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CATECHISMO CHIESA CATTOLICA
LEV Libreria Editrice Vaticana

Catechismo Chiesa Cattolica

LEV Libreria Editrice Vaticana
III. I misteri della vita pubblica di Gesù


III. I misteri della vita pubblica di Gesù
Il battesimo di Gesù
  535 L’inizio
nota
(249) Cf .
della vita pubblica di Gesù è il suo battesimo da parte di Giovanni nel Giordano.
nota
(250) Cf .
Giovanni predicava « un battesimo di conversione per il perdono dei peccati » (). Una folla di peccatori, pubblicani e soldati,
nota
(251) Cf .
farisei e sadducei
nota
(252) Cf .
e prostitute
nota
(253) Cf .
vengono a farsi battezzare da lui. « Allora Gesù andò ». Il Battista esita, Gesù insiste: riceve il battesimo. Allora lo Spirito Santo, sotto forma di colomba, scende su Gesù e una voce dal cielo dice: « Questi è il Figlio mio prediletto » (). È la manifestazione (« epifania ») di Gesù come Messia di Israele e Figlio di Dio.
CdA 179-185
CONFRONTAVAI
Lc 3,23At 1,22Lc 3,3Lc 3,10-14Mt 3,7Mt 21,32Mt 3,13-17
  536 Il battesimo di Gesù è, da parte di lui, l’accettazione e l’inaugurazione della sua missione di Servo sofferente. Egli si lascia annoverare tra i peccatori;
nota
(254) Cf .
è già « l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo » (); già anticipa il « battesimo » della sua morte cruenta.
nota
(255) Cf .
Già viene ad adempiere « ogni giustizia » (), cioè si sottomette totalmente alla volontà del Padre suo: accetta per amore il battesimo di morte per la remissione dei nostri peccati.
nota
(256) Cf .
A tale accettazione risponde la voce del Padre che nel Figlio suo si compiace.
nota
(257) Cf .
Lo Spirito, che Gesù possiede in pienezza fin dal suo concepimento, si posa e « rimane » su di lui.
nota
(258) Cf .
Egli ne sarà la sorgente per tutta l’umanità. Al suo battesimo, « si aprirono i cieli » () che il peccato di Adamo aveva chiuso; e le acque sono santificate dalla discesa di Gesù e dello Spirito, preludio della nuova creazione.
CdA 179-185
CONFRONTAVAI
CdA 218-220
CONFRONTAVAI
Is 53,12Gv 1,29Mc 10,38Lc 12,50Mt 3,15Mt 26,39Lc 3,22Is 42,1Gv 1,32-33Is 11,2Mt 3,16
  537 Con il Battesimo, il cristiano è sacramentalmente assimilato a Gesù, il quale con il suo battesimo anticipa la sua morte e la sua risurrezione; il cristiano deve entrare in questo mistero di umile abbassamento e pentimento, discendere nell’acqua con Gesù, per risalire con lui, rinascere dall’acqua e dallo Spirito per diventare, nel Figlio, figlio amato dal Padre e « camminare in una vita nuova » ():
CdA 179-185
CONFRONTAVAI
Rm 6,4
« Scendiamo nella tomba insieme con Cristo per mezzo del Battesimo, in modo da poter anche risorgere insieme con lui; scendiamo con lui per poter anche risalire con lui; risaliamo con lui, per poter anche essere glorificati con lui ».
nota
(259) San Gregorio Nazianzeno, Oratio , 40, 9: SC 358, 216 (PG 36, 369).
« Tutto ciò che è avvenuto in Cristo ci fa comprendere che, dopo l’immersione nell’acqua, lo Spirito Santo vola su di noi dall’alto del cielo e che, adottati dalla voce del Padre, diventiamo figli di Dio ».
nota
(260) Sant’Ilario di Poitiers, In evangelium Matthaei , 2, 6: SC 254, 110 (PL 9, 927).
