Educat
CATECHISMO DEGLI ADULTI

Catechismo degli Adulti

Motivazioni e diffusione
[792]  Maria ha una posizione del tutto singolare nel mistero di Cristo e della Chiesa: è Madre del Figlio di Dio, cooperatrice del Salvatore, tutta santa, modello e madre della Chiesa, vicina con la sua intercessione e con la sua azione alle necessità di tutti gli uomini. Perciò giustamente viene venerata con un culto superiore a quello degli angeli e dei santi
nota
Cf. Paolo VI, Marialis cultus, 56.
. I santi stessi gareggiano nella lode verso di lei: «O Maria, mare pacifico, Maria donatrice di pace, Maria terra fruttifera. Tu, Maria, sei quella pianta novella della quale abbiamo il fiore odorifero del Verbo Unigenito figliuolo di Dio, perché in te, terra fruttifera, fu seminato questo Verbo. Tu sei la terra e sei la pianta. O Maria, carro di fuoco, tu portasti il fuoco nascosto e velato sotto la cenere della tua umanità»
nota
Santa Caterina da Siena, OrazioneXI.
.
CdA, 970-971
CONFRONTAVAI
[793]  «Tutte le generazioni mi chiameranno beata» (Lc 1,48). Duemila anni di storia lo dimostrano: liturgia e devozione popolare, canti e immagini mirabili, rosario e “angelus Domini”, pellegrinaggi e santuari, comunità ecclesiali, congregazioni religiose e correnti di spiritualità, peccatori e santi alimentano su tutta la terra la lode perenne di Maria.
L’entusiasmo delle folle si accende facilmente in occasione di presunte apparizioni. La loro autenticità non può essere negata pregiudizialmente, perché Maria accompagna il nostro cammino storico con premura materna e può comunicare con noi, adattandosi alla nostra condizione terrena. Occorre però un prudente discernimento sotto la guida della competente autorità ecclesiale, perché illusioni e inganni sono frequenti e dannosi. In ogni caso non ci si deve attendere un messaggio nuovo rispetto al vangelo, ma solo un richiamo ad esso, in vista di una più seria conversione.
La vera devozione
[794]  Il concilio Vaticano II insegna che la vera devozione non ha niente 20-389.pnga che fare con la curiosità, la vana credulità, il miracolismo, il superficiale sentimentalismo e il formalismo delle pratiche esteriori; ma consiste piuttosto nel riconoscere la singolare dignità di Maria, nel rivolgersi a lei con fiducia e amore filiale, nell’imitare le sue virtù, per seguire Cristo insieme con lei
nota
Cf. Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 67.
.
Secondo sant’Agostino, «onorare e non imitare altro non è che bugiarda adulazione»
nota
Sant’Agostino, Discorsi, 325, 1.
. Maria vuole essere modello, non solo rifugio. Non è una madre protettiva e possessiva, che blocca i figli nell’infantilismo; ma una madre che fa crescere verso la maturità e spinge ad affrontare il rischio. Accogliere lei tra le cose proprie
nota
Cf. Gv 19,27.
, come il discepolo che Gesù amava, significa soprattutto assimilare i suoi atteggiamenti: fede coraggiosa, libertà e dono di sé, responsabilità e presenza nella storia, là dove si attua il disegno di Dio. Affidarsi o consacrarsi a lei significa vivere il proprio battesimo in sua compagnia, con coerenza e radicalità evangelica.
Nella venerazione della santa Vergine deve avere il primo posto il culto liturgico e le altre forme di devozione devono ispirarsi ad esso, in modo che Maria appaia sempre unita a Cristo nei suoi misteri e coinvolta nel movimento di adorazione, che egli nello Spirito Santo fa salire al Padre
nota
Cf. Paolo VI, Marialis cultus, 23; 25-27.
. Maria rimane «la serva del Signore» (Lc 1,38) e la sua gloria in cielo è ancora «la gloria di servire»
nota
Giovanni Paolo II, Redemptoris Mater, 41.
. Il suo cantico è sempre lo stesso: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore» (Lc 1,46); e sempre lo stesso è il suo invito: «Fate quello che vi dirà» (Gv 2,5).
[795] «La pietà della Chiesa verso la santa Vergine è elemento intrinseco del culto cristiano»
nota
Paolo VI , Marialis cultus , 56.
.
Il culto mariano, «pur essendo del tutto singolare, è però essenzialmente diverso da quel culto di adorazione che viene tributato al Verbo incarnato insieme al Padre e allo Spirito Santo»
nota
Concilio Vaticano II , Lumen gentium, 66.
.

Catechismo degli Adulti
indice dei contenuti