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CATECHISMO CHIESA CATTOLICA
LEV Libreria Editrice Vaticana

Catechismo Chiesa Cattolica

LEV Libreria Editrice Vaticana
II. I misteri dell'infanzia e della vita e della vita nascosta di Gesù


II. I misteri dell’infanzia e della vita nascosta di Gesù
Le preparazioni
  522 La venuta del Figlio di Dio sulla terra è un avvenimento di tale portata che Dio lo ha voluto preparare nel corso dei secoli. Riti e sacrifici, figure e simboli della « prima Alleanza »,
nota
(208) Cf .
li fa convergere tutti verso Cristo; lo annunzia per bocca dei profeti che si succedono in Israele; risveglia inoltre nel cuore dei pagani l’oscura attesa di tale venuta.
CdA 301-305
CONFRONTAVAI
CdA 1172
CONFRONTAVAI
Eb 9,15
  523 San Giovanni Battista è l’immediato precursore del Signore,
nota
(209) Cf .
mandato a preparargli la via.
nota
(210) Cf .
« Profeta dell’Altissimo » (), di tutti i profeti è il più grande
nota
(211) Cf .
e l’ultimo;
nota
(212) Cf .
egli inaugura il Vangelo;
nota
(213) Cf .
saluta la venuta di Cristo fin dal seno di sua madre
nota
(214) Cf .
e trova la sua gioia nell’essere « l’amico dello sposo » (), che designa come « l’Agnello di Dio [...] che toglie il peccato del mondo » (). Precedendo Gesù « con lo spirito e la forza di Elia » (), gli rende testimonianza con la sua predicazione, con il suo battesimo di conversione ed infine con il suo martirio.
nota
(215) Cf .
CdA 116
CONFRONTAVAI
CdA 301-305
CONFRONTAVAI
CdA 1172
CONFRONTAVAI
At 13,24Mt 3,3Lc 1,76Lc 7,26Mt 11,13At 1,22Lc 16,16Lc 1,41Gv 3,29Gv 1,29Lc 1,17Mc 6,17-29
  524 La Chiesa, celebrando ogni anno la liturgia dell’Avvento, attualizza questa attesa del Messia: mettendosi in comunione con la lunga preparazione della prima venuta del Salvatore, i fedeli ravvivano l’ardente desiderio della sua seconda venuta.
nota
(216) Cf .
Con la celebrazione della nascita e del martirio del Precursore, la Chiesa si unisce al suo desiderio: « Egli deve crescere e io invece diminuire » ().
Il mistero del natale
CdA 118
CONFRONTAVAI
CdA 301-305
CONFRONTAVAI
CdA 1172
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Ap 22,17Gv 3,30
  525 Gesù è nato nell’umiltà di una stalla, in una famiglia povera;
nota
(217) Cf .
semplici pastori sono i primi testimoni dell’avvenimento. In questa povertà si manifesta la gloria del cielo.
nota
(218) Cf .
La Chiesa non cessa di cantare la gloria di questa notte:
« La Vergine oggi dà alla luce l’Eterno
e la terra offre una grotta all’Inaccessibile.
Gli angeli e i pastori a lui inneggiano
e i magi, guidati dalla stella, vengono ad adorarlo.
Tu sei nato per noi
piccolo Bambino, Dio eterno! ».
nota
(219) San Romano il Melode, Kontakion , 10, In diem Nativitatis Christi , Prooemium: SC 110, 50.
  526 « Diventare come i bambini » in rapporto a Dio è la condizione per entrare nel Regno;
nota
(220) Cf .
per questo ci si deve abbassare,
nota
(221) Cf .
si deve diventare piccoli; anzi, bisogna « rinascere dall’alto » (), essere generati da Dio
nota
(222) Cf .
per diventare figli di Dio.
nota
(223) Cf .
Il mistero del natale si compie in noi allorché Cristo « si forma » in noi.
nota
(224) Cf .
