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CATECHISMO CHIESA CATTOLICA
LEV Libreria Editrice Vaticana

Catechismo Chiesa Cattolica

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III. Figlio unico di Dio


III. Figlio unico di Dio
  441 Figlio di Dio, nell’Antico Testamento, è un titolo dato agli angeli,
nota
(44) Cf .
al popolo dell’elezione,
nota
(45) Cf .
ai figli d’Israele
nota
(46) Cf .
e ai loro re.
nota
(47) Cf .
In tali casi ha il significato di una filiazione adottiva che stabilisce tra Dio e la sua creatura relazioni di una particolare intimità. Quando il Re-Messia promesso è detto « figlio di Dio »,
nota
(48) Cf .
ciò non implica necessariamente, secondo il senso letterale di quei testi, che egli sia più che umano. Coloro che hanno designato così Gesù in quanto Messia d’Israele
nota
(49) Cf .
forse non hanno inteso dire di più.
nota
(50) Cf .
Dt 32,8Gb 1,6Es 4,22Os 11,1Ger 3,19Sir 36,14Sap 18,13Dt 14,1Os 2,12Sam 7,14Sal 82,61Cr 17,13Sal 2,7Mt 27,54Lc 23,47
  442 Non è la stessa cosa per Pietro quando confessa Gesù come « il Cristo, il Figlio del Dio vivente » (), perché Gesù risponde con solennità: « Né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli » (). Parallelamente Paolo, a proposito della sua conversione sulla strada di Damasco, dirà: « Quando colui che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia si compiacque di rivelare a me suo Figlio perché lo annunziassi in mezzo ai pagani... » (). « Subito nelle sinagoghe proclamava Gesù Figlio di Dio » (). Questo sarà fin dagli inizi
nota
(51) Cf .
il centro della fede apostolica
nota
(52) Cf .
professata prima di tutti da Pietro quale fondamento della Chiesa.
nota
(53) Cf .
Mt 16,16Mt 16,17Gal 1,15-16At 9,201Ts 1,10Gv 20,31Mt 16,18
  443 Se Pietro ha potuto riconoscere il carattere trascendente della filiazione divina di Gesù Messia, è perché egli l’ha lasciato chiaramente intendere. Davanti al Sinedrio, alla domanda dei suoi accusatori: « Tu dunque sei il Figlio di Dio? », Gesù ha risposto: « Lo dite voi stessi: io lo sono » ().
nota
(54) Cf .
Già molto prima, egli si era designato come « il Figlio » che conosce il Padre,
nota
(55) Cf .
che è distinto dai « servi » che Dio in precedenza ha mandato al suo popolo,
nota
(56) Cf .
superiore agli stessi angeli.
nota
(57) Cf .
Egli ha differenziato la sua filiazione da quella dei suoi discepoli non dicendo mai « Padre nostro »
nota
(58) Cf .
tranne che per comandare loro: « Voi dunque pregate così: Padre nostro » (); e ha sottolineato tale distinzione: « Padre mio e Padre vostro ().
Lc 22,70Mt 26,64Mc 14,62Mt 11,2721,37-38Mt 21,34-36Mt 24,36Mt 5,486,87,21Lc 11,13Mt 6,9Gv 20,17
  444 I Vangeli riferiscono in due momenti solenni, il battesimo e la trasfigurazione di Cristo, la voce del Padre che lo designa come il suo « Figlio prediletto ».
nota
(59) Cf .
Gesù presenta se stesso come il Figlio unigenito di Dio
nota
(60) Cf .
e con tale titolo afferma la sua preesistenza eterna.
nota
(61) Cf .
Egli chiede la fede « nel nome dell’unigenito Figlio di Dio » (). Questa confessione cristiana appare già nell’esclamazione del centurione davanti a Gesù in croce: « Veramente quest’uomo era il Figlio di Dio » (); infatti soltanto nel mistero pasquale il credente può dare al titolo « Figlio di Dio » il suo pieno significato.
Mt 3,1717,5Gv 3,16Gv 10,36Gv 3,18Mc 15,39
  445 Dopo la risurrezione la sua filiazione divina appare nella potenza della sua umanità glorificata: egli è stato costituito « Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti » ().
nota
(62) Cf .
Gli Apostoli potranno confessare: « Noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità » ().
Rm 1,4At 13,33Gv 1,14

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