti noi: Padre della mamma e del babbo, dei fratellini, del nonno e della nonna, dei compagni dell’asilo.
Per questo diciamo “nostro” e non “mio”. Noi siamo tutti fratelli perché abbiamo un solo Padre. Anche se non lo vediamo è vicino. Un giorno lo vedremo così come egli è. Il Padre ci ama anche quando non siamo buoni e ci chiama sempre a rinnovare la nostra amicizia con lui liberandoci dal male.
Come insegnare questa preghiera ai bambini? A piccole frasi nelle occasioni opportune; ad esempio: Padre nostro che sei nei cieli; grazie per il nostro pane quotidiano; Padre nostro perdona i miei capricci come io perdono i dispetti del mio compagno; Padre nostro venga il tuo Regno.
Dio Padre ci ha pensati per essere suoi figli adottivi.
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PREGHIAMO
PADRE NOSTRO, CHE SEI NEI CIELI,
SIA SANTIFICATO IL TUO NOME,
VENGA IL TUO REGNO, SIA FATTA LA TUA VOLONTÀ,
COME IN CIELO COSÌ IN TERRA.
DA CCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO,
E RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI
COME NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBITORI,
E NON CI INDURRE IN TENTAZIONE,
MA LIBERACI DAL MALE.