Catechismo Chiesa Cattolica
LEV Libreria Editrice Vaticana
II. « A lui solo rendi culto »
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II. « A lui solo rendi culto »
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| CdA 880-891 CONFRONTAVAI | |
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L’adorazione
2096 Della virtù della religione, l’adorazione è l’atto principale. Adorare Dio è riconoscerlo come Dio, come Creatore e Salvatore, Signore e Padrone di tutto ciò che esiste, Amore infinito e misericordioso. « Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai » (), dice Gesù, citando il Deuteronomio ().
| CdA 880-891 CONFRONTAVAI Lc 4,8Dt 6,13 |
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2097 Adorare Dio è riconoscere, nel rispetto e nella sottomissione assoluta, il « nulla della creatura », la quale non esiste che da Dio. Adorare Dio – come fa Maria nel « Magnificat » – è lodarlo, esaltarlo e umiliare se stessi, confessando con gratitudine che egli ha fatto grandi cose e che santo è il suo nome.
(32) Cf . | CdA 880-891 CONFRONTAVAI Lc 1,46-49 |
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La preghiera
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2098 Gli atti di fede, di speranza e di carità prescritti dal primo comandamento si compiono nella preghiera. L’elevazione dello spirito verso Dio è un’espressione della nostra adorazione di Dio: preghiera di lode e di rendimento di grazie, d’intercessione e di domanda. La preghiera è una condizione indispensabile per poter obbedire ai comandamenti di Dio. Bisogna « pregare sempre, senza stancarsi » ().
Il sacrificio
| CdA 880-891 CONFRONTAVAI Lc 18,1 |
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2099 È giusto offrire sacrifici a Dio in segno di adorazione e di riconoscenza, di implorazione e di comunione: « Ogni azione compiuta per aderire a Dio rimanendo con lui in comunione, e poter così essere nella gioia, è un vero sacrificio ».
(33) Sant’Agostino, De civitate Dei, 10, 6: CSEL 401, 454-455 (PL 41, 283). | CdA 880-891 CONFRONTAVAI |
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2100 Per essere autentico, il sacrificio esteriore deve essere espressione del sacrificio spirituale: « Uno spirito contrito è sacrificio... » (). I profeti dell’Antica Alleanza spesso hanno denunciato i sacrifici compiuti senza partecipazione interiore
(34) Cf . (35) Cf . (36) Cf . (37) Cf .
Promesse e voti
| CdA 880-891 CONFRONTAVAI Sal 51,19Am 5,21-25Is 1,10-20Mt 9,1312,7Os 6,6Eb 9,13-14 |
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2101 In parecchie circostanze il cristiano è chiamato a fare delle promesse a Dio. Il Battesimo e la Confermazione, il Matrimonio e l’Ordinazione sempre ne comportano. Per devozione personale il cristiano può anche promettere a Dio un’azione, una preghiera, un’elemosina, un pellegrinaggio, ecc. La fedeltà alle promesse fatte a Dio è un’espressione del rispetto dovuto alla divina maestà e dell’amore verso il Dio fedele.
2102 « Il voto, ossia la promessa deliberata e libera di un bene possibile e migliore fatta a Dio, deve essere adempiuto per la virtù della religione ».
(38) CIC canone 1191, § 1. (39) Cf . | CdA 880-891 CONFRONTAVAI CdA 880-891 CONFRONTAVAI At 18,1821,23-24 |
| CdA 880-891 CONFRONTAVAI | |
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« Si rallegra la Madre Chiesa di trovare nel suo seno molti uomini e donne, che seguono più da vicino l’annientamento del Salvatore e più chiaramente lo mostrano, abbracciando la povertà nella libertà dei figli di Dio e rinunciando alla propria volontà: essi, cioè, in ciò che riguarda la perfezione, si sottomettono a un uomo per Dio, al di là della stretta misura del precetto, al fine di conformarsi più pienamente a Cristo obbediente ».
(41)
Concilio Vaticano II,
Cost. dogm.
Lumen gentium
, 42: AAS 57 (1965) 48-49.
