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CATECHISMO CHIESA CATTOLICA
LEV Libreria Editrice Vaticana

Catechismo Chiesa Cattolica

LEV Libreria Editrice Vaticana
II. ...nacque da Maria Vergine


II. ...nacque da Maria Vergine
  487 Ciò che la fede cattolica crede riguardo a Maria si fonda su ciò che essa crede riguardo a Cristo, ma quanto insegna su Maria illumina, a sua volta, la sua fede in Cristo.
La predestinazione di Maria
  488 « Dio ha mandato suo Figlio » (), ma per preparargli un corpo
nota
(129) Cf .
ha voluto la libera collaborazione di una creatura. Per questo, Dio, da tutta l’eternità, ha scelto, perché fosse la Madre del Figlio suo, una figlia d’Israele, una giovane ebrea di Nazaret in Galilea, « una vergine promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria » ():
« Volle il Padre delle misericordie che l’accettazione di colei che era predestinata a essere la Madre precedesse l’incarnazione, perché così, come la donna aveva contribuito a dare la morte, la donna contribuisse a dare la vita ».
nota
(130) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium , 56: AAS 57 (1965) 60; cf Ibid ., 61: AAS 57 (1965) 63.
CdA 760-762
CONFRONTAVAI
CdA 769
CONFRONTAVAI
Gal 4,4Eb 10,5Lc 1,26-27
  489 Nel corso dell’Antica Alleanza, la missione di Maria è stata preparata da quella di sante donne. All’inizio c’è Eva: malgrado la sua disobbedienza, ella riceve la promessa di una discendenza che sarà vittoriosa sul maligno,
nota
(131) Cf .
e quella d’essere la madre di tutti i viventi.
nota
(132) Cf .
In forza di questa promessa, Sara concepisce un figlio nonostante la sua vecchiaia.
nota
(133) Cf .
Contro ogni umana attesa, Dio sceglie ciò che era ritenuto impotente e debole
nota
(134) Cf .
per mostrare la sua fedeltà alla promessa: Anna, la madre di Samuele,
nota
(135) Cf .
Debora, Rut, Giuditta e Ester, e molte altre donne. Maria « primeggia tra gli umili e i poveri del Signore, i quali con fiducia attendono e ricevono da lui la salvezza. Infine con lei, la eccelsa figlia di Sion, dopo la lunga attesa della promessa, si compiono i tempi e si instaura la nuova economia ».
nota
(136) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 55: AAS 57 (1965) 59-60.
L’immacolata concezione
CdA 760-762
CONFRONTAVAI
Gen 3,15Gen 3,20Gen 18,10-1421,1-21Cor 1,271Sam 1
  490 Per essere la Madre del Salvatore, Maria « da Dio è stata arricchita di doni degni di una così grande missione ».
nota
(137) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 56: AAS 57 (1965) 60.
L’angelo Gabriele, al momento dell’annunciazione, la saluta come « piena di grazia » (). In realtà, per poter dare il libero assenso della sua fede all’annunzio della sua vocazione, era necessario che fosse tutta sorretta dalla grazia di Dio.
CdA 763-766
CONFRONTAVAI
CdA 776
CONFRONTAVAI
Lc 1,28
  491 Nel corso dei secoli la Chiesa ha preso coscienza che Maria, « colmata di grazia » da Dio,
nota
(138) Cf .
era stata redenta fin dal suo concepimento. È quanto afferma il dogma dell’immacolata concezione, proclamato da papa Pio IX nel 1854:
« La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale ».
nota
(139) Pio IX, Bolla Ineffabilis Deus : DS 2803.
CdA 763-766
CONFRONTAVAI
Lc 1,28
  492 Questi « splendori di una santità del tutto singolare » di cui Maria è « adornata fin dal primo istante della sua concezione »
nota
(140) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 56: AAS 57 (1965) 60.
le vengono interamente da Cristo: ella è « redenta in modo così sublime in vista dei meriti del Figlio suo ».
nota
(141) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 53: AAS 57 (1965) 58.
Più di ogni altra persona creata, il Padre l’ha « benedetta con ogni benedizione spirituale, nei cieli, in Cristo » (). In lui l’ha scelta « prima della creazione del mondo, per essere » santa e immacolata « al suo cospetto nella carità » ().
