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CATECHISMO CHIESA CATTOLICA
LEV Libreria Editrice Vaticana

Catechismo Chiesa Cattolica

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I. Laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia


I. Laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia
La realtà del peccato
  386 Nella storia dell’uomo è presente il peccato: sarebbe vano cercare di ignorarlo o di dare altri nomi a questa oscura realtà. Per tentare di comprendere che cosa sia il peccato, si deve innanzi tutto riconoscere il profondo legame dell’uomo con Dio, perché, al di fuori di questo rapporto, il male del peccato non può venire smascherato nella sua vera identità di rifiuto e di opposizione a Dio, mentre continua a gravare sulla vita dell’uomo e sulla storia.
  387 La realtà del peccato, e più particolarmente del peccato delle origini, si chiarisce soltanto alla luce della rivelazione divina. Senza la conoscenza di Dio che essa ci dà, non si può riconoscere chiaramente il peccato, e si è tentati di spiegarlo semplicemente come un difetto di crescita, come una debolezza psicologica, un errore, come l’inevitabile conseguenza di una struttura sociale inadeguata, ecc. Soltanto conoscendo il disegno di Dio sull’uomo, si capisce che il peccato è un abuso di quella libertà che Dio dona alle persone create perché possano amare lui e amarsi reciprocamente.
Il peccato originale – una verità essenziale della fede
  388 Col progresso della Rivelazione viene chiarita anche la realtà del peccato. Sebbene il popolo di Dio dell’Antico Testamento abbia in qualche modo conosciuto la condizione umana alla luce della storia della caduta narrata dalla Genesi, non era però in grado di comprendere il significato ultimo di tale storia, che si manifesta appieno soltanto alla luce della morte e della risurrezione di Gesù Cristo.
nota
(505) Cf .
Bisogna conoscere Cristo come sorgente della grazia per conoscere Adamo come sorgente del peccato. È lo Spirito Paraclito, mandato da Cristo risorto, che è venuto a convincere « il mondo quanto al peccato » (), rivelando colui che del peccato è il Redentore.
CdA 389
CONFRONTAVAI
Rm 5,12-21Gv 16,8
  389 La dottrina del peccato originale è, per così dire, « il rovescio » della Buona Novella che Gesù è il Salvatore di tutti gli uomini, che tutti hanno bisogno della salvezza e che la salvezza è offerta a tutti grazie a Cristo. La Chiesa, che ha il senso di Cristo,
nota
(506) Cf .
ben sa che non si può intaccare la rivelazione del peccato originale senza attentare al mistero di Cristo.
Per leggere il racconto della caduta
CdA 389
CONFRONTAVAI
1Cor 2,16
  390 Il racconto della caduta (utilizza un linguaggio di immagini, ma espone un avvenimento primordiale, un fatto che è accaduto all’inizio della storia dell’uomo.
nota
(507) Cf Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 13: AAS 58 (1966) 1034-1035.
La Rivelazione ci dà la certezza di fede che tutta la storia umana è segnata dalla colpa originale liberamente commessa dai nostri progenitori.
nota
(508) Cf Concilio di Trento, Sess. 5a, Decretum de peccato originali, canone 3: DS 1513; Pio XII, Lett. enc. Humani generis: DS 3897; Paolo VI, Discorso ai partecipanti al Simposio di alcuni teologi e scienziati sul mistero del peccato originale (11 luglio 1966): AAS 58 (1966) 649-655.
CdA 390-394
CONFRONTAVAI
Gen 3)

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