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CATECHISMO DEGLI ADULTI

Catechismo degli Adulti

Per l’itinerario di fede


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      RIFLETTERE E INTERROGARSI
      Si afferma oggi il primato dell’efficienza fisica e la ricerca dell’autosufficienza in ogni campo, ma si diffondono anche paure ed esperienze negative che sfociano nello scoraggiamento e nell’angoscia. C’è il rischio di rimuovere dalla nostra coscienza problemi quali il male, il peccato, la malattia, la morte; oppure di subire queste realtà in modo fatalistico e senza speranza.
      Il vangelo proclamato dalla Chiesa e la celebrazione dei sacramenti della riconciliazione e dell’unzione degli infermi dicono che ogni situazione di limite umano può essere vissuta nella certezza della comunione di salvezza che ci viene da Dio, mediante la Pasqua di Gesù Cristo, nel dono dello Spirito Santo.
      • Che cosa significa e comporta per un cristiano avere il senso del peccato?
      • Qual è il significato autentico della celebrazione del sacramento della riconciliazione per la nostra vita cristiana e per quella della Chiesa? Quali sono gli atteggiamenti richiesti?
      • Perché si parla della necessità di un cammino permanente di conversione? In quale modo tale cammino può essere effettivamente percorso?
      • Quali sono le difficoltà che oggi impediscono a molti cristiani di comprendere il valore del sacramento della riconciliazione e del sacramento dell’unzione degli infermi? Cosa fare per superare queste difficoltà?
      ASCOLTARE E MEDITARE LA PAROLA
      Se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove. Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. È stato Dio infatti a riconciliare a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione. Noi fungiamo quindi da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio.
      Si può leggere anche:
      (Mt 18,15-18) La riconciliazione con la Chiesa è segno efficace della riconciliazione con Dio.
      (Lc 15,11-24) Il cammino di conversione e riconciliazione nella parabola del padre misericordioso.
      (Gc 5,13-15) L’unzione dei malati nella Chiesa delle origini.
      La misericordia in se stessa, come perfezione di Dio infinito, è anche infinita. Infinita, quindi, e inesauribile è la prontezza del Padre nell’accogliere i figli prodighi che tornano alla sua casa. Sono infinite la prontezza e la forza di perdono, che scaturiscono continuamente dal mirabile valore del sacrificio del Figlio. Nessun peccato umano prevale su questa forza e nemmeno la limita. Da parte dell’uomo può limitarla soltanto la mancanza di buona volontà, la mancanza di prontezza nella conversione e nella penitenza, cioè il perdurare nell’ostinazione, contrastando la grazia e la verità, specie di fronte alla testimonianza della croce e della risurrezione di Cristo.
      (Giovanni Paolo II, Dives in misericordia, 13)
      PREGARE E CELEBRARE
      Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome.
      Benedici il Signore, anima mia,
      non dimenticare tanti suoi benefici.
      Egli perdona tutte le tue colpe,
      guarisce tutte le tue malattie;
      salva dalla fossa la tua vita,
      ti corona di grazia e di misericordia;
      egli sazia di beni i tuoi giorni
      e tu rinnovi come aquila la tua giovinezza.
      Come il cielo è alto sulla terra,
      così è grande la sua misericordia su quanti lo temono;
      come dista l’oriente dall’occidente,
      così allontana da noi le nostre colpe.
      Come un padre ha pietà dei suoi figli,
      così il Signore ha pietà di quanti lo temono.
      Alla sera di questa vita,
      io comparirò davanti a te con le mani vuote;
      poiché io non ti chiedo, Signore, di tener conto delle mie opere.
      Tutte le nostre giustizie hanno delle macchie davanti ai tuoi occhi.
      Io voglio quindi rivestirmi della tua stessa giustizia,
      e ricevere dal tuo amore il possesso eterno di te.
      Io non voglio altro trono e altra corona che te,
      o mio Amato!
      (Santa Teresa di Lisieux, Manoscritti autobiografici,
      Atto di offerta all’Amore misericordioso)
      PROFESSARE LA FEDE
      • Mediante i sacramenti della penitenza e dell’unzione degli infermi, la Chiesa continua, presso le proprie membra, l’opera di guarigione e di salvezza iniziata dal Signore Gesù Cristo, medico delle nostre anime e dei nostri corpi.
      • Solo Dio può e vuole perdonare il peccato dell’uomo; l’uomo d’altra parte ha bisogno del perdono di Dio per essere salvo. Il sacramento della penitenza è stato istituito da Gesù Cristo per realizzare la grazia dell’incontro tra la misericordia del Padre e l’umile e fiduciosa confessione del peccatore.
      • Il sacramento dell’unzione degli infermi purifica e conforta con una speciale grazia il cristiano che vive le difficoltà proprie della malattia grave o della vecchiaia.
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