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CATECHISMO DEGLI ADULTI

Catechismo degli Adulti

Per l’itinerario di fede


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      RIFLETTERE E INTERROGARSI
      Nella mentalità di molti la Chiesa viene identificata con il clero e con le persone di vita consacrata. È una visione parziale e deresponsabilizzante. In realtà, mediante il battesimo, tutti siamo costituiti Chiesa, fraternità cristiana, con pari dignità e comune missione.
      Questa fondamentale comunione e corresponsabilità non è però indifferenziata: lo Spirito Santo l’attua e l’esprime attraverso una molteplicità di doni, di ministeri e di vocazioni, tutti complementari tra loro e finalizzati all’utilità comune. Coscienza ecclesiale e consapevolezza della vocazione personale crescono insieme.
      • Perché la Chiesa è vista tante volte come una realtà che riguarda soprattutto i preti, i religiosi e le religiose, non tutti i battezzati?
      • Come promuovere in tutti, a partire da noi stessi, un’autentica coscienza di Chiesa e un’attiva partecipazione alla sua vita e alla sua missione?
      • Come riconoscere e valorizzare nella nostra comunità ecclesiale i molteplici doni dello Spirito, i diversi ministeri, la specificità e la complementarità di ogni vocazione?
      • Esiste nella comunità un impegno di formazione vocazionale?
      ASCOLTARE E MEDITARE LA PAROLA
      Vi sono diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune; a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio di scienza; a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell’unico Spirito; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di distinguere gli spiriti; a un altro le varietà delle lingue; a un altro infine l’interpretazione delle lingue. Ma tutte queste cose è l’unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole... E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito.
      Si può leggere anche:
      (Gv 21,15-19) Pasci le mie pecorelle.
      (Ef 4,7-16) Cristo ha stabilito pastori e maestri.
      (1Pt 4,7-11) Tutti corresponsabili con doni e servizi diversi.
      Tutti quelli che sono rinati in Cristo conseguono dignità regale per il segno della croce. Con l’unzione dello Spirito Santo sono consacrati sacerdoti. Non c’è quindi solo quel servizio specifico proprio del nostro ministero, perché tutti i cristiani, rivestiti di un carisma spirituale e usando della loro ragione si riconoscono membra di questa stirpe regale e partecipi della funzione sacerdotale. Non è forse funzione regale il fatto che un’anima governi il suo corpo in sottomissione a Dio? Non è forse funzione sacerdotale consacrare al Signore una coscienza pura e offrirgli sull’altare del proprio cuore i sacrifici immacolati del nostro culto?
      (San Leone Magno, Discorsi, 4, 1)
      Si può leggere anche:
      Lumen gentium, 22 Il collegio episcopale.
      Lumen gentium, 31 I laici nella Chiesa e nel mondo.
      Lumen gentium, 44 La testimonianza della vita consacrata.
      PREGARE E CELEBRARE
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      Il Signore è il mio pastore;
      non manco di nulla;
      su pascoli erbosi mi fa riposare,
      ad acque tranquille mi conduce.
      Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
      per amore del suo nome.
      Se dovessi camminare in una valle oscura,
      non temerei alcun male, perché tu sei con me.
      Il tuo bastone e il tuo vincastro
      mi danno sicurezza.
      Davanti a me tu prepari una mensa
      sotto gli occhi dei miei nemici;
      cospargi di olio il mio capo.
      Il mio calice trabocca.
      Felicità e grazia mi saranno compagne
      tutti i giorni della mia vita,
      e abiterò nella casa del Signore
      per lunghissimi anni.
      (Sal 23)
      O Padre, che alla scuola del Cristo tuo Figlio
      insegni ai tuoi ministri
      non a farsi servire, ma a servire i fratelli,
      concedi loro di essere instancabili nel dono di sé,
      vigilanti nella preghiera,
      lieti ed accoglienti nel servizio della comunità.
      (Messale Romano, Colletta della Messa per i ministri della Chiesa)
      PROFESSARE LA FEDE
      • Nell’unico popolo di Dio, lo Spirito suscita varietà di carismi, di ministeri e di vocazioni, nei tre stati di vita dei ministri ordinati, dei laici e delle persone di vita consacrata. Comuni sono la dignità, la chiamata alla santità e la missione evangelizzatrice; diversi e complementari sono i modi di attuazione.
      • La Chiesa è apostolica, fondata sui «dodici apostoli dell’Agnello» ( Ap 21,14 ). Cristo stesso la governa mediante Pietro e gli apostoli, presenti nei loro successori: il papa e i vescovi, riuniti nel collegio episcopale.
      • Nella Chiesa «è proprio dei laici cercare il regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio» (Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 31); ai ministri ordinati è affidato il compito di rappresentare al vivo Cristo Pastore; le persone di vita consacrata sono chiamate a seguire Cristo più da vicino tramite la professione dei consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza, per manifestare la gloria del mondo futuro.
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