  493 I Padri della Tradizione orientale chiamano la Madre di Dio « la Tutta Santa » (Παvαγίαv), la onorano come « immune da ogni macchia di peccato, dallo Spirito Santo quasi plasmata e resa una nuova creatura ».
nota
(142) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 56: AAS 57 (1965) 60.
Maria, per la grazia di Dio, è rimasta pura da ogni peccato personale durante tutta la sua esistenza.
« Avvenga di me quello che hai detto... »
CdA 763-766
CONFRONTAVAI
Ef 1,3Ef 1,4CdA 763-766
CONFRONTAVAI
  494 All’annunzio che avrebbe dato alla luce « il Figlio dell’Altissimo » senza conoscere uomo, per la potenza dello Spirito Santo,
nota
(143) Cf .
Maria ha risposto con « l’obbedienza della fede » (), certa che nulla è impossibile a Dio: « Io sono la serva del Signore; avvenga di me quello che hai detto » (). Così, dando il proprio assenso alla parola di Dio, Maria è diventata Madre di Gesù e, abbracciando con tutto l’animo e senza essere ritardata da nessun peccato la volontà divina di salvezza, si è offerta totalmente alla persona e all’opera del Figlio suo, mettendosi al servizio del mistero della redenzione, sotto di lui e con lui, con la grazia di Dio onnipotente:
nota
(144) Cf Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 56: AAS 57 (1965) 60-61.
CdA 771-774
CONFRONTAVAI
CdA 783
CONFRONTAVAI
Lc 1,28-37Rm 1,5Lc 1,38
« Come dice sant’Ireneo, "obbedendo divenne causa della salvezza per sé e per tutto il genere umano".
nota
(145) Sant’Ireneo di Lione, Adversus haereses , 3, 22, 4: SC 211, 440 (PG 7, 959).
Con lui, non pochi antichi Padri affermano: "Il nodo della disobbedienza di Eva ha avuto la sua soluzione con l’obbedienza di Maria; ciò che la vergine Eva aveva legato con la sua incredulità, la Vergine Maria ha sciolto con la sua fede",
nota
(146) Cf Sant’Ireneo di Lione, Adversus haereses , 3, 22, 4: SC 211, 442-444 (PG 7, 959-960).
e, fatto il paragone con Eva, chiamano Maria "la Madre dei viventi" e affermano spesso: "La morte per mezzo di Eva, la vita per mezzo di Maria" ».
nota
(147) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium , 56: AAS 57 (1965) 60-61.
La maternità divina di Maria
  495 Maria, chiamata nei Vangeli « la Madre di Gesù » (; ),
nota
(148) Cf .
prima della nascita del Figlio suo è acclamata, sotto la mozione dello Spirito, « la Madre del mio Signore » (). Infatti, colui che Maria ha concepito come uomo per opera dello Spirito Santo e che è diventato veramente suo Figlio secondo la carne, è il Figlio eterno del Padre, la seconda Persona della Santissima Trinità. La Chiesa confessa che Maria è veramente Madre di Dio (Θεoτόχoς).
nota
(149) Cf Concilio di Efeso, Epistula II Cyrilli Alexandrini ad Nestorium: DS 251.
La verginità di Maria
  496 Fin dalle prime formulazioni della fede,
nota
(150) Cf DS 10-64.
la Chiesa ha confessato che Gesù è stato concepito nel seno della Vergine Maria per la sola potenza dello Spirito Santo, ed ha affermato anche l’aspetto corporeo di tale avvenimento: Gesù è stato concepito « senza seme [...], per opera dello Spirito Santo ».
nota
(151) Concilio Lateranense (anno 649), Canone 3: DS 503.
Nel concepimento verginale i Padri ravvisano il segno che si tratta veramente del Figlio di Dio, il quale è venuto in una umanità come la nostra:
Così, sant’Ignazio di Antiochia (inizio II secolo): « Voi siete pienamente convinti riguardo a nostro Signore che è veramente della stirpe di Davide secondo la carne,
nota
(152) Cf .
Figlio di Dio secondo la volontà e la potenza di Dio,
nota
(153) Cf .
veramente nato da una Vergine; [...] veramente è stato inchiodato [alla croce] per noi, nella sua carne, sotto Ponzio Pilato. [...] Veramente ha sofferto, così come veramente è risorto ».
nota
(154) Sant’Ignazio di Antiochia, Epistula ad Smyrnaeos , 1-2: SC 10bis, p. 132-134 (Funk 1, 274-276).
