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CATECHISMO DEI BAMBINI
Lasciate che i bambini vengano a me

Catechismo dei Bambini

Lasciate che i bambini vengano a me
Il buon Samaritano

4. Dono di libertà e comunione Liberati per essere fratelliPremura per tutti

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Amare Dio e il prossimo: questo è il più grande dei comandamenti. Gesù ce lo insegna e ce lo mostra con la sua vita.
Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: “Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?”. Gesù gli disse: “Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?”.
Costui rispose: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso”. E Gesù: “Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai”.
Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: “E chi è il mio prossimo?”. Gesù rispose:
“Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno.
Chi di questi tre Ù sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?”.
Quegli rispose: “Chi ha avuto compassione di lui”. Gesù gli disse: “Va’ e anche tu fa’ lo stesso”.
(Leggi Luca 10,25-37)
Un dottore della legge aveva domandato a Gesù che cosa doveva fare per ereditare la vita eterna. Gesù a sua volta lo aveva invitato a rivedere ciò che era scritto nell’Antico Testamento.
La parabola dà la risposta alla domanda “chi è il mio prossimo?”, indicando che prossimo è colui al quale ci avviciniamo, non solo i parenti, i vicini di casa, gli amici, ma tutti gli uomini, a partire da coloro che hanno bisogno del nostro aiuto.
Il Samaritano è uno straniero ed un eretico, per gli Ebrei, in particolare per i fedelissimi, i sacerdoti e i leviti. Da un Samaritano nessuno si aspetta un atto di bontà.
Gesù con questa parabola parla di sé. È lui il buon Samaritano che da Figlio di Dio si è fatto uomo per farsi prossimo agli uomini.
Non mancano occasioni quotidiane, anche ai bambini, per riconoscere per la strada o a scuola chi si comporta come il Samaritano o come il sacerdote e il levita della parabola.
I genitori non invitino a giudicare le persone, ma a comportarsi come il Samaritano.
PREGHIAMO
BUONO È IL SIGNORE VERSO TUTTI
LA SUA TENEREZZA
SI ESPANDE SU TUTTE LE CREATURE.
IL SIGNORE SOSTIENE QUELLI CHE VACILLANO,
E RIALZA CHIUNQUE È CADUTO.

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