Catechismo degli Adulti
Criteri per il discernimento
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Il mondo, distinto e dipendente da Dio, è storia protesa al compimento in lui. Quanto di buono cresce nella storia fiorisce nell’eternità. Tutto è prezioso, anche «un bicchiere di acqua fresca» (Mt 10,42) dato con amore.
In quanto preparazione e anticipo del Regno, la storia è il luogo dove agisce la Provvidenza divina e di questa azione è possibile discernere i segni indicatori: «Quando si fa sera, voi dite: Bel tempo, perché il cielo rosseggia; e al mattino: Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo. Sapete dunque interpretare l’aspetto del cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi?» (Mt 16,2-3). I segni, ai quali Gesù fa riferimento, sono la sua stessa presenza, la sua predicazione e le sue opere. Ne preannuncia altri in un prossimo futuro: la rovina di Gerusalemme e la diffusione del vangelo attraverso la Chiesa
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I segni pubblici e non ambigui si riducono in definitiva a uno solo: Cristo annunciato e testimoniato dalla Chiesa. In base a questo criterio occorre operare il discernimento riguardo a tutte le altre realtà storiche, per evitare di confondere i germi del Regno con le linee di tendenza prevalenti in una determinata epoca. Altrimenti il discorso sui segni dei tempi si ridurrebbe a un’ideologia, per giustificare l’adeguamento al mondo e benedire ogni presunto progresso. La Chiesa deve orientare la storia, non andarne a rimorchio. Insieme al grano cresce ancora la zizzania
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D’altra parte, se Dio creatore e redentore agisce nella storia e in lui «viviamo, ci muoviamo ed esistiamo» (At 17,28), bisogna ritenere che «tutto quello che è vero, nobile, giusto» (Fil 4,8) deriva da lui e manifesta le ricchezze del mistero di Cristo. L’autenticità umana costituisce così un criterio sussidiario e subordinato, che integra il criterio principale.
Procedendo secondo queste indicazioni, è possibile individuare i segni della Provvidenza nel nostro tempo. Il concilio Vaticano II considera tali il rinnovamento della liturgia
![]() Cf. Concilio Vaticano II, Sacrosanctum concilium, 43. ![]() Cf. Concilio Vaticano II, Unitatis redintegratio, 4. ![]() Cf. Concilio Vaticano II, Dignitatis humanae, 15. ![]() Cf. Concilio Vaticano II, Apostolicam actuositatem, 14. | CCC, 2820CdA, 365 CONFRONTAVAI |
Anticipo della salvezza
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Ciò che è dono della Provvidenza è anche frutto della libera
![]() ![]() Concilio Vaticano II, Gaudium et spes, 39. ![]() Concilio Vaticano II, Gaudium et spes, 39.
La speranza cristiana non fa concorrenza alle speranze terrene autentiche, anzi risveglia e mette a loro disposizione preziose energie. A chi cerca la salvezza eterna, i beni storici sono dati in aggiunta
![]() | CCC, 2046CCC 2819 |
[1180] I segni dei tempi sono i germi del regno di Dio che crescono nella storia, gli eventi in cui si manifesta la divina Provvidenza.
«È dovere permanente della Chiesa di scrutare i segni dei tempi e di interpretarli alla luce del vangelo»
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Concilio Vaticano II
, Gaudium et spes, 4.
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