La tentazione di Gesù
  538 I Vangeli parlano di un tempo di solitudine di Gesù nel deserto, immediatamente dopo che ebbe ricevuto il battesimo da Giovanni: « Lo Spirito lo sospinse nel deserto » () ed egli vi rimane quaranta giorni digiunando; sta con le fiere e gli angeli lo servono.
nota
(261) Cf .
Terminato questo periodo, Satana lo tenta tre volte cercando di mettere alla prova la sua disposizione filiale verso Dio. Gesù respinge tali assalti che ricapitolano le tentazioni di Adamo nel paradiso e quelle d’Israele nel deserto, e il diavolo si allontana da lui « per ritornare al tempo fissato » ().
CdA 179-185
CONFRONTAVAI
CdA 378-388
CONFRONTAVAI
Mc 1,12Mc 1,13Lc 4,13
  539 Gli evangelisti rilevano il senso salvifico di questo misterioso avvenimento. Gesù è il nuovo Adamo, rimasto fedele mentre il primo ha ceduto alla tentazione. Gesù compie perfettamente la vocazione d’Israele: contrariamente a coloro che in passato provocarono Dio durante i quaranta anni nel deserto,
nota
(262) Cf .
Cristo si rivela come il Servo di Dio obbediente in tutto alla divina volontà. Così Gesù è vincitore del diavolo: egli ha legato l’uomo forte per riprendergli il suo bottino.
nota
(263) Cf .
La vittoria di Gesù sul tentatore nel deserto anticipa la vittoria della passione, suprema obbedienza del suo amore filiale per il Padre.
CdA 179-185
CONFRONTAVAI
CdA 218-220
CONFRONTAVAI
CdA 378-388
CONFRONTAVAI
Sal 95,10Mc 3,27
  540 La tentazione di Gesù manifesta quale sia la messianicità del Figlio di Dio, in opposizione a quella propostagli da Satana e che gli uomini
nota
(264) Cf .
desiderano attribuirgli. Per questo Cristo ha vinto il tentatore per noi: « Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato » (). La Chiesa ogni anno si unisce al mistero di Gesù nel deserto con i quaranta giorni della Quaresima.
« Il regno di Dio è vicino »
CdA 179-185
CONFRONTAVAI
CdA 378-388
CONFRONTAVAI
Mt 16,21-23Eb 4,15
  541 « Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il Vangelo di Dio e diceva: "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino: convertitevi e credete al Vangelo" » (). « Cristo, per adempiere la volontà del Padre, ha inaugurato in terra il regno dei cieli ».
nota
(265) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 3: AAS 57 (1965) 6.
Ora, la volontà del Padre è di « elevare gli uomini alla partecipazione della vita divina ».
nota
(266) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 2: AAS 57 (1965) 5-6.
Lo fa radunando gli uomini attorno al Figlio suo, Gesù Cristo. Questa assemblea è la Chiesa, la quale in terra costituisce « il germe e l’inizio » del regno di Dio.
nota
(267) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 5: AAS 57 (1965) 8.
CdA 106-111
CONFRONTAVAI
CdA 141-144
CONFRONTAVAI
CdA 200-206
CONFRONTAVAI
CdA 1174
CONFRONTAVAI
Mc 1,14-15
  542 Cristo è al centro di questa riunione degli uomini nella « famiglia di Dio ». Li convoca attorno a sé con la sua parola, con i suoi « segni » che manifestano il regno di Dio, con l’invio dei suoi discepoli. Egli realizzerà la venuta del suo Regno soprattutto con il grande mistero della sua pasqua: la sua morte in croce e la sua risurrezione. « Quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me » (). « Tutti gli uomini sono chiamati a questa unione con Cristo ».
nota
(268) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 3: AAS 57 (1965) 6.
L’annunzio del regno di Dio
CdA 106-111
CONFRONTAVAI
CdA 136-139
CONFRONTAVAI
CdA 200-206
CONFRONTAVAI
CdA 1174
CONFRONTAVAI
Gv 12,32
  543 Tutti gli uomini sono chiamati ad entrare nel Regno. Annunziato dapprima ai figli di Israele,
nota
(269) Cf .
questo regno messianico è destinato ad accogliere gli uomini di tutte le nazioni.
nota
(270) Cf .
