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CATECHISMO DEGLI ADULTI

Catechismo degli Adulti

Formazione del canone
[63]  Fin dall’inizio i cristiani nelle loro assemblee leggono gli scritti dell’Antico Testamento, in cui si è sedimentata l’esperienza 2-43.pngreligiosa d’Israele. Ad essi via via si affiancano gli scritti di origine apostolica, che vanno a costituire il Nuovo Testamento. Alcuni accenni, presenti nei documenti stessi, attestano questo processo di formazione. Nella Lettera ai Colossesi si incontra questo invito: «Quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che venga letta anche nella Chiesa dei Laodicesi e anche voi leggete quella inviata ai Laodicesi» (Col 4,16). E in un altro scritto del Nuovo Testamento troviamo questa esortazione: «La magnanimità del Signore nostro giudicatela come salvezza, come anche il nostro carissimo fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; così egli fa in tutte le lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina» (2Pt 3,15-16).
[64]  A poco a poco si forma la raccolta di libri che costituiscono la Bibbia cristiana, accostando alla Legge, ai Profeti e agli altri scritti dell’Antico Testamento i testi del Nuovo Testamento, cioè i Vangeli, gli Atti, le Lettere e l’Apocalisse. Successivamente, anche per respingere le infiltrazioni dell’eresia, viene ufficialmente fissato l’elenco completo, o “canone”, dei libri sacri, riconosciuti dalla fede di tutta la Chiesa come propria regola suprema. Infine, nel secolo XVI, il concilio di Trento, prendendo posizione di fronte ai dubbi e alle negazioni emerse nel contesto della Riforma protestante, pone su questo argomento il sigillo della sua definizione
nota
Cf. Concilio di Trento, Sess. IV, Decr. Sui libri sacri e le tradizioni apostoliche - DS 1502-1504.
.
Elenco dei libri sacri
[65]  L’Antico Testamento comprende 46 libri: Genesi, Esodo, Levitico, 2-44.pngNumeri, Deuteronomio, Giosuè, Giudici, Rut, i due libri di Samuele, i due libri dei Re, i due libri delle Cronache, Esdra e Neemìa, Tobia, Giuditta, Ester, i due libri dei Maccabei, Giobbe, i Salmi, i Proverbi, il Qoèlet, il Cantico dei cantici, la Sapienza, il Siracide, Isaia, Geremia, le Lamentazioni, Baruc, Ezechiele, Daniele, Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachìa. Il Nuovo Testamento comprende 27 libri: i Vangeli di Matteo, di Marco, di Luca e di Giovanni, gli Atti degli apostoli, le Lettere di Paolo ai Romani, la prima e la seconda ai Corinzi, ai Galati, agli Efesini, ai Filippesi, ai Colossesi, la prima e la seconda ai Tessalonicesi, la prima e la seconda a Timoteo, a Tito, a Filemone, la Lettera agli Ebrei, la Lettera di Giacomo, la prima e la seconda Lettera di Pietro, le tre Lettere di Giovanni, la Lettera di Giuda e l’Apocalisse.
Ispirazione
[66]  Le Sacre Scritture non solo sono documento, ma anche parte integrante di una storia animata dallo Spirito di Dio. Da sempre la fede della Chiesa le considera ispirate. Sebbene siano state composte da autori umani, in un arco di tempo di circa mille anni, e rechino l’impronta di diverse personalità, esperienze, epoche e culture, esse hanno allo stesso tempo per autore Dio, in quanto egli è stato attivamente presente con il suo Spirito in tutto il processo di formazione di questi scritti, per comunicare attraverso gli autori umani il suo messaggio di salvezza: «Mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio» (2Pt 1,21); perciò «tutta la Scrittura è ispirata da Dio» (2Tm 3,16). Non solo contiene la parola di Dio, ma è essa stessa parola di Dio
nota
Cf. Concilio Vaticano II, Dei Verbum, 24.
.
Verità
