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CATECHISMO DEGLI ADULTI

Catechismo degli Adulti

7. Presenza materna nel cammino della Chiesa

Nel mistero di Pentecoste
[785]  La maternità universale di Maria interviene in modo discreto e silenzioso già all’esordio della Chiesa. Al centro del nucleo iniziale, esiguo ma proteso ad abbracciare tutte le genti, Maria invoca e accoglie il dono dello Spirito di Pentecoste. L’evangelista Luca racconta l’evento con alcuni richiami all’annunciazione e alla visitazione, quasi suggerendo una certa continuità tra la Vergine Maria e la Chiesa: come allora Maria, così ora la Chiesa riceve la potenza dello Spirito, che scende dall’alto sopra di lei, poi va ad annunziare le grandi opere di Dio.
La Vergine Madre Maria si prolunga nella vergine madre Chiesa: «Con la sua nuova maternità nello Spirito, abbraccia tutti e ciascuno nella Chiesa, abbraccia anche tutti e ciascuno mediante la Chiesa»
nota
Giovanni Paolo II, Redemptoris Mater, 47.
. Non si pone solo come modello, ma coopera personalmente a rigenerare i figli di Dio.
CdA, 416-419
CONFRONTAVAI
Mediazione materna
[786]  «La maternità di Maria nell’ordine della grazia perdura ininterrotta, a partire dal consenso prestato fedelmente 20-386.pngnell’annunciazione e mantenuto senza esitazioni ai piedi della croce, fino al coronamento eterno di tutti gli eletti»
nota
Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 62.
. Divenuta più vicina a Dio con l’assunzione alla gloria celeste, è più vicina anche a noi. Non più soggetta ai limiti della condizione terrestre, accompagna il cammino di tutti e di ciascuno con la sua intercessione presso Dio e con la sua azione piena di carità: «Noi crediamo che la Madre santissima di Dio, nuova Eva, Madre della Chiesa, continua in cielo il suo ufficio materno riguardo alle membra di Cristo, cooperando alla nascita e allo sviluppo della vita divina nelle anime dei redenti»
nota
Paolo VI, Credo del popolo di Dio, 15.
.
La mediazione materna di Maria si colloca dentro la mediazione di tutta la Chiesa, al centro di essa. Se nel mistero della comunione dei santi tutti i fedeli intercedono gli uni per gli altri e si aiutano gli uni gli altri, non sorprende che Maria faccia la stessa cosa, con una efficacia del tutto singolare. Se Dio compie meraviglie per amore dei suoi amici e con la loro cooperazione, non sorprende che operi coinvolgendo soprattutto la Madre di suo Figlio.
[787]  La mediazione di Maria non reca pregiudizio a Cristo, unico mediatore tra Dio e gli uomini, perché dipende da lui come ogni altra cooperazione umana: «La funzione materna di Maria verso gli uomini non oscura né in alcun modo sminuisce l’unica mediazione di Cristo, ma ne mostra piuttosto l’efficacia... E nemmeno impedisce il contatto immediato dei credenti con Cristo, ma anzi lo favorisce»
nota
Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 60.
. Maria non si interpone come intermediaria tra noi e il Signore, quasi fosse più vicina e misericordiosa di lui; piuttosto è un dono e un riflesso della sua bontà, un segno della sua vicinanza.
[788] Signore, Padre santo, «nel mistero della tua benevolenza hai voluto che Maria, madre e socia del Redentore, continuasse nella Chiesa la sua missione materna: di intercessione e di perdono, di protezione e di grazia, di riconciliazione e di pace»
nota
Messe della Beata Vergine Maria , 30: Maria Vergine madre e mediatrice di grazia, Prefazio.
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