Natale è il mistero di questo « meraviglioso scambio »:
CdA 301-305
CONFRONTAVAI
CdA 778
CONFRONTAVAI
Lc 2,6-7Lc 2,8-20CdA 301-305
CONFRONTAVAI
CdA 778
CONFRONTAVAI
Mt 18,3-4Mt 23,12Gv 3,7Gv 1,13Gv 1,12Gal 4,19
« O admirabile commercium! Creator generis humani, animatum corpus sumens, de Virgine nasci dignatus est; et procedens homo sine semine, largitus est nobis suam deitatem – O meraviglioso scambio! Il Creatore ha preso un’anima e un corpo, è nato da una Vergine; fatto uomo senza opera d’uomo, ci dona la sua divinità ».
nota
(225) Solennità di Maria SS. Madre di Dio , Antifona ai I e II Vespri: Liturgia delle Ore , v. 1 (Libreria Editrice Vaticana, 1981) p. 466 e 478.
I misteri dell’infanzia di Gesù
  527 La circoncisione di Gesù, otto giorni dopo la nascita,
nota
(226) Cf .
è segno del suo inserimento nella discendenza di Abramo, nel popolo dell’Alleanza, della sua sottomissione alla Legge,
nota
(227) Cf .
della sua abilitazione al culto d’Israele al quale parteciperà durante tutta la vita. Questo segno è prefigurazione della « circoncisione di Cristo » che è il Battesimo.
nota
(228) Cf .
CdA 778
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Lc 2,21Gal 4,4Col 2,11-13
  528 L’epifania è la manifestazione di Gesù come Messia d’Israele, Figlio di Dio e Salvatore del mondo. Insieme con il battesimo di Gesù nel Giordano e con le nozze di Cana,
nota
(229) Cf Solennità dell’Epifania del Signore, Antifona al « Magnificat » dei II Vespri: Liturgia delle Ore, v. 1 (Libreria Editrice Vaticana, 1981) p. 551.
essa celebra l’adorazione di Gesù da parte dei « magi » venuti dall’oriente.
nota
(230) Cf .
In questi « magi », che rappresentano le religioni pagane circostanti, il Vangelo vede le primizie delle nazioni che nell’incarnazione accolgono la Buona Novella della salvezza. La venuta dei magi a Gerusalemme per adorare il re dei Giudei
nota
(231) Cf .
mostra che essi, alla luce messianica della stella di Davide,
nota
(232) Cf .
cercano in Israele colui che sarà il re delle nazioni.
nota
(233) Cf .
La loro venuta sta a significare che i pagani non possono riconoscere Gesù e adorarlo come Figlio di Dio e Salvatore del mondo se non volgendosi ai Giudei
nota
(234) Cf .
e ricevendo da loro la Promessa messianica quale è contenuta nell’Antico Testamento.
nota
(235) Cf .
L’epifania manifesta che « la grande massa delle genti » entra nella famiglia dei patriarchi
nota
(236) Cf San Leone Magno, Sermo 33, 3: CCL 138, 173 (PL 54, 242).
e ottiene la « dignità Israelitica ».
nota
(237) Veglia pasquale, Orazione dopo la terza lettura: Messale Romano (Libreria Editrice Vaticana 1993) p. 171.
CdA 778
CONFRONTAVAI
Mt 2,1Mt 2,2Nm 24,17Ap 22,16Nm 24,17-19Gv 4,22Mt 2,4-6
  529 La presentazione di Gesù al Tempio
nota
(238) Cf .
lo mostra come il Primogenito che appartiene al Signore.
nota
(239) Cf .
In Simeone e Anna è tutta l’attesa di Israele che viene all’incontro con il suo Salvatore (la tradizione bizantina chiama così questo avvenimento). Gesù è riconosciuto come il Messia tanto a lungo atteso, « luce delle genti » e « gloria di Israele », ma anche come « segno di contraddizione ». La spada di dolore predetta a Maria annunzia l’altra offerta, perfetta e unica, quella della croce, la quale darà la salvezza « preparata da Dio davanti a tutti i popoli ».
