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CATECHISMO DEGLI ADULTI

Catechismo degli Adulti

4. Il Figlio dell’uomo, umiliato e glorioso

Titolo preferito
[221]  Per parlare di sé, Gesù preferiva usare il titolo di Figlio dell’uomo: lo si può arguire dal fatto che esso ricorre nei Vangeli ben ottantadue volte e sempre sulla sua bocca, come autodesignazione. Il riferimento è a un personaggio celeste del libro di Daniele, che appare «sulle nubi del cielo», riceve da Dio «potere, gloria e regno» su «tutti i popoli, nazioni e lingue», «un potere eterno, che non tramonta mai» (Dn 7,13-14).
Umiliato e glorioso
[222]  Denominandosi Figlio dell’uomo, Gesù si presenta come giudice e salvatore escatologico, che in futuro verrà nella gloria. Ma, innovando profondamente il significato di questa figura, dichiara che il Figlio dell’uomo esercita già ora il potere di giudicare e salvare; soprattutto aggiunge che egli adesso è umiliato e perseguitato.
Questa tensione tra presente e futuro corrisponde alla dinamica del Regno, ora nascosto e avversato, in futuro glorioso. Il Figlio dell’uomo impersona il Regno. Dopo la sua morte e risurrezione, ricevuto il dono dello Spirito Santo, i discepoli lo capiranno meglio e potranno constatare la verità della sua parola: «Vi sono alcuni qui presenti che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza» (Mc 9,1).
La trasfigurazione
[223]  Intanto a tre di loro, Pietro, Giacomo e Giovanni, il Maestro concede di pregustare un anticipo della sua gloria futura. Mentre si trova in preghiera «su un alto monte» (Mt 17,1), si trasfigura. Diviene sfolgorante come la luce.
Con Mosè ed Elia, che nel frattempo sono apparsi, parla della necessità di passare attraverso la croce per entrare nella gloria
nota
Cf. Lc 9,31.
. Mentre una nube luminosa avvolge i discepoli, risuona la voce del Padre, che lo proclama ancora Messia-Servo, come nel battesimo al fiume Giordano, ed esorta a seguirlo nel suo difficile cammino.
Mentre discendono dal monte, Gesù ribadisce ai discepoli che «il Figlio dell’uomo dovrà soffrire» (Mt 17,12), come ha sofferto Giovanni Battista.
CCC, 554-556
[224] Gesù è il Figlio dell’uomo, il Salvatore che in futuro verrà nella gloria e ora subisce umiliazione e persecuzione.

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