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CATECHISMO CHIESA CATTOLICA
LEV Libreria Editrice Vaticana

Catechismo Chiesa Cattolica

LEV Libreria Editrice Vaticana
III. Cristo ha offerto se stesso al Padre per i nostri peccati


III. Cristo ha offerto se stesso al Padre per i nostri peccati
Tutta la vita di Cristo è offerta al Padre
  606 Il Figlio di Dio disceso dal cielo non per fare la sua volontà ma quella di colui che l’ha mandato,
nota
(460) Cf .
« entrando nel mondo dice: [...] Ecco, io vengo [...] per fare, o Dio, la tua volontà. [...] Ed è appunto per quella volontà che noi siamo stati santificati, per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, fatta una volta per sempre » (). Dal primo istante della sua incarnazione, il Figlio abbraccia nella sua missione redentrice il disegno divino di salvezza: « Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera » (). Il sacrificio di Gesù « per i peccati di tutto il mondo » () è l’espressione della sua comunione d’amore con il Padre: « Il Padre mi ama perché io offro la mia vita » (). « Bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato » ().
CdA 244-259
CONFRONTAVAI
Gv 6,38Eb 10,5-10Gv 4,341Gv 2,2Gv 10,17Gv 14,31
  607 Questo desiderio di abbracciare il disegno di amore redentore del Padre suo anima tutta la vita di Gesù
nota
(461) Cf .
perché la sua passione redentrice è la ragion d’essere della sua incarnazione: « Padre, salvami da quest’ora? Ma per questo sono giunto a quest’ora! » (). « Non devo forse bere il calice che il Padre mi ha dato? » (). E ancora sulla croce, prima che « tutto [sia] compiuto » (), egli dice: « Ho sete » ().
« L’Agnello che toglie il peccato del mondo »
CdA 244-259
CONFRONTAVAI
Lc 12,5022,15Mt 16,21-23Gv 12,27Gv 18,11Gv 19,30Gv 19,28
  608 Dopo aver accettato di dargli il battesimo tra i peccatori,
nota
(462) Cf .
Giovanni Battista ha visto e mostrato in Gesù l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo.
nota
(463) Cf .
Egli manifesta così che Gesù è insieme il Servo sofferente che si lascia condurre in silenzio al macello
nota
(464) 3 Cf .
e porta il peccato delle moltitudini
nota
(465) 3 Cf .
e l’Agnello pasquale simbolo della redenzione di Israele al tempo della prima pasqua.
nota
(466) Cf .
Tutta la vita di Cristo esprime la sua missione: servire e dare la propria vita in riscatto per molti.
nota
(467) Cf .
Gesù liberamente fa suo l’amore redentore del Padre
CdA 244-259
CONFRONTAVAI
Lc 3,21Mt 3,14-15Gv 1,2936Is 53,7Ger 11,19Is 53,12Es 12,3-14Gv 19,361Cor 5,7Mc 10,45
  609 Accogliendo nel suo cuore umano l’amore del Padre per gli uomini, Gesù « li amò sino alla fine » (), « perché nessuno ha un amore più grande di questo: dare la propria vita per i propri amici » (). Così nella sofferenza e nella morte la sua umanità è diventata lo strumento libero e perfetto del suo amore divino che vuole la salvezza degli uomini.
nota
(468) Cf .
Infatti, egli ha liberamente accettato la sua passione e la sua morte per amore del Padre suo e degli uomini che il Padre vuole salvare: « Nessuno mi toglie [la vita], ma la offro da me stesso » (). Di qui la sovrana libertà del Figlio di Dio quando va liberamente verso la morte.
nota
(469) Cf .
Alla Cena Gesù ha anticipato l’offerta libera della sua vita
CdA 244-259
CONFRONTAVAI
Gv 13,1Gv 15,13Eb 2,1017-184,155,7-9Gv 10,18Gv 18,4-6Mt 26,53
  610 La libera offerta che Gesù fa di se stesso ha la sua più alta espressione nella Cena consumata con i dodici Apostoli
nota
(470) Cf .
nella « notte in cui veniva tradito » (). La vigilia della sua passione, Gesù, quand’era ancora libero, ha fatto di quest’ultima Cena con i suoi Apostoli il memoriale della volontaria offerta di sé al Padre
nota
(471) Cf .
per la salvezza degli uomini: « Questo è il mio corpo che è dato per voi » (). « Questo è il mio sangue dell’Alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati » ().
