Catechismo degli Adulti
2. Liberi dagli interessi e dalle paure
Liberi dalla schiavitù della ricchezza
[145] La vicinanza di Dio dà il coraggio delle scelte radicali. Innanzitutto libera dalla bramosia di possedere.
Gesù non è un asceta alla maniera di Giovanni Battista: «mangia e beve» (Mt 11,19), vive in mezzo alla gente, ha simpatia per il mondo. Però vive per il Padre, ancorato al suo amore, disponibile alla sua volontà. Per testimoniare la fiducia assoluta in lui e dedicarsi totalmente al suo regno, assume una vita povera e itinerante: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo» (Lc 9,58). Vuole che anche i discepoli vadano a portare la lieta notizia alleggeriti da ogni zavorra: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno» (Lc 9,3). Ammonisce la gente a non lasciarsi suggestionare dalla ricchezza: «Nessuno può servire a due padroni...: non potete servire a Dio e al denaro» (Mt 6,24).
| |
[146]
La ricchezza diventa padrona, quando uno ripone in essa la misura del proprio valore e la sicurezza della vita: «Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell’abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni» (Lc 12,15).
Si tratta di un pericolo molto concreto. Il giovane ricco non riesce a liberarsi dei suoi averi; volta le spalle a Gesù e se ne va triste
![]() ![]() ![]() | CdA, 134 CONFRONTAVAI CdA 1121 CONFRONTAVAI |
[147]
La preoccupazione del benessere va ridimensionata. Ci sono valori
![]() ![]()
Il vangelo comanda di distribuire e mettere in circolazione i propri beni: «Fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma» (Lc 12,33). Condanna il possesso egoistico, che non tiene conto delle necessità altrui. Non chiede però di vivere nella miseria. Valore assoluto è la fraternità, non la povertà materiale. Lo conferma l’esperienza della prima Chiesa a Gerusalemme, dove i credenti avevano «un cuore solo e un’anima sola» (At 4,32), mettevano le loro cose in comune e così «nessuno tra loro era bisognoso» (At 4,34).
| CdA, 1122 CONFRONTAVAI |
Liberi dalla sete del potere
[148] Oltre che dalla ricchezza, la vicinanza di Dio libera anche dalla tentazione di dominare sugli altri.
Gesù è venuto non per essere servito, ma per servire
![]() ![]()
L’autorità, nella comunità cristiana, dovrà essere esercitata come un servizio, e non come un dominio oppressivo alla maniera dei re delle nazioni, che sfruttano la gente e si fanno chiamare benefattori
![]() | CCC, 2235-2236 |
[149]
Il regno di Dio non ha niente a che fare con uno stato teocratico: non impone il diritto e la giustizia con la forza; non si difende con le armi; non fa concorrenza ai regni di questo mondo
![]() | CdA, 1103 CONFRONTAVAI |
Liberi negli affetti
[150]
La liberazione dal possesso egoistico e dall’ambizione non è
![]()
Gesù, con la sua sottomissione a Maria e a Giuseppe
![]() ![]() ![]() ![]() | CdA, 1075-1077 CONFRONTAVAI |
Liberi dall’angoscia
[151] Infine, il regno di Dio libera dalla paura di essere messi al bando dalla società e perfino dal timore di perdere la vita.
Gesù, quando sente dire che Erode Antipa vuole ucciderlo, come ha già fatto con Giovanni Battista, non cambia strada: «Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada» (Lc 13,32-33).
I discepoli sono chiamati a dar prova dello stesso coraggio. Non temano di essere anticonformisti e diversi dagli altri, di essere insultati e perseguitati
![]() ![]() ![]() | CdA, 847-848 CONFRONTAVAI |
[152]
Chi ha Dio come Padre non può sentirsi mai solo: «Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri» (Lc 12,6-7). La sofferenza, anche quella umanamente più inquietante e difficile da accettare, acquista un alto valore e una misteriosa fecondità. Gesù lo afferma con due immagini delicate e suggestive: il chicco di grano cade in terra e muore, ma rinasce moltiplicato
![]() ![]()
Chi aderisce a Cristo con fede viva e salda, non è più ossessionato dall’ansia di trovare sicurezze e piaceri, per sentirsi vivo; è disponibile al servizio degli altri; sperimenta personalmente che il Figlio di Dio è venuto a liberare «quelli che per timore della morte erano soggetti a schiavitù per tutta la vita» (Eb 2,15).
| |