[67]  Essendo parola di Dio, i libri della Bibbia ci comunicano la Verità che è Dio stesso. In quanto opera di autori umani, si esprimono però secondo modalità letterarie tipiche delle epoche storiche in cui furono composti e sono condizionati dalle conoscenze storiche e scientifiche di quei tempi. Dio non si rivela per rispondere ad interrogativi di storia o di scienza: la verità che comunica nella sua rivelazione ed assicura nella Sacra Scrittura è la verità che egli ci dona «per la nostra salvezza»
nota
Concilio Vaticano II, Dei Verbum, 11.
. Lette nella prospettiva della salvezza, le pagine della Bibbia sono realmente la verità della nostra vita; in questo senso in esse non c’è alcun errore.
Unità della Bibbia
[68]  La Bibbia riferisce avvenimenti ed esperienze molto diversi tra loro; ma, proprio perché è ispirata da Dio, sa anche collegarli in una profonda unità, piena di significato. Vede tutta la storia come storia dell’alleanza di Dio con l’uomo, protesa verso una meta ultima. In definitiva, «tutta la Scrittura è un libro solo e quest’unico libro è Cristo»
nota
Ugo da San Vittore, L’arca di Noè, 2, 8.
. «Il Nuovo Testamento è nascosto nell’Antico e l’Antico Testamento è svelato nel Nuovo»
nota
Sant’Agostino, Questioni sull’Eptateuco, 2, 73.
. L’antica alleanza mantiene il suo valore come preparazione alla nuova. Attesa e compimento si illuminano reciprocamente.
Interpretazione
[69] In quanto opera umana la Bibbia va studiata con criteri scientifici, di critica letteraria e storica. I testi appartengono a generi assai diversi: narrazioni, leggi, poesie, proverbi, lettere e altre forme ancora. I racconti, anche quando sono di genere storico, non sono mai semplici resoconti, ma interpretazioni del senso religioso presente negli avvenimenti.
CdA, 616
CONFRONTAVAI
[70] La ricerca letteraria e storica è solo il primo passo. La Bibbia è soprattutto parola di Dio. In quanto tale, va letta con criteri di fede, cioè tenendo presente l’unità globale del progetto divino che si attua nella storia, il punto di vista definitivo rivelato in Cristo, l’interpretazione della Chiesa garantita dallo Spirito Santo secondo le promesse di Gesù.
[71] I testi si riferiscono a realtà e avvenimenti che, considerati nell’insieme del disegno di salvezza, possono diventare a loro volta segno di altre realtà e avvenimenti. Dal senso letterale del testo sgorga un senso spirituale: un senso che riguarda Cristo, la vita del cristiano, la gloria eterna. Così, ad esempio, il tempio di Gerusalemme è figura di Cristo, presenza personale di Dio nella storia; significa la Chiesa, corpo di Cristo e tempio vivo dello Spirito; indica l’inabitazione della Trinità nel cuore del credente; preannuncia infine la perfetta comunione di Dio con gli uomini nell’eternità.
CdA, 639-640
CONFRONTAVAI
[72]  La storia è presentata realisticamente, senza nascondere i difetti dei protagonisti umani. Dio stesso manifesta le esigenze etiche della sua santità con gradualità, secondo una sapiente pedagogia, tenendo conto della durezza di cuore degli uomini
nota
Cf. Mt 19,8.
.
Nell’insieme la Bibbia racconta e spiega ciò che Dio ha fatto, fa e farà per la nostra salvezza; indica ciò che egli si aspetta da noi. Richiama il cammino compiuto perché esso prosegua ancora.
[73] La Sacra Scrittura, documento della rivelazione storica di Dio in eventi e parole, è essa stessa parola di Dio: lo Spirito Santo, che ne è autore, ha ispirato alcuni uomini in modo che, anch’essi veri autori, esprimessero convenientemente e senza errori la verità riguardante la salvezza degli uomini.
La Chiesa, animata dal medesimo Spirito che ha ispirato la Scrittura, ha riconosciuto i libri sacri e ne ha fissato l’elenco; li ha accolti e li accoglie come regola della fede e della vita cristiana; li interpreta fedelmente, perché chiunque cerca Dio lo possa incontrare.

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