  497 I racconti evangelici
nota
(155) Cf .
considerano la concezione verginale un’opera divina che supera ogni comprensione e ogni possibilità umana:
nota
(156) Cf .
« Quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo », dice l’angelo a Giuseppe riguardo a Maria, sua sposa (). La Chiesa vede in ciò il compimento della promessa divina fatta per bocca del profeta Isaia: « Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio » (), secondo la versione greca di .
CdA 771-774
CONFRONTAVAI
Gv 2,119,25Mt 13,55Lc 1,43CdA 767-770
CONFRONTAVAI
Rm 1,3Gv 1,13CdA 767-770
CONFRONTAVAI
Mt 1,18-25Lc 1,26-38Lc 1,34Mt 1,20Is 7,14Mt 1,23
  498 Il silenzio del Vangelo secondo san Marco e delle lettere del Nuovo Testamento sul concepimento verginale di Maria è stato talvolta causa di perplessità. Ci si è potuto anche chiedere se non si trattasse di leggende o di elaborazioni teologiche senza pretese di storicità. A ciò si deve rispondere: la fede nel concepimento verginale di Gesù ha incontrato vivace opposizione, sarcasmi o incomprensione da parte dei non-credenti, giudei e pagani:
nota
(157) Cf San Giustino, Dialogus cum Tryphone Iudaeo , 66-67: CA 2, 234-236 (PG 6, 628-629); Origene, Contra Celsum , 1, 32: SC 132, 162-164 (PG 8, 720-724); Ibid ., 1, 69: SC 132, 270 (PG 8, 788-789); e altri.
essa non proveniva dalla mitologia pagana né da qualche adattamento alle idee del tempo. Il senso di questo avvenimento è accessibile soltanto alla fede, la quale lo vede in quel « nesso che lega tra loro i vari misteri »,
nota
(158) Concilio Vaticano I, Cost. dogm. Dei Filius , c. 4: DS 3016.
nell’insieme dei misteri di Cristo, dalla sua incarnazione alla sua pasqua. Sant’Ignazio di Antiochia già testimonia tale legame: « Rimase nascosta al principe di questo mondo la verginità di Maria e il suo parto, come pure la morte del Signore: tre misteri sublimi che si compirono nel silenzio di Dio ».
nota
(159) Sant’Ignazio di Antiochia, Epistula ad Ephesios , 19, 1: SC 10bis, 74 (Funk 1, 228); cf .
Maria – « sempre Vergine »
  499 L’approfondimento della fede nella maternità verginale ha condotto la Chiesa a confessare la verginità reale e perpetua di Maria
nota
(160) Cf Concilio di Costantinopoli II, Sess. 8a, Canone 6: DS 427.
anche nel parto del Figlio di Dio fatto uomo.
nota
(161) Cf San Leone Magno, Tomus ad Flavianum: DS 291; Ibid.: DS 294; Pelagio I, Lettera Humani generis: DS 442; Concilio Lateranense, Canone 3: DS 503; Concilio di Toledo XVI, Symbolum: DS 571; Paolo IV, Cost. Cum quorumdam hominum: DS 1880.
Infatti la nascita di Cristo « non ha diminuito la sua verginale integrità, ma l’ha consacrata ».
nota
(162) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 57: AAS 57 (1965) 61.
La liturgia della Chiesa celebra Maria come la άειπαρθέvoς, « sempre Vergine ».
nota
(163) Cf Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 52: AAS 57 (1965) 58.
  500 A ciò si obietta talvolta che la Scrittura parla di fratelli e di sorelle di Gesù.
nota
(164) Cf .
La Chiesa ha sempre ritenuto che tali passi non indichino altri figli della Vergine Maria: infatti Giacomo e Giuseppe, « fratelli di Gesù » ( ), sono i figli di una Maria discepola di Cristo,
nota
(165) Cf .
la quale è designata in modo significativo come « l’altra Maria » ( ). Si tratta di parenti prossimi di Gesù, secondo un’espressione non inusitata nell’Antico Testamento.
nota
(166) Cf ; ecc.
