Catechismo Chiesa Cattolica
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III. « Non avrai altri dèi di fronte a me »
2110 Il primo comandamento vieta di onorare altri dèi, all’infuori dell’unico Signore che si è rivelato al suo popolo. Proibisce la superstizione e l’irreligione. La superstizione rappresenta, in qualche modo, un eccesso perverso della religione; l’irreligione è un vizio opposto, per difetto, alla virtù della religione.
La superstizione
2111 La superstizione è la deviazione del sentimento religioso e delle pratiche che esso impone. Può anche presentarsi mascherata sotto il culto che rendiamo al vero Dio, per esempio, quando si attribuisce un’importanza in qualche misura magica a certe pratiche, peraltro legittime o necessarie. Attribuire alla sola materialità delle preghiere o dei segni sacramentali la loro efficacia, prescindendo dalle disposizioni interiori che richiedono, è cadere nella superstizione.
(61) Cf .
L’idolatria
| CdA 880-891 CONFRONTAVAI CdA 880-891 CONFRONTAVAI Mt 23,16-22 |
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2112 Il primo comandamento condanna il politeismo. Esige dall’uomo di non credere in altri dèi che nell’unico Dio, di non venerare altre divinità che l’Unico. La Scrittura costantemente richiama a questo rifiuto degli idoli che sono « argento e oro, opera delle mani dell’uomo », i quali « hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono... ». Questi idoli vani rendono l’uomo vano: « Sia come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida » (.).
(62) Cf ,. (63) Cf ; ecc. | CdA 880-891 CONFRONTAVAI Sal 115,4-58Is 44,9-20Ger 10,1-16Dn 14,1-30Bar 6Sap 13,1-1519Gs 3,10Sal 42,3 |
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2113 L’idolatria non concerne soltanto i falsi culti del paganesimo. Rimane una costante tentazione della fede. Consiste nel divinizzare ciò che non è Dio. C’è idolatria quando l’uomo onora e riverisce una creatura al posto di Dio, si tratti degli dèi o dei demoni (per esempio il satanismo), del potere, del piacere, della razza, degli antenati, dello Stato, del denaro, ecc. « Non potete servire a Dio e a mammona », dice Gesù (). Numerosi martiri sono morti per non adorare « la Bestia »,
(64) Cf . (65) Cf .
2114 La vita umana si unifica nell’adorazione dell’Unico. Il comandamento di adorare il solo Signore unifica l’uomo e lo salva da una dispersione senza limiti. L’idolatria è una perversione del senso religioso innato nell’uomo. Idolatra è colui che « riferisce la sua indistruttibile nozione di Dio a chicchessia anziché a Dio ».
(66)Origene, Contra Celsum, 2, 40: SC 132, 378 (PG 11, 861).
Divinazione e magia
| CdA 378-388 CONFRONTAVAI CdA 880-891 CONFRONTAVAI Mt 6,24Ap 13-14Gal 5,20Ef 5,5CdA 880-891 CONFRONTAVAI |
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2115 Dio può rivelare l’avvenire ai suoi profeti o ad altri santi. Tuttavia il giusto atteggiamento cristiano consiste nell’abbandonarsi con fiducia nelle mani della provvidenza per ciò che concerne il futuro e a rifuggire da ogni curiosità malsana a questo riguardo. L’imprevidenza può costituire una mancanza di responsabilità.
2116 Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene che « svelino » l’avvenire.
(67) Cf .
2117 Tutte le pratiche di magia e di stregoneria con le quali si pretende di sottomettere le potenze occulte per porle al proprio servizio ed ottenere un potere soprannaturale sul prossimo – fosse anche per procurargli la salute – sono gravemente contrarie alla virtù della religione. Tali pratiche sono ancora più da condannare quando si accompagnano ad una intenzione di nuocere ad altri o quando in esse si ricorre all’intervento dei demoni. Anche portare amuleti è biasimevole. Lo spiritismo spesso implica pratiche divinatorie o magiche. Pure da esso la Chiesa mette in guardia i fedeli. Il ricorso a pratiche mediche dette tradizionali non legittima né l’invocazione di potenze cattive, né lo sfruttamento della credulità altrui.