CdA 228-232
CONFRONTAVAI
CdA 244-259
CONFRONTAVAI
CdA 806
CONFRONTAVAI
Mt 26,201Cor 11,231Cor 5,7Lc 22,19Mt 26,28
  611 L’Eucaristia che egli istituisce in questo momento sarà il « memoriale »
nota
(472) Cf .
del suo sacrificio. Gesù nella sua offerta include gli Apostoli e chiede loro di perpetuarla.
nota
(473) Cf .
Con ciò, Gesù istituisce i suoi Apostoli sacerdoti della Nuova Alleanza: « Per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità » ().
nota
(474) Cf Concilio di Trento, Sess. 22a, Doctrina de sanctissimo Missae Sacrificio, canone 2: DS 1752; Sess. 23a, Doctrina de sacramento Ordinis, c. 1: DS 1764.
L’agonia del Getsemani
CdA 228-232
CONFRONTAVAI
CdA 244-259
CONFRONTAVAI
CdA 806
CONFRONTAVAI
1Cor 11,25Lc 22,19Gv 17,19
  612 Il calice della Nuova Alleanza, che Gesù ha anticipato alla Cena offrendo se stesso,
nota
(475) Cf .
in seguito egli lo accoglie dalle mani del Padre nell’agonia al Getsemani
nota
(476) Cf .
facendosi « obbediente fino alla morte » ().
nota
(477) Cf .
Gesù prega: « Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! » (). Egli esprime così l’orrore che la morte rappresenta per la sua natura umana. Questa, infatti, come la nostra, è destinata alla vita eterna; in più, a differenza della nostra, è perfettamente esente dal peccato
nota
(478) Cf .
che causa la morte;
nota
(479) Cf .
ma soprattutto è assunta dalla Persona divina dell’« Autore della vita »,
nota
(480) Cf .
del « Vivente ».
nota
(481) Cf .
Accettando nella sua volontà umana che sia fatta la volontà del Padre,
nota
(482) Cf .
Gesù accetta la sua morte in quanto redentrice, per « portare i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce » ().
La morte di Cristo è il sacrificio unico e definitivo
CdA 237-240
CONFRONTAVAI
CdA 244-259
CONFRONTAVAI
Lc 22,20Mt 26,42Fil 2,8Eb 5,7-8Mt 26,39Eb 4,15Rm 5,12At 3,15Ap 1,18Gv 1,45,26Mt 26,421Pt 2,24
  613 La morte di Cristo è contemporaneamente il sacrificio pasquale che compie la redenzione definitiva degli uomini
nota
(483) Cf .
per mezzo dell’Agnello che toglie il peccato del mondo
nota
(484) Cf .
e il sacrificio della Nuova Alleanza,
nota
(485) Cf .
che di nuovo mette l’uomo in comunione con Dio
nota
(486) Cf .
riconciliandolo con lui mediante il sangue versato per molti in remissione dei peccati.
nota
(487) Cf .
CdA 244-259
CONFRONTAVAI
1Cor 5,7Gv 8,34-36Gv 1,291Pt 1,191Cor 11,25Es 24,8Mt 26,28Lv 16,15-16
  614 Questo sacrificio di Cristo è unico: compie e supera tutti i sacrifici.
nota
(488) Cf .
Esso è innanzitutto un dono dello stesso Dio Padre che consegna il Figlio suo per riconciliare noi con lui.
nota
(489) Cf .
Nel medesimo tempo è offerta del Figlio di Dio fatto uomo che, liberamente e per amore,
nota
(490) Cf .
offre la propria vita
nota
(491) Cf .
al Padre suo nello Spirito Santo
nota
(492) Cf .
per riparare la nostra disobbedienza.
