Catechismo Chiesa Cattolica
LEV Libreria Editrice Vaticana
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Paragrafo 2
GESÙ MORÌ CROCIFISSO
I. Il processo a Gesù
Divisioni delle autorità ebraiche a riguardo di Gesù
595
Tra le autorità religiose di Gerusalemme non ci sono stati solamente il fariseo Nicodemo
(419) Cf
.
(420) Cf
.
(421) Cf
.
| CdA 233-236 CONFRONTAVAI Gv 7,50Gv 19,38-39Gv 9,16-1710,19-21Gv 12,42At 6,7At 15,5At 21,20 |
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596
Le autorità religiose di Gerusalemme non sono state unanimi nella condotta da tenere nei riguardi di Gesù.
(422) Cf
.
(423) Cf
.
(424) Cf
.
(425) Cf
.
(426) Cf
.
(427) Cf
.
Gli Ebrei non sono collettivamente responsabili della morte di Gesù
| CdA 233-236 CONFRONTAVAI Gv 9,1610,19Gv 9,22Gv 11,48Gv 11,50Mt 26,66Gv 18,31Lc 23,2Lc 23,19Gv 19,121521 |
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597 Tenendo conto della complessità storica del processo a Gesù espressa nei racconti evangelici, e qualunque possa essere stato il peccato personale dei protagonisti del processo (Giuda, il Sinedrio, Pilato), che Dio solo conosce, non si può attribuirne la responsabilità all’insieme degli Ebrei di Gerusalemme, malgrado le grida di una folla manipolata
(428) Cf . (429) Cf . (430) Cf . (431) Cf . (432) Cf . | CdA 233-236 CONFRONTAVAI Mc 15,11At 2,23363,13-144,105,307,5210,3913,27-281Ts 2,14-15Lc 23,34At 3,17Mt 27,25At 5,2818,6 |
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Molto bene la Chiesa ha dichiarato nel Concilio Vaticano II: « Quanto è stato commesso durante la passione non può essere imputato né indistintamente a tutti gli Ebrei allora viventi, né agli Ebrei del nostro tempo. [...] Gli Ebrei non devono essere presentati né come rigettati da Dio, né come maledetti, come se ciò scaturisse dalla Sacra Scrittura ».
(433)
Concilio Vaticano II,
Dich.
Nostra aetate
, 4: AAS 58 (1966) 743.
Tutti i peccatori furono autori della passione di Cristo
598 La Chiesa, nel magistero della sua fede e nella testimonianza dei suoi santi, non ha mai dimenticato che « ogni singolo peccatore è realmente causa e strumento delle [...] sofferenze » del divino Redentore.
(434) Catechismo Romano, 1, 5, 11: ed. P. Rodríguez (Città del Vaticano-Pamplona 1989) p. 64; cf . (435) Cf . | CdA 233-236 CONFRONTAVAI Eb 12,3Mt 25,45At 9,4-5 |
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« È chiaro che più gravemente colpevoli sono coloro che più spesso ricadono nel peccato. Se infatti le nostre colpe hanno condotto Cristo al supplizio della croce, coloro che si immergono nell’iniquità crocifiggono nuovamente, per quanto sta in loro, il Figlio di Dio e lo scherniscono con un delitto ben più grave in loro che non negli Ebrei. Questi infatti – afferma san Paolo – se lo avessero conosciuto, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria
). Noi cristiani, invece, pur confessando di conoscerlo, di fatto lo rinneghiamo con le nostre opere e leviamo contro di lui le nostre mani violente e peccatrici ».
(436)
Catechismo Romano
, 1, 5, 11: ed.
P. Rodríguez
(Città del Vaticano-Pamplona 1989) p. 64.
« E neppure i demoni lo crocifissero, ma sei stato tu con essi a crocifiggerlo, e ancora lo crocifiggi, quando ti diletti nei vizi e nei peccati ».
(437)
San Francesco d’Assisi,
Admonitio
, 5, 3:
Opuscula sancti Patris Francisci Assisiensis
, ed.
C. Esser
(Grottaferrata 1978) p. 66.
| 1Cor 2,8 |