Per accedervi, è necessario accogliere la parola di Gesù:
« La parola del Signore è paragonata appunto al seme che viene seminato in un campo: quelli che l’ascoltano con fede e appartengono al piccolo gregge di Cristo hanno accolto il regno stesso di Dio; poi il seme per virtù propria germoglia e cresce fino al tempo del raccolto ».
nota
(271) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium , 5: AAS 57 (1965) 7.
Mt 10,5-7Mt 8,1128,19
  544 Il Regno appartiene ai poveri e ai piccoli, cioè a coloro che l’hanno accolto con un cuore umile. Gesù è mandato per « annunziare ai poveri un lieto messaggio » ().
nota
(272) Cf .
Li proclama beati, perché « di essi è il regno dei cieli » (); ai « piccoli » il Padre si è degnato di rivelare ciò che rimane nascosto ai sapienti e agli intelligenti.
nota
(273) Cf .
Gesù condivide la vita dei poveri, dalla mangiatoia alla croce; conosce la fame,
nota
(274) Cf .
la sete
nota
(275) Cf .
e l’indigenza.
nota
(276) Cf .
Anzi, arriva a identificarsi con ogni tipo di poveri e fa dell’amore operante verso di loro la condizione per entrare nel suo Regno.
nota
(277) Cf .
CdA 127-135
CONFRONTAVAI
Lc 4,18Lc 7,22Mt 5,3Mt 11,25Mc 2,23-26Mt 21,18Gv 4,6-719,28Lc 9,58Mt 25,31-46
  545 Gesù invita i peccatori alla mensa del Regno: « Non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori » ().
nota
(278) Cf .
Li invita alla conversione, senza la quale non si può entrare nel Regno, ma nelle parole e nelle azioni mostra loro l’infinita misericordia del Padre suo per loro
nota
(279) Cf .
e l’immensa « gioia [che] ci sarà in cielo per un peccatore convertito » (). La prova suprema di tale amore sarà il sacrificio della propria vita « in remissione dei peccati » ().
CdA 141-144
CONFRONTAVAI
CdA 196-199
CONFRONTAVAI
Mc 2,171Tm 1,15Lc 15,11-32Lc 15,7Mt 26,28
  546 Gesù chiama ad entrare nel Regno servendosi delle parabole, elemento tipico del suo insegnamento.
nota
(280) Cf .
Con esse egli invita al banchetto del Regno,
nota
(281) Cf .
ma chiede anche una scelta radicale: per acquistare il Regno, è necessario « vendere » tutto;
nota
(282) Cf .
le parole non bastano, occorrono i fatti.
nota
(283) Cf .
Le parabole sono come specchi per l’uomo: accoglie la Parola come un terreno arido o come un terreno buono?
nota
(284) Cf .
Che uso fa dei talenti ricevuti?
nota
(285) Cf .
Al centro delle parabole stanno velatamente Gesù e la presenza del Regno in questo mondo. Occorre entrare nel Regno, cioè diventare discepoli di Cristo per « conoscere i misteri del regno dei cieli » (). Per coloro che rimangono « fuori » (), tutto resta enigmatico.
nota
(286) Cf .
I segni del regno di Dio
CdA 125
CONFRONTAVAI
Mc 4,33-34Mt 22,1-14Mt 13,44-45Mt 21,28-32Mt 13,3-9Mt 25,14-30Mt 13,11Mc 4,11Mt 13,10-15
  547 Gesù accompagna le sue parole con numerosi « miracoli, prodigi e segni » (), i quali manifestano che in lui il Regno è presente. Attestano che Gesù è il Messia annunziato.
nota
(287) Cf .
CdA 189-195
CONFRONTAVAI
At 2,22Lc 7,18-23
  548 I segni compiuti da Gesù testimoniano che il Padre lo ha mandato.
nota
(288) Cf .
Essi sollecitano a credere in lui.
nota
(289) Cf .
