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CATECHISMO DEGLI ADULTI

Catechismo degli Adulti

Armonia complessa e difficile
[1080] Ben tre comandamenti del decalogo riguardano la sessualità e la vita familiare. Chiedono di armonizzare molte dimensioni della personalità: istinto, affettività, amicizia, vita comune, procreazione ed educazione dei figli, presenza nella società e nella Chiesa.
Il desiderio istintivo deve essere integrato nel rispetto e nell’amore per l’altro, nel reciproco dono totale. Ogni uso menzognero del linguaggio sessuale è moralmente disordinato
nota
Cf. Giovanni Paolo II, Veritatis splendor, 49.
. Non si può ridurre l’amore a soddisfazione individuale. Non si può considerare il piacere un valore a sé stante: esso è buono solo se deriva da un obiettivo buono raggiunto.
Disordini sessuali
[1081]  Tanto alto è il significato della sessualità che ogni attuazione della facoltà genitale 27-514.pngfuori del matrimonio costituisce un disordine morale.
L’autoerotismo, o masturbazione, è un gesto contraddittorio: comunicazione rivolta a se stesso invece che all’altro. Oggettivamente è un disordine grave. La responsabilità soggettiva spesso però viene attenuata da condizionamenti psichici e ambientali, specie negli adolescenti, per i quali la masturbazione assume il significato di scoperta di sé e compenso a frustrazioni affettive. Occorre prendere coscienza del significato autentico della sessualità, coltivare grandi ideali e praticare la generosità, evitare occasioni pericolose, fortificarsi con la preghiera.
Il comportamento omosessuale è ripetutamente condannato nella Bibbia. Degrada l’amicizia: spesso riduce l’altro a immagine speculare di sé e ad oggetto intercambiabile. Nella misura in cui è assunto liberamente diventa colpa personale. A volte però deriva da una tendenza così radicata nella struttura della persona da risultare difficilmente controllabile. È doveroso ricorrere in ogni caso alle possibilità offerte dalla fede e dalla scienza, senza abbandonarsi ad una rassegnata ineluttabilità. L’impegno di vita cristiana dovrà dirigersi verso l’amicizia disinteressata, fedele e spirituale.
Fuori della logica del dono totale di sé si collocano altri gravi disordini, quali la fornicazione, la prostituzione, l’adulterio, l’incesto, lo stupro. La fornicazione, rapporto sessuale tra un uomo e una donna non sposati, largamente accettata dalla cultura permissiva, contraddice la naturale apertura a una degna procreazione dei figli e a una stabile comunione di vita, inserita nella Chiesa e nella società. La prostituzione nega la sessualità come comunicazione di amore reciproco, riducendola a una merce; di fatto implica disprezzo della persona. L’adulterio offende la castità, la fedeltà e la giustizia; denota mancanza di tenerezza e di dialogo nel matrimonio; tradisce le esigenze dell’amore coniugale e distrugge l’armonia della famiglia. L’incesto, rapporto sessuale tra parenti stretti tra i quali non è lecito il matrimonio, incontra la comune riprovazione di quasi tutte le culture; compromette la fiducia e la stabilità delle relazioni familiari, nonché la salute fisica e psichica dei figli che potrebbero essere generati. Lo stupro consiste nel costringere una persona al rapporto sessuale con la violenza, con il timore, con l’inganno o comunque senza il suo consenso consapevole e libero; esso è una ingiusta aggressione contro la persona, la sua dignità e la sua integrità, e va combattuta nelle sue radici culturali e sociali.
Educare la sessualità
[1082]  «Ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, non come oggetto di passioni e libidine, come i pagani che non conoscono Dio» (1Ts 4,4-5). La sessualità è capacità di uscire dalla solitudine ed entrare in relazione con l’altro. Come tutte le tendenze, essa va educata: deve essere integrata nell’amore, in modo da promuovere la dignità e l’identità delle persone. Controllo dell’istinto e maturità affettiva consentono di pervenire a un atteggiamento non più possessivo, ma oblativo, cioè alla castità, necessaria sia ai celibi che agli sposati. Per donarsi bisogna prima possedersi. Occorre una disciplina, un apprendimento serio. Se l’ideale appare troppo arduo, bisogna guardarsi dalla tentazione di negarlo e di fare della propria debolezza spirituale il criterio della moralità. Purtroppo molti giovani perdono la fede, perché non riescono ad essere casti. Accettare i propri limiti, essere umili, pregare con perseveranza e invocare la grazia di Dio è la base della vita cristiana
L’educazione sessuale dei ragazzi, inserita nell’educazione globale all’amore come dono di sé, spetta in primo luogo ai genitori. La scuola può intervenire in aiuto, rispettando i loro valori e orientamenti.
Fidanzamento
[1083] Conoscersi come persone, innamorarsi reciprocamente, consolidare l’amicizia, mettere a fuoco le scelte di fede e i valori fondamentali sono i contenuti principali, del fidanzamento, tempo privilegiato di formazione. Non rientra nelle sue finalità quella di provare l’amore con i rapporti prematrimoniali. L’amore non è una tecnica, non va confuso con il desiderio istintivo. Solo un clima di affetto durevole e sicuro rende possibile la libera accoglienza reciproca e la stessa armonia sessuale. D’altra parte la coppia non appartiene solo a se stessa, ma anche alla società, alla Chiesa e a Cristo. Il legame dei due non è completo, finché non è pubblicamente riconosciuto e consacrato dal sacramento del matrimonio.
La comunità ecclesiale deve offrire ai fidanzati un itinerario prolungato di formazione, comprendente esperienze di catechesi, di dialogo, di preghiera e di carità, in modo da rendere possibile una più consapevole scelta di fede e di vita cristiana.
CCC, 1632CdA, 1056
CONFRONTAVAI
CdA 1066
CONFRONTAVAI
CdA 1073
CONFRONTAVAI
[1084] La persona cresce quanto più liberamente si apre all’amore.
La sessualità viene educata e integrata nella dinamica dell’amore autentico mediante la castità, una virtù necessaria ai celibi e agli sposati.

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