Catechismo degli Adulti
Una via ardua
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La legge di Dio, formulata nei dieci comandamenti, esprime le istanze di un amore autentico, teso a promuovere la crescita integrale dell’uomo, personale e sociale. In sé è sommamente ragionevole. Di fatto però l’uomo, indebolito dal disordine introdotto dal peccato nel suo cuore e nella società, non riesce né a comprenderla né ad attuarla pienamente. Quando non è sostenuto dalla fede, scivola facilmente verso il permissivismo e il nichilismo. Mediante la fede riceviamo l’energia dello Spirito e la possibilità reale di vivere secondo la legge di Dio. «La legge è stata data perché si invocasse la grazia, la grazia è stata data perché si osservasse la legge»
Sant’Agostino,Lo Spirito e la lettera, 19, 34.
Ancor più si allontana dalle nostre inclinazioni disordinate e dalla mentalità corrente il perfezionamento evangelico della legge. Non per niente Gesù esorta con insistenza i suoi discepoli all’anticonformismo: «Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!» (Mt 7,13-14).
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Necessità dell’esperienza ecclesiale
Nella Chiesa riceviamo lo Spirito del Signore, il maestro interiore
Nella Chiesa lo Spirito del Signore dà luce e forza al magistero dei pastori, perché interpreti correttamente il disegno di Dio e indichi la strada da seguire nei vari ambiti della vita, sfidando, se necessario, anche l’impopolarità: «Ti scongiuro... annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina» (2Tm 4,1-2).
Nella Chiesa lo Spirito anima tutti i fedeli, perché esercitino tra loro la correzione fraterna e si incoraggino l’un l’altro, con la parola e l’esempio, in vista di un comportamento cristiano sempre più coerente. È possibile seguire Gesù solo nella compagnia dei discepoli.
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