Catechismo Chiesa Cattolica
LEV Libreria Editrice Vaticana
I. Le obiezioni alla preghiera
|
I. Le obiezioni alla preghiera
2726 Nel combattimento della preghiera dobbiamo opporci, in noi stessi e intorno a noi, ad alcune concezioni erronee della preghiera. Alcuni vedono in essa una semplice operazione psicologica, altri uno sforzo di concentrazione per arrivare al vuoto mentale. C’è chi la riduce ad alcune attitudini e parole rituali. Nell’inconscio di molti cristiani, pregare è un’occupazione incompatibile con tutto ciò che hanno da fare: non ne hanno il tempo. Coloro che cercano Dio mediante la preghiera si scoraggiano presto allorquando ignorano che la preghiera viene anche dallo Spirito Santo e non solo da loro.
| CdA 984-986 CONFRONTAVAI |
|
2727 Dobbiamo anche opporci ad alcune mentalità di « questo mondo »; se non siamo vigilanti, ci contaminano, per esempio: l’affermazione secondo cui vero sarebbe soltanto ciò che è verificato dalla ragione e dalla scienza (pregare è, invece, un mistero che oltrepassa la nostra coscienza e il nostro inconscio); i valori della produzione e del rendimento (la preghiera, improduttiva, è dunque inutile); il sensualismo e le comodità, eretti a criteri del vero, del bene e del bello (la preghiera, invece, « amore della Bellezza » [φιλoκαλία], è passione per la gloria del Dio vivo e vero); per reazione contro l’attivismo, ecco la preghiera presentata come fuga dal mondo (la preghiera cristiana, invece, non è un estraniarsi dalla storia né un divorzio dalla vita).
2728 Infine la nostra lotta deve affrontare ciò che sentiamo come nostri insuccessi nella preghiera: scoraggiamento dinanzi alle nostre aridità, tristezza di non dare tutto al Signore, poiché abbiamo « molti beni »,
(194) Cf . | CdA 984-986 CONFRONTAVAI CdA 984-986 CONFRONTAVAI Mc 10,22 |