A coloro che gli si rivolgono con fede egli concede ciò che domandano.
nota
(290) Cf ; ecc.
Allora i miracoli rendono più salda la fede in colui che compie le opere del Padre suo: testimoniano che egli è il Figlio di Dio.
nota
(291) Cf .
Ma possono anche essere motivo di scandalo.
nota
(292) Cf .
Non mirano a soddisfare la curiosità e i desideri di qualcosa di magico. Nonostante i suoi miracoli tanto evidenti, Gesù è rifiutato da alcuni;
nota
(293) Cf .
lo si accusa perfino di agire per mezzo dei demoni.
nota
(294) Cf .
CdA 189-195
CONFRONTAVAI
Gv 5,3610,25Gv 10,38Mc 5,25-3410,52Gv 10,31-38Mt 11,6Gv 11,47-48Mc 3,22
  549 Liberando alcuni uomini dai mali terreni della fame,
nota
(295) Cf .
dell’ingiustizia,
nota
(296) Cf .
della malattia e della morte,
nota
(297) Cf .
Gesù ha posto dei segni messianici; egli non è venuto tuttavia per eliminare tutti i mali di quaggiù,
nota
(298) Cf .
ma per liberare gli uomini dalla più grave delle schiavitù: quella del peccato,
nota
(299) Cf .
che li ostacola nella loro vocazione di figli di Dio e causa tutti i loro asservimenti umani.
CdA 189-195
CONFRONTAVAI
Gv 6,5-15Lc 19,8Mt 11,5Lc 12,13-14Gv 18,36Gv 8,34-36
  550 La venuta del regno di Dio è la sconfitta del regno di Satana:
nota
(300) Cf .
« Se io scaccio i demoni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio » (). Gli esorcismi di Gesù liberano alcuni uomini dal tormento dei demoni.
nota
(301) Cf .
Anticipano la grande vittoria di Gesù sul « principe di questo mondo ».
nota
(302) Cf .
Il regno di Dio sarà definitivamente stabilito per mezzo della croce di Cristo: « Regnavit a ligno Deus – Dio regnò dalla croce ».
nota
(303) Venanzio Fortunato, Inno « Vexilla Regis »: MGH 141, 34 (PL 88, 96).
« Le chiavi del Regno »
CdA 186-195
CONFRONTAVAI
CdA 378-388
CONFRONTAVAI
Mt 12,26Mt 12,28Lc 8,26-39Gv 12,31
  551 Fin dagli inizi della vita pubblica, Gesù sceglie dodici uomini perché stiano con lui e prendano parte alla sua missione;
nota
(304) Cf .
li fa partecipi della sua autorità e li manda « ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi » (). Restano per sempre associati al regno di Cristo, che, per mezzo di essi, guida la Chiesa:
« Io preparo per voi un regno, come il Padre l’ha preparato per me; perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno, e siederete in trono a giudicare le dodici tribù d’Israele » ( ).
CdA 200-206
CONFRONTAVAI
CdA 511-515
CONFRONTAVAI
CdA 531-534
CONFRONTAVAI
Mc 3,13-19Lc 9,2Lc 22,29-30
  552 Nel collegio dei Dodici Simon Pietro occupa il primo posto.
nota
(305) Cf .
Gesù a lui ha affidato una missione unica. Grazie ad una rivelazione concessagli dal Padre, Pietro aveva confessato: « Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente » (). Nostro Signore allora gli aveva detto: « Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa » (). Cristo, « Pietra viva »,
nota
(306) Cf .
assicura alla sua Chiesa fondata su Pietro la vittoria sulle potenze di morte. Pietro, a causa della fede da lui confessata, resterà la roccia incrollabile della Chiesa. Avrà la missione di custodire la fede nella sua integrità e di confermare i suoi fratelli.
nota
(307) Cf .