Gesù sostituisce la sua obbedienza alla nostra disobbedienza
CdA 244-259
CONFRONTAVAI
Eb 10,101Gv 4,10Gv 15,13Gv 10,17-18Eb 9,14
  615 « Come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti » (). Con la sua obbedienza fino alla morte, Gesù ha compiuto la sostituzione del Servo sofferente che offre se stesso in espiazione, mentre porta il peccato di molti, e li giustifica addossandosi la loro iniquità.
nota
(493) Cf .
Gesù ha riparato per i nostri errori e dato soddisfazione al Padre per i nostri peccati.
nota
(494) Cf Concilio di Trento, Sess. 6a, Decretum de iustificatione, c. 7: DS 1529.
Sulla croce, Gesù consuma il suo sacrificio
CdA 244-259
CONFRONTAVAI
Rm 5,19Is 53,10-12
  616 È l’amore sino alla fine
nota
(495) Cf .
che conferisce valore di redenzione e di riparazione, di espiazione e di soddisfazione al sacrificio di Cristo. Egli ci ha tutti conosciuti e amati nell’offerta della sua vita.
nota
(496) Cf .
« L’amore del Cristo ci spinge, al pensiero che uno è morto per tutti e quindi tutti sono morti » (). Nessun uomo, fosse pure il più santo, era in grado di prendere su di sé i peccati di tutti gli uomini e di offrirsi in sacrificio per tutti. L’esistenza in Cristo della Persona divina del Figlio, che supera e nel medesimo tempo abbraccia tutte le persone umane e lo costituisce Capo di tutta l’umanità, rende possibile il suo sacrificio redentore per tutti.
CdA 244-259
CONFRONTAVAI
Gv 13,1Gal 2,20Ef 5,2252Cor 5,14
  617 « Sua sanctissima passione in ligno crucis nobis iustificationem meruit – Con la sua santissima passione sul legno della croce ci meritò la giustificazione », insegna il Concilio di Trento
nota
(497) Concilio di Trento, Sess. 6a, Decretum de iustificatione, c. 1: DS 1529.
sottolineando il carattere unico del sacrificio di Cristo come causa di salvezza eterna.
nota
(498) Cf .
E la Chiesa venera la croce cantando: « O crux, ave, spes unica! – Ave, o croce, unica speranza! ».
nota
(499) Aggiunta liturgica all’inno « Vexilla Regis »: Liturgia delle Ore, v. 2 (Libreria Editrice Vaticana 1981) p. 366; v. 4 (Libreria Editrice Vaticana 1988) p. 1284.
La nostra partecipazione al sacrificio di Cristo
CdA 244-259
CONFRONTAVAI
Eb 5,9
  618 La croce è l’unico sacrificio di Cristo, che è il solo mediatore tra Dio e gli uomini.
nota
(500) Cf .
Ma poiché, nella sua Persona divina incarnata, « si è unito in certo modo ad ogni uomo »,
nota
(501) Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 22: AAS 58 (1966) 1042.
egli offre « a tutti la possibilità di venire in contatto, nel modo che Dio conosce, con il mistero pasquale ».
nota
(502) Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 22: AAS 58 (1966) 1043.
Egli chiama i suoi discepoli a prendere la loro croce e a seguirlo,
nota
(503) Cf .
poiché patì per noi, lasciandoci un esempio, perché ne seguiamo le orme.
nota
(504) Cf .
Infatti egli vuole associare al suo sacrificio redentore quelli stessi che ne sono i primi beneficiari.
nota
(505) Cf .
Ciò si compie in maniera eminente per sua Madre, associata più intimamente di qualsiasi altro al mistero della sua sofferenza redentrice.
nota
(506) Cf .
« Al di fuori della croce non vi è altra scala per salire al cielo ».
nota
(507) Santa Rosa da Lima: P. Hansen, Vita mirabilis [...], (Roma 1664) p. 137.
CdA 244-259
CONFRONTAVAI
1Tm 2,5Mt 16,241Pt 2,21Mc 10,39Gv 21,18-19Col 1,24Lc 2,35

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