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CATECHISMO CHIESA CATTOLICA
LEV Libreria Editrice Vaticana

Catechismo Chiesa Cattolica

LEV Libreria Editrice Vaticana
I. « Adorerai il Signore Dio tuo e lo servirai »


I. « Adorerai il Signore Dio tuo e lo servirai »
  2084 Dio si fa conoscere ricordando la sua azione onnipotente, benevola e liberatrice nella storia di colui al quale si rivolge: « Io ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla condizione di schiavitù » (). La prima parola contiene il primo comandamento della Legge: « Temerai il Signore Dio tuo, lo servirai [...]. Non seguirete altri dei » (). Il primo appello e la giusta esigenza di Dio è che l’uomo lo accolga e lo adori.
CdA 880-891
CONFRONTAVAI
Dt 5,6Dt 6,13-14
  2085 Il Dio unico e vero rivela innanzi tutto la sua gloria ad Israele.
nota
(25) Cf .
La rivelazione della vocazione e della verità dell’uomo è legata alla rivelazione di Dio. L’uomo ha la vocazione di manifestare Dio agendo in conformità con il suo essere creato « ad immagine e somiglianza » di Dio ():
« Non ci saranno mai altri dei, o Trifone, né mai ce ne sono stati fin dalle origini [...], all’infuori di colui che ha creato e ordinato l’universo. Noi non pensiamo che il nostro Dio differisca dal vostro. È lo stesso che ha fatto uscire i vostri padri dall’Egitto con mano potente e braccio teso. Noi non riponiamo le nostre speranze in qualche altro dio – non ce ne sono – ma nello stesso Dio in cui voi sperate, il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe ».
nota
(26) San Giustino, Dialogus cum Tryphone Iudaeo, 11, 1: CA 2, 40 (PG 6, 497).
CdA 880-891
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Es 19,16-2524,15-18Gen 1,26
  2086 « Nell’esplicita affermazione divina: "Io sono il Signore tuo Dio" è incluso il comandamento della fede, della speranza e della carità. Se noi riconosciamo infatti che egli è Dio, e cioè eterno, immutabile, sempre uguale a se stesso, affermiamo con ciò anche la sua infinita veracità; ne segue quindi l’obbligo di accogliere le sue parole e di aderire ai suoi comandi con pieno riconoscimento della sua autorità. Se egli inoltre è Dio, noi ne riconosciamo l’onnipotenza, la bontà, i benefici; di qui l’illimitata fiducia e la speranza. E se egli è l’infinita bontà e l’infinito amore, come non offrirgli tutta la nostra dedizione e donargli tutto il nostro amore? Ecco perché nella Bibbia Dio inizia e conclude invariabilmente i suoi comandi con la formula: Io sono il Signore ».
nota
(27) Catechismo Romano, 3, 2, 4: ed. P. Rodríguez (Città del Vaticano-Pamplona 1989) p. 408-409.
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La fede
  2087 La nostra vita morale trova la sua sorgente nella fede in Dio che ci rivela il suo amore. San Paolo parla dell’obbedienza alla fede
nota
(28) Cf .
come dell’obbligo primario. Egli indica nell’« ignoranza di Dio » il principio e la spiegazione di tutte le deviazioni morali.
nota
(29) Cf .
Il nostro dovere nei confronti di Dio è di credere in lui e di rendergli testimonianza.
  2088 Il primo comandamento ci richiede di nutrire e custodire la nostra fede con prudenza e vigilanza e di respingere tutto ciò che le è contrario. Ci sono diversi modi di peccare contro la fede:
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Rm 1,516,26Rm 1,18-32CdA 880-891
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Il dubbio volontario circa la fede trascura o rifiuta di ritenere per vero ciò che Dio ha rivelato e che la Chiesa ci propone a credere. Il dubbio involontario indica l’esitazione a credere, la difficoltà nel superare le obiezioni legate alla fede, oppure anche l’ansia causata dalla sua oscurità. Se viene deliberatamente coltivato, il dubbio può condurre all’accecamento dello spirito.
  2089 L’incredulità è la noncuranza della verità rivelata o il rifiuto volontario di dare ad essa il proprio assenso. « Viene detta eresia l’ostinata negazione, dopo aver ricevuto il Battesimo, di una qualche verità che si deve credere per fede divina e cattolica, o il dubbio ostinato su di essa; apostasia, il ripudio totale della fede cristiana; scisma, il rifiuto della sottomissione al Sommo Pontefice o della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti ».
nota
(30) CIC canone 751.
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La speranza
  2090 Quando Dio si rivela e chiama l’uomo, questi non può rispondere pienamente all’amore divino con le sue proprie forze. Deve sperare che Dio gli donerà la capacità di contraccambiare il suo amore e di agire conformemente ai comandamenti della carità. La speranza è l’attesa fiduciosa della benedizione divina e della beata visione di Dio; è anche il timore di offendere l’amore di Dio e di provocare il castigo.
  2091 Il primo comandamento riguarda pure i peccati contro la speranza, i quali sono la disperazione e la presunzione:
CdA 880-891
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CdA 880-891
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Per la disperazione, l’uomo cessa di sperare da Dio la propria salvezza personale, gli aiuti per conseguirla o il perdono dei propri peccati. Si oppone alla bontà di Dio, alla sua giustizia – il Signore, infatti, è fedele alle sue promesse – e alla sua misericordia.
  2092 Ci sono due tipi di presunzione. O l’uomo presume delle proprie capacità (sperando di potersi salvare senza l’aiuto dall’alto), oppure presume della onnipotenza e della misericordia di Dio (sperando di ottenere il suo perdono senza conversione e la gloria senza merito).
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La carità
  2093 La fede nell’amore di Dio abbraccia l’appello e l’obbligo di rispondere alla carità divina con un amore sincero. Il primo comandamento ci ordina di amare Dio al di sopra di tutto,
nota
(31) Cf .
e tutte le creature per lui e a causa di lui.
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Dt 6,4-5
  2094 Si può peccare in diversi modi contro l’amore di Dio: l’indifferenza è incurante della carità divina o rifiuta di prenderla in considerazione; ne misconosce l’iniziativa e ne nega la forza. L’ingratitudine tralascia o rifiuta di riconoscere la carità divina e di ricambiare a Dio amore per amore. La tiepidezza è un’esitazione o una negligenza nel rispondere all’amore divino; può implicare il rifiuto di abbandonarsi al dinamismo della carità. L’accidia o pigrizia spirituale giunge a rifiutare la gioia che viene da Dio e a provare repulsione per il bene divino. L’odio di Dio nasce dall’orgoglio. Si oppone all’amore di Dio, del quale nega la bontà e che ardisce maledire come colui che proibisce i peccati e infligge i castighi.
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