Catechismo degli Adulti
3. Camminare secondo lo Spirito
Vita spirituale
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L’uomo nuovo nasce e si sviluppa nella comunione con Dio, uno e
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Così l’esistenza cristiana diviene «vita spirituale, ossia vita animata e guidata dallo Spirito verso la santità o perfezione della carità»
![]() Giovanni Paolo II, Pastores dabo vobis, 19. ![]() Sant’Ireneo di Lione, Contro le eresie, 5, 9, 2. | CCC, 1997-1999CdA, 338 CONFRONTAVAI |
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Gli effetti sono sorprendenti. Lo Spirito fa riconoscere Gesù come Signore
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Cooperare con la grazia
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Lo Spirito rende giusto l’uomo peccatore; anima e sostiene interiormente l’uomo nuovo. Accompagna il nostro cammino di santificazione dal principio alla fine: prepara la nostra giustificazione, la realizza, la mantiene, la perfeziona fino alla gloria celeste. Agisce nell’intimo con le sue mozioni, tradizionalmente dette “grazie attuali”: illumina l’intelligenza, attrae le tendenze spontanee, opera il bene insieme con noi, dà gioia e pace. I nostri buoni comportamenti sono i suoi frutti
![]() | CCC, 2000-2005 |
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Tuttavia siamo liberi e responsabili: ciascuno riceverà «la ricompensa delle opere compiute finché era nel corpo, sia in bene che in male» (2Cor 5,10). La priorità dunque appartiene alla grazia; siamo noi però che crediamo, amiamo e operiamo in una personale vicenda storica. Lo Spirito sostiene il cammino, ma è l’uomo che cammina. La nostra libertà non è meno autentica per il fatto che ci è donata: «Siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha predisposto perché noi le praticassimo» (Ef 2,10).
Noi cooperiamo con la grazia e ci disponiamo ad accoglierla ancora fino al compimento ultimo della vita eterna. Rimane però esclusa ogni possibilità di vanto. Si acquistano meriti davanti a Dio accogliendo i suoi doni, in modo da essere preparati a riceverne altri. I nostri meriti sono suoi doni e la ricompensa della vita eterna è il dono supremo
![]() Cf. Concilio di Trento, Sess. VI, Decr. Sulla giustificazione, 16; Can. 24; 26; 32 - DS 1548; 1574; 1576; 1582. | |
Umiltà, docilità e fiducia
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Se vivere da figli di Dio è cooperare con lo Spirito, la nostra attenzione a lui si sostanzia di umiltà, docilità e fiducia. Umili, perché senza di lui «niente è nell’uomo, niente senza colpa»
![]() Cf. Messale Romano, Solennità di Pentecoste, Sequenza. ![]() San Francesco di Sales, Introduzione alla vita devota, 3, 5. | CCC, 2006-2011 |
[815] «Che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio, sei anche erede per volontà di Dio» (Gal 4,6-7). |