CdA 778
CONFRONTAVAI
Lc 2,22-39Es 13,12-13
  530 La fuga in Egitto e la strage degli innocenti
nota
(240) Cf .
manifestano l’opposizione delle tenebre alla luce: « Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto » (). L’intera vita di Cristo sarà sotto il segno della persecuzione. I suoi condividono con lui questa sorte.
nota
(241) Cf .
Il suo ritorno dall’Egitto
nota
(242) Cf .
ricorda l’Esodo
nota
(243) Cf .
e presenta Gesù come il liberatore definitivo.
I misteri della vita nascosta di Gesù
CdA 778
CONFRONTAVAI
Mt 2,13-18Gv 1,11Gv 15,20Mt 2,15Os 11,1
  531 Durante la maggior parte della sua vita, Gesù ha condiviso la condizione della stragrande maggioranza degli uomini: un’esistenza quotidiana senza apparente grandezza, vita di lavoro manuale, vita religiosa giudaica sottomessa alla Legge di Dio,
nota
(244) Cf .
vita nella comunità. Riguardo a tutto questo periodo ci è rivelato che Gesù era sottomesso
nota
(245) Cf .
ai suoi genitori e che « cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini » ().
Gal 4,4Lc 2,51Lc 2,52
  532 Nella sottomissione di Gesù a sua Madre e al suo padre legale si realizza l’osservanza perfetta del quarto comandamento. Tale sottomissione è l’immagine nel tempo dell’obbedienza filiale al suo Padre celeste. La quotidiana sottomissione di Gesù a Giuseppe e a Maria annunziava e anticipava la sottomissione del Giovedì Santo: « Non [...] la mia volontà... » (). L’obbedienza di Cristo nel quotidiano della vita nascosta inaugurava già l’opera di restaurazione di ciò che la disobbedienza di Adamo aveva distrutto.
nota
(246) Cf .
  533 La vita nascosta di Nazaret permette ad ogni uomo di essere in comunione con Gesù nelle vie più ordinarie della vita quotidiana:
CdA 769
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Lc 22,42Rm 5,19CdA 769
CONFRONTAVAI
« Nazaret è la scuola dove si è iniziati a comprendere la vita di Gesù, cioè la scuola del Vangelo. [...] In primo luogo essa ci insegna il silenzio. Oh! se rinascesse in noi la stima del silenzio, atmosfera ammirabile e indispensabile dello spirito [...]. Essa ci insegna il modo di vivere in famiglia. Nazaret ci ricordi cos’è la famiglia, cos’è la comunione di amore, la sua bellezza austera e semplice, il suo carattere sacro e inviolabile [...]. Infine impariamo una lezione di lavoro. Oh! dimora di Nazaret, casa del « Figlio del falegname »! Qui soprattutto desideriamo comprendere e celebrare la legge, severa certo, ma redentrice della fatica umana [...]. Infine vogliamo salutare gli operai di tutto il mondo e mostrar loro il grande modello, il loro divino fratello ».
nota
(247) Paolo VI, Omelia nella basilica dell’Annunciazione della beata Vergine Maria a Nazaret (5 gennaio 1964): AAS 56 (1964) 167-168.
CCC 2717,CCC 2204,CCC 2427
  534 Il ritrovamento di Gesù nel Tempio
nota
(248) Cf .
è il solo avvenimento che rompe il silenzio dei Vangeli sugli anni nascosti di Gesù. Gesù vi lascia intravvedere il mistero della sua totale consacrazione a una missione che deriva dalla sua filiazione divina: « Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio? ». Maria e Giuseppe « non compresero » queste parole, ma le accolsero nella fede, e Maria « serbava tutte queste cose nel suo cuore » nel corso degli anni in cui Gesù rimase nascosto nel silenzio di una vita ordinaria.
CdA 769
CONFRONTAVAI
CdA 779
CONFRONTAVAI
Lc 2,41-52

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