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CATECHISMO DEGLI ADULTI

Catechismo degli Adulti

[415] Nel nostro paese molti si dichiarano cattolici per tradizione culturale, perché la Chiesa è “l’agenzia del sacro” più autorevole. Molti vedono la comunità cristiana come un fatto sociale positivo, perché svolge un’importante azione educativa e assistenziale. Nello stesso tempo, però, non la ritengono necessaria per il loro rapporto con Dio. L’individualismo religioso è molto diffuso. Ma è giusto considerare la Chiesa come una realtà semplicemente umana? Occorre ricercare la sua origine e il segreto della sua vitalità.
Nasce il popolo messianico
[416]  Durante la vita pubblica, Gesù di Nàzaret ha avviato con i discepoli un’esperienza di comunione e di missione. Risorto dalla morte, li riunisce di nuovo intorno a sé con le apparizioni pasquali dei quaranta giorni, e traccia il programma della loro missione universale. Con l’ascensione si sottrae al loro sguardo; ma essi rimangono uniti nel suo nome e si raccolgono in una casa di Gerusalemme insieme a Maria, sua madre
nota
Cf. At 1,9-14.
.
Sono pochi: gli apostoli, i parenti, alcune donne, altri seguaci; in tutto, dice l’evangelista Luca, circa centoventi persone. Eppure sono persuasi che da loro sta ripartendo il raduno dell’Israele degli ultimi tempi: per questo, con l’elezione di Mattia al posto di Giuda, reintegrano il collegio dei Dodici, simbolo delle dodici tribù introdotte nel regno messianico
nota
Cf. At 1,15-26.
. Riconoscono di essere uomini poveri, fragili e deboli, ma aspettano fiduciosi il dono dello Spirito Santo, promesso dal Maestro, e perseverano «assidui e concordi nella preghiera» (At 1,14).
CdA, 200-205
CONFRONTAVAI
[417]  Viene il giorno di Pentecoste: festa della mietitura, in cui si 11-213.pngoffrono al tempio le primizie del raccolto, ma soprattutto festa dell’alleanza, in cui si celebra la legge data da Dio attraverso Mosè. Quanto accade in questo giorno ai seguaci di Gesù, viene narrato come una teofania, simile a quella del monte Sinai: rumore fragoroso, vento potente, lingue di fuoco. «Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi» (At 2,2-4). Lo Spirito è la nuova legge scritta nei cuori, che era stata promessa attraverso i profeti: «Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi» (Ez 36,27). «Era conveniente che nel giorno in cui fu data la legge antica, in quello stesso giorno, fosse data la grazia dello Spirito»
nota
Severiano di Gabala, Commento agli Atti degli apostoli, 2, 1.
.
La nuova legge dello Spirito è vita in Cristo, energia di amore, luce di sapienza, varietà di doni, prima ancora di essere comandamento. Consacra i discepoli di Gesù come assemblea della nuova alleanza, germoglio del popolo di Dio radunato negli ultimi tempi, secondo le promesse e le attese.
[418]  Il popolo messianico nasce aperto a tutte le genti. Il gruppo originario narra «le grandi opere di Dio» (At 2,11), cominciando a «parlare in altre lingue» (At 2,4). Pietro fa risonare il primo annuncio del vangelo davanti a una folla di persone «di ogni nazione che è sotto il cielo» (At 2,5). Molti di loro accettano il messaggio e si fanno battezzare. È davvero la festa del raccolto! «Lo Spirito riconduceva all’unità le tribù separate e offriva al Padre le primizie di tutte le genti»
nota
Sant’Ireneo di Lione, Contro le eresie, 3, 17, 2.
.
Una perenne Pentecoste
[419]  A Pentecoste si completa la fondazione della Chiesa e si avvia la sua espansione. L’evento di quel giorno è un mistero perenne. La comunità cristiana vive e si rigenera incessantemente in una comunicazione di fede e di carità, attivata dallo Spirito Santo
nota
Cf. At 9,31.
: «Dove è la Chiesa, là è anche lo Spirito di Dio; e dove è lo Spirito di Dio, là è la Chiesa e ogni grazia»
nota
Sant’Ireneo di Lione, Contro le eresie, 3, 24, 1.
. Ogni giorno la Chiesa nasce dall’alto, dallo Spirito del Signore. Solo secondariamente sorge dalla libera decisione dei credenti, «che si sottomettono a lui» (At 5,32) e si lasciano convocare. È l’iniziativa della grazia a suscitare la risposta della fede. Il dono risplende nella povertà di coloro che lo ricevono: «Noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi» (2Cor 4,7); «Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono» (1Cor 1,27-28).
[420] La Chiesa vive per il dono dello Spirito Santo, accolto con umiltà e fede dai seguaci di Gesù Cristo.

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