L’irreligione
| CdA 880-891 CONFRONTAVAI CdA 880-891 CONFRONTAVAI Dt 18,10Ger 29,8CdA 880-891 CONFRONTAVAI CdA 880-891 CONFRONTAVAI |
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2119 L’azione di tentare Dio consiste nel mettere alla prova, con parole o atti, la sua bontà e la sua onnipotenza. È così che Satana voleva ottenere da Gesù che si buttasse giù dal Tempio obbligando Dio, in tal modo, ad intervenire.
(68) Cf . (69) Cf . | CdA 880-891 CONFRONTAVAI Lc 4,9Dt 6,161Cor 10,9Es 17,2-7Sal 95,9 |
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2120 Il sacrilegio consiste nel profanare o nel trattare indegnamente i sacramenti e le altre azioni liturgiche, come pure le persone, gli oggetti e i luoghi consacrati a Dio. Il sacrilegio è un peccato grave soprattutto quando è commesso contro l’Eucaristia, poiché, in questo sacramento, ci è reso presente sostanzialmente il Corpo stesso di Cristo.
(70) Cf CIC canoni 1367. 1376. | CdA 880-891 CONFRONTAVAI |
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2121 La simonia
(71) Cf . (72) Cf già .
2122 « Il ministro, oltre alle offerte determinate dalla competente autorità, per l’amministrazione dei sacramenti non domandi nulla, evitando sempre che i più bisognosi siano privati dell’aiuto dei sacramenti a motivo della povertà ».
(73)CIC canone 848. (74) Cf .
L’ateismo
| CdA 880-891 CONFRONTAVAI At 8,9-24At 8,20Mt 10,8Is 55,1CdA 880-891 CONFRONTAVAI Mt 10,10Lc 10,71Cor 9,4-181Tm 5,17-18 |
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2123 « Molti nostri contemporanei [...] non percepiscono affatto o esplicitamente rigettano l’intimo e vitale legame con Dio, così che l’ateismo va annoverato fra le cose più gravi del nostro tempo ».
(75)Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 19: AAS 58 (1966) 1039.
2124 Il termine ateismo indica fenomeni molto diversi. Una forma frequente di esso è il materialismo pratico, che racchiude i suoi bisogni e le sue ambizioni entro i confini dello spazio e del tempo. L’umanesimo ateo ritiene falsamente che l’uomo « sia fine a se stesso, unico artefice e demiurgo della propria storia ».
(76)Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 20: AAS 58 (1966) 1040. (77)Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 20: AAS 58 (1966) 1040. | CdA 23 CONFRONTAVAI CdA 880-891 CONFRONTAVAI CdA 23 CONFRONTAVAI CdA 880-891 CONFRONTAVAI |
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2125 Per il fatto che respinge o rifiuta l’esistenza di Dio, l’ateismo è un peccato contro la virtù della religione.
(78) Cf . (79)Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 19: AAS 58 (1966) 1039. | CdA 23 CONFRONTAVAI CdA 880-891 CONFRONTAVAI Rm 1,18 |
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2126 Spesso l’ateismo si fonda su una falsa concezione dell’autonomia umana, spinta fino al rifiuto di ogni dipendenza nei confronti di Dio.
(80) Cf Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 20: AAS 58 (1966) 1040. (81)Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 21: AAS 58 (1966) 1040. (82)Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 21: AAS 58 (1966) 1042.
L’agnosticismo
| CdA 23 CONFRONTAVAI CdA 880-891 CONFRONTAVAI |
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2127 L’agnosticismo assume parecchie forme. In certi casi l’agnostico si rifiuta di negare Dio; ammette invece l’esistenza di un essere trascendente che non potrebbe rivelarsi e di cui nessuno sarebbe in grado di dire niente. In altri casi l’agnostico non si pronuncia sull’esistenza di Dio, dichiarando che è impossibile provarla, così come è impossibile ammetterla o negarla.
| CdA 23 CONFRONTAVAI CdA 880-891 CONFRONTAVAI |
| CdA 23 CONFRONTAVAI CdA 880-891 CONFRONTAVAI |


