Catechismo degli Adulti
Centralità
[1001]
Il “Padre nostro” è il modello di ogni preghiera, anzi la sintesi di tutto il vangelo
Cf. Tertulliano,La preghiera, 1, 6.
La Chiesa da parte sua riconosce da sempre la centralità di questa preghiera. Le prime generazioni cristiane la recitano tre volte al giorno
Cf. Didachè, 8, 3. | CdA, 173-174 CONFRONTAVAI |
Dono del Signore Gesù
[1002]
Giustamente il “Padre nostro” porta il nome di “Preghiera del Signore”. Il Signore Gesù ha consegnato una volta per sempre questa formula ai discepoli di ogni tempo. Il Signore Gesù comunica incessantemente lo Spirito Santo, perché la preghiera sia viva
Messale romano, Riti di comunione. | CdA, 330 CONFRONTAVAI |
Invocazione a Dio vicino e sublime
[1003]
«Padre» è il nuovo nome di Dio
Cf. Tertulliano, La preghiera, 3, 1. | CdA, 331 CONFRONTAVAI |
[1004] «Padre nostro» è Dio, perché lo Spirito Santo coinvolge nel rapporto filiale ognuno di noi personalmente, ma in unità con Cristo e con gli altri. Ognuno si sente amato in Cristo e riceve gli altri come fratelli nella grande famiglia che è la Chiesa. La preghiera rivolta al Padre comune non può non essere solidale con tutti e per tutte le necessità.
Mentre è vicinissimo come Padre, Dio rimane altissimo nella sua trascendenza. Lo riconosciamo, aggiungendo: «che sei nei cieli». I cieli qui non indicano un luogo, ma un modo di essere. Dio è al di sopra di tutto; è nella perfezione assoluta, alla quale siamo chiamati a partecipare con tutte le cose.
| CdA, 981 CONFRONTAVAI |
Le domande
[1005] Nella prospettiva della celeste perfezione del Padre si muove l’anelito profondo che prende corpo nelle sette domande della preghiera. Le prime tre chiedono la gloria di Dio, che cioè Dio sia tutto in tutti, si compia il suo regno, si realizzi pienamente il suo disegno di salvezza. Le altre quattro riguardano la nostra vita, perché il regno di Dio coincide con la vita dell’uomo, e ci fanno chiedere pane e liberazione integrale.
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[1006]
«Sia santificato il tuo nome». Fa’ che il tuo nome sia riconosciuto nella sua santità e sia glorificato. Fatti riconoscere come Dio mediante il tuo popolo, purificato dal peccato e raccolto nell’unità
| CdA, 174 CONFRONTAVAI CdA 426 CONFRONTAVAI |
[1007]
«Venga il tuo regno». Il regno di Dio, già presente mediante Gesù, giunga presto a compimento, perché è «giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo» (Rm 14,17). Cristo è venuto per il bene degli uomini, perché «abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (Gv 10,10). Tutte le creature saranno pienamente se stesse, quando egli le ricondurrà definitivamente al Padre
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[1008]
«Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra». Dio attui presto «il mistero della sua volontà,... il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra» (Ef 1,9-10). La sua volontà è «che tutti gli uomini siano salvati» (1Tm 2,4). Il suo progetto, che è già realtà in cielo per Cristo risorto, i santi e gli angeli, si realizzi anche per coloro che ancora camminano faticosamente sulla terra. Convinti che esso supera i nostri angusti pensieri e desideri, come Gesù chiediamo che si compia la volontà del Padre e non la nostra
| CdA, 353-356 CONFRONTAVAI |
[1009]
«Dacci oggi il nostro pane quotidiano». Concedici fin d’ora di gustare i beni spirituali del tuo convito regale
| CdA, 147 CONFRONTAVAI CdA 174 CONFRONTAVAI CdA 198 CONFRONTAVAI |
[1010]
«Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori». Riconosciamo di essere peccatori, «poiché tutti quanti manchiamo in molte cose» (Gc 3,2). Invochiamo la misericordia di Dio e ci disponiamo a riceverla, perdonando da parte nostra chi ci ha fatto dei torti. Ci mettiamo in sintonia con Dio. Così una sola corrente di amore misericordioso passa da Dio a noi, e da noi agli altri. Una forza di riconciliazione entra nella storia e fa crescere la pace tra le persone e tra gli stessi popoli.
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[1011]
«Non ci indurre in tentazione». Sappiamo che Dio «non tenta nessuno al male» (Gc 1,13). Chiediamo che Dio non ci lasci soccombere nella tentazione, che ci conceda la grazia della perseveranza finale. Da parte nostra saremo vigilanti per non imboccare la via del peccato: «Non lasciare che il mio cuore si pieghi al male e compia azioni inique con i peccatori» (Sal 141,4).
| CdA, 812 CONFRONTAVAI CdA 932 CONFRONTAVAI |
[1012]
«Ma liberaci dal male». Domandiamo di essere liberati dal «potere del maligno» (1Gv 5,19), che ostacola il regno di Dio, e dai mali spirituali e fisici, di cui è artefice. «Liberaci!»: con questo grido appassionato la preghiera raccoglie il gemito del tempo presente, l’anèlito alla liberazione integrale, al compimento ultimo.
Nell’uso liturgico al testo evangelico del “Padre nostro” si aggiunge spesso la dossologia: «Tuo è il regno, tua è la potenza e la gloria nei secoli»; è un atto di fede nella regalità divina che dà senso alla storia.
| CdA, 186 CONFRONTAVAI CdA 381-383 CONFRONTAVAI |