CdA 767-770
CONFRONTAVAI
1Cor 2,8CdA 767-770
CONFRONTAVAI
CdA 767-770
CONFRONTAVAI
Mc 3,31-356,31Cor 9,5Gal 1,19Mt 13,55Mt 27,56Mt 28,1Gen 13,814,1629,15
  501 Gesù è l’unico Figlio di Maria. Ma la maternità spirituale di Maria
nota
(167) Cf .
si estende a tutti gli uomini che egli è venuto a salvare: « Ella ha dato alla luce un Figlio, che Dio ha fatto "il primogenito di una moltitudine di fratelli" (), cioè dei fedeli, alla cui nascita e formazione ella coopera con amore di madre ».
nota
(168) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 63: AAS 57 (1965) 64.
La maternità verginale di Maria nel disegno di Dio
CdA 767-770
CONFRONTAVAI
Gv 19,26-27Ap 12,17Rm 8,29
  502 Lo sguardo della fede può scoprire, in connessione con l’insieme della Rivelazione, le ragioni misteriose per le quali Dio, nel suo progetto salvifico, ha voluto che suo Figlio nascesse da una Vergine. Queste ragioni riguardano tanto la persona e la missione redentrice di Cristo, quanto l’accettazione di tale missione da parte di Maria in favore di tutti gli uomini.
CdA 767-770
CONFRONTAVAI
  503 La verginità di Maria manifesta l’iniziativa assoluta di Dio nell’incarnazione. Gesù come Padre non ha che Dio.
nota
(169) Cf .
« La natura umana che egli ha assunto non l’ha mai separato dal Padre. [...] Per natura Figlio del Padre secondo la divinità, per natura Figlio della Madre secondo l’umanità, ma propriamente Figlio di Dio nelle sue due nature ».
nota
(170) Concilio del Friuli (anno 796 o 797), Simbolo : DS 619.
CdA 767-770
CONFRONTAVAI
Lc 2,48-49
  504 Gesù è concepito per opera dello Spirito Santo nel seno della Vergine Maria perché egli è il nuovo Adamo
nota
(171) Cf .
che inaugura la nuova creazione: « Il primo uomo tratto dalla terra è di terra, il secondo uomo viene dal cielo » ( ). L’umanità di Cristo, fin dal suo concepimento, è ricolma dello Spirito Santo perché Dio gli « dà lo Spirito senza misura » ( ). « Dalla pienezza » di lui, capo dell’umanità redenta,
nota
(172) Cf .
« noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia » ( ).
CdA 767-770
CONFRONTAVAI
1Cor 15,451Cor 15,47Gv 3,34Col 1,18Gv 1,16
  505 Gesù, il nuovo Adamo, inaugura con il suo concepimento verginale la nuova nascita dei figli di adozione nello Spirito Santo per la fede. « Come è possibile? » ( ).
nota
(173) Cf .
La partecipazione alla vita divina non proviene « da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio » ( ). L’accoglienza di questa vita è verginale perché è interamente donata all’uomo dallo Spirito. Il senso sponsale della vocazione umana in rapporto a Dio
nota
(174) Cf .
si compie perfettamente nella maternità verginale di Maria.
CdA 767-770
CONFRONTAVAI
Lc 1,34Gv 3,9Gv 1,132Cor 11,2
  506 Maria è Vergine perché la sua verginità è il segno della sua fede che non era alterata da nessun dubbio
nota
(175) Cf Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium , 63: AAS 57 (1965) 64.
e del suo totale abbandono alla volontà di Dio.
nota
(176) Cf .
Per la sua fede ella diviene la Madre del Salvatore: « Beatior est Maria percipiendo fidem Christi quam concipiendo carnem Christi – Maria è più felice nel ricevere la fede di Cristo che nel concepire la carne di Cristo ».
nota
(177) Sant’Agostino, De sancta virginitate , 3, 3: CSEL 41, 237 (PL 40, 398).
CdA 767-770
CONFRONTAVAI
1Cor 7,34-35
  507 Maria è ad un tempo Vergine e Madre perché è la figura e la realizzazione più perfetta della Chiesa:
nota
(178) Cf Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium , 63: AAS 57 (1965) 64.
« La Chiesa [...] per mezzo della Parola di Dio accolta con fedeltà diventa essa pure Madre, poiché con la predicazione e il Battesimo genera a una vita nuova e immortale i figli, concepiti ad opera dello Spirito Santo e nati da Dio. Essa è pure la vergine che custodisce integra e pura la fede data allo Sposo ».
nota
(179) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium , 64: AAS 57 (1965) 64.
CdA 767-770
CONFRONTAVAI

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