CdA 200-206
CONFRONTAVAI
CdA 531-534
CONFRONTAVAI
Mc 3,169,2Lc 24,341Cor 15,5Mt 16,16Mt 16,181Pt 2,4Lc 22,32
  553 Gesù ha conferito a Pietro un potere specifico: « A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli » (). Il « potere delle chiavi » designa l’autorità per governare la casa di Dio, che è la Chiesa. Gesù, « il Buon Pastore » (), ha confermato questo incarico dopo la risurrezione: « Pasci le mie pecorelle » (). Il potere di « legare e sciogliere » indica l’autorità di assolvere dai peccati, di pronunciare giudizi in materia di dottrina, e prendere decisioni disciplinari nella Chiesa. Gesù ha conferito tale autorità alla Chiesa attraverso il ministero degli Apostoli
nota
(308) Cf .
e particolarmente di Pietro, il solo cui ha esplicitamente affidato le chiavi del Regno.
Un anticipo del Regno: la trasfigurazione
CdA 200-206
CONFRONTAVAI
CdA 531-534
CONFRONTAVAI
Mt 16,19Gv 10,11Gv 21,15-17Mt 18,18
  554 Dal giorno in cui Pietro ha confessato che Gesù è il Cristo, il Figlio del Dio vivente, il Maestro « cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme, e soffrire molto [...] e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno » (). Pietro protesta a questo annunzio,
nota
(309) Cf .
gli altri addirittura non lo comprendono.
nota
(310) Cf .
In tale contesto si colloca l’episodio misterioso della trasfigurazione di Gesù
nota
(311) Cf e par.; .
su un alto monte, davanti a tre testimoni da lui scelti: Pietro, Giacomo e Giovanni. Il volto e la veste di Gesù diventano sfolgoranti di luce, appaiono Mosè ed Elia che parlano « della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme » (). Una nube li avvolge e una voce dal cielo dice: « Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo » ().
CdA 223
CONFRONTAVAI
Mt 16,21Mt 16,22-23Mt 17,23Lc 9,45Mt 17,1-82Pt 1,16-18Lc 9,31Lc 9,35
  555 Per un istante, Gesù mostra la sua gloria divina, confermando così la confessione di Pietro. Rivela anche che, per « entrare nella sua gloria » (), deve passare attraverso la croce a Gerusalemme. Mosè ed Elia avevano visto la gloria di Dio sul monte; la Legge e i profeti avevano annunziato le sofferenze del Messia.
nota
(312) Cf .
La passione di Gesù è proprio la volontà del Padre: il Figlio agisce come Servo di Dio.
nota
(313) Cf .
La nube indica la presenza dello Spirito Santo: « Tota Trinitas apparuit: Pater in voce, Filius in homine, Spiritus in nube clara – Apparve tutta la Trinità: il Padre nella voce, il Figlio nell’uomo, lo Spirito nella nube luminosa »:
nota
(314) San Tommaso d’Aquino, Summa theologiae, III, q. 45, a. 4, ad 2: Ed. Leon. 11, 433.
« Tu ti sei trasfigurato sul monte, e, nella misura in cui ne erano capaci, i tuoi discepoli hanno contemplato la tua gloria, Cristo Dio, affinché, quando ti avrebbero visto crocifisso, comprendessero che la tua passione era volontaria ed annunziassero al mondo che tu sei veramente l’irradiazione del Padre ».
nota
(315) Liturgia bizantina. Kontakion della festa della Trasfigurazione : Μηναία τoϋ όλου ένιαυτoϋ, v. 6 (Roma 1901) p. 341.
CdA 218-220
CONFRONTAVAI
CdA 223
CONFRONTAVAI
CdA 276-278
CONFRONTAVAI
Lc 24,26Lc 24,27Is 42,1
  556 Alla soglia della vita pubblica: il battesimo; alla soglia della pasqua: la trasfigurazione. Col battesimo di Gesù « declaratum fuit mysterium primae regenerationis – fu manifestato il mistero della prima rigenerazione »: il nostro Battesimo; la trasfigurazione « est sacramentum secundae regenerationis – è il sacramento della seconda rigenerazione »: la nostra risurrezione.
nota
(316) San Tommaso d’Aquino, Summa theologiae, III, q. 45, a. 4, ad 2: Ed. Leon. 11, 433.
