Catechismo Chiesa Cattolica
LEV Libreria Editrice Vaticana
I. Vita morale e Magistero della Chiesa
I. Vita morale e Magistero della Chiesa
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2032 La Chiesa, « colonna e sostegno della verità » (), « ha ricevuto dagli Apostoli il solenne comandamento di Cristo di annunziare la verità della salvezza ».
(255) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 17: AAS 57 (1965) 21. (256) CIC canone 747, § 2. | CdA 615-624 CONFRONTAVAI CdA 902-904 CONFRONTAVAI 1Tm 3,15 |
2033
Il Magistero dei Pastori della Chiesa in materia morale ordinariamente si esercita nella catechesi e nella predicazione, con l’aiuto delle opere dei teologi e degli autori spirituali. In tal modo, di generazione in generazione, sotto la guida e la vigilanza dei Pastori, si è trasmesso il « deposito » della morale cristiana, composto da un insieme caratteristico di norme, di comandamenti e di virtù che derivano dalla fede in Cristo e che sono vivificati dalla carità. Tale catechesi ha tradizionalmente preso come base, accanto al Credo e al Pater, il Decalogo, che enuncia i principi della vita morale validi per tutti