In certi casi, la Chiesa può, per congrue ragioni, dispensare dai voti e dalle promesse.
(42) Cf CIC canoni 692. 1196-1197.
Il dovere sociale della religione
e il diritto alla libertà religiosa
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2104 « Tutti gli uomini sono tenuti a cercare la verità, specialmente in ciò che riguarda Dio e la sua Chiesa, e, una volta conosciuta, ad abbracciarla e custodirla ».
(43) Concilio Vaticano II, Dich. Dignitatis humanae, 1: AAS 58 (1966) 930. (44) Cf Concilio Vaticano II, Dich. Dignitatis humanae, 2: AAS 58 (1966) 931. (45) Concilio Vaticano II, Dich. Nostra aetate, 2: AAS 58 (1966) 741. (46) Concilio Vaticano II, Dich. Dignitatis humanae, 14: AAS 58 (1966) 940. | CdA 880-891 CONFRONTAVAI |
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2105 Il dovere di rendere a Dio un culto autentico riguarda l’uomo individualmente e socialmente. È « la dottrina cattolica tradizionale sul dovere morale dei singoli e delle società verso la vera religione e l’unica Chiesa di Cristo ».
(47) Concilio Vaticano II, Dich. Dignitatis humanae, 1: AAS 58 (1966) 930. (48) Concilio Vaticano II, Decr. Apostolicam actuositatem, 13: AAS 58 (1966) 849. (49) Cf Concilio Vaticano II, Dich. Dignitatis humanae, 1: AAS 58 (1966) 930. (50) Cf Concilio Vaticano II, Decr. Apostolicam actuositatem, 13: AAS 58 (1966) 850. (51) Cf Leone XIII, Lett. enc. Immortale Dei: Leonis XIII Acta, 5, 118-150; Pio XI, Lett enc. Quas primas: AAS 17 (1925) 593-610. | CdA 880-891 CONFRONTAVAI |
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2106 « Che in materia religiosa nessuno sia forzato ad agire contro la sua coscienza, né impedito, entro debiti limiti, di agire in conformità alla sua coscienza privatamente o pubblicamente, in forma individuale o associata ».
(52) Concilio Vaticano II, Dich. Dignitatis humanae, 2: AAS 58 (1966) 930; cf Id., Cost. past. Gaudium et spes, 26: AAS 58 (1966) 1046. (53) Concilio Vaticano II, Dich. Dignitatis humanae, 2: AAS 58 (1966) 931.
2107
« Se, considerate le circostanze peculiari dei popoli, nell’ordinamento giuridico di una società viene attribuito ad una comunità religiosa uno speciale riconoscimento civile, è necessario che nello stesso tempo a tutti i cittadini e comunità religiose venga riconosciuto e rispettato il diritto alla libertà in materia religiosa ».
(54)
Concilio Vaticano II,
Dich.
Dignitatis humanae
, 6: AAS 58 (1966) 934.
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2108 Il diritto alla libertà religiosa non è né la licenza morale di aderire all’errore,
(55) Cf Leone XIII, Lett. enc. Libertas praestantissimum: Leonis XIII Acta, 8, 229-230. (56) Cf Pio XII, Discorso ai partecipanti al quinto Convegno nazionale Italiano dell’Unione dei Giuristi cattolici (6 dicembre 1953): AAS 45 (1953) 799. (57) Cf Concilio Vaticano II, Dich. Dignitatis humanae, 2: AAS 58 (1966) 930-931. | CdA 880-891 CONFRONTAVAI |
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2109 Il diritto alla libertà religiosa non può essere di per sé né illimitato,
(58) Cf Pio VI, Breve Quod aliquantum (10 marzo 1791): Collectio Brevium atque Instructionum SS. D. N. Pii Papae VI, quae ad praesentes Ecclesiae Catholicae in Gallia [...] calamitates pertinent (Roma 1800) p. 54-55. (59) Cf Pio IX, Lett. enc. Quanta cura: DS 2890. (60) Concilio Vaticano II, Dich. Dignitatis humanae, 7: AAS 58 (1966) 935. | CdA 880-891 CONFRONTAVAI |