Fin d’ora noi partecipiamo alla risurrezione del Signore mediante lo Spirito Santo che agisce nel sacramento del corpo di Cristo. La trasfigurazione ci offre un anticipo della venuta gloriosa di Cristo « il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso » (). Ma ci ricorda anche che « è necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel regno di Dio » ():
« Pietro non lo capiva ancora quando sul monte desiderava vivere con Cristo.
nota
(317) Cf .
Questa felicità Cristo te la riservava dopo la morte, o Pietro. Ora invece egli stesso ti dice: Discendi ad affaticarti sulla terra, a servire sulla terra, a essere disprezzato, a essere crocifisso sulla terra. È discesa la vita per essere uccisa; è disceso il pane per sentire la fame; è discesa la via, perché sentisse la stanchezza del cammino; è discesa la sorgente per aver sete; e tu rifiuti di soffrire? ».
nota
(318) Sant’Agostino, Sermo 78, 6: PL 38, 492-493.
La salita di Gesù a Gerusalemme
  557 « Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme » ().
nota
(319) Cf .
Con questa decisione, indicava che saliva a Gerusalemme pronto a morire. A tre riprese aveva annunziato la sua passione e la sua risurrezione.
nota
(320) Cf .
Dirigendosi verso Gerusalemme dice: « Non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme » ().
  558 Gesù ricorda il martirio dei profeti che erano stati messi a morte a Gerusalemme.
nota
(321) Cf a.
Tuttavia, non desiste dall’invitare Gerusalemme a raccogliersi attorno a lui: « Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! » (b). Quando arriva in vista di Gerusalemme, Gesù piange sulla città
nota
(322) Cf .
ed ancora una volta manifesta il desiderio del suo cuore: « Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace! Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi » ().
L’ingresso messianico di Gesù a Gerusalemme
CdA 223
CONFRONTAVAI
Fil 3,21At 14,22Lc 9,33CdA 218-220
CONFRONTAVAI
CdA 225-227
CONFRONTAVAI
Lc 9,51Gv 13,1Mc 8,31-339,31-3210,32-34Lc 13,33Mt 23,37Mt 23,37Lc 19,41Lc 19,42
  559Come Gerusalemme accoglierà il suo Messia? Dopo essersi sempre sottratto ai tentativi del popolo di farlo re,
nota
(323) Cf .
Gesù sceglie il tempo e prepara nei dettagli il suo ingresso messianico nella città di « Davide, suo padre » ().
nota
(324) Cf .
È acclamato come il figlio di Davide, colui che porta la salvezza (Hosanna significa: « Oh, sì, salvaci! », « donaci la salvezza! »). Ora, « Re della gloria » (), entra nella sua città « cavalcando un asino » (): egli non conquista la Figlia di Sion, figura della sua Chiesa, né con l’astuzia né con la violenza, ma con l’umiltà che rende testimonianza alla verità.
nota
(325) Cf .
Per questo i soggetti del suo Regno, in quel giorno, sono i fanciulli
nota
(326) Cf .
e i « poveri di Dio », i quali lo acclamano come gli angeli lo avevano annunziato ai pastori.
nota
(327) Cf .
La loro acclamazione, « Benedetto colui che viene nel nome del Signore » (), è ripresa dalla Chiesa nel « Santo » della liturgia eucaristica come introduzione al memoriale della pasqua del Signore.
CdA 285-288
CONFRONTAVAI
Gv 6,15Lc 1,32Mt 21,1-11Sal 24,7-10Zc 9,9Gv 18,37Mt 21,15-16Sal 8,3Lc 19,382,14Sal 118,26
  560 L’ingresso di Gesù a Gerusalemme manifesta l’avvento del Regno che il Re-Messia si accinge a realizzare con la pasqua della sua morte e risurrezione. Con la celebrazione dell’entrata di Gesù in Gerusalemme, la domenica delle Palme, la liturgia della Chiesa dà inizio alla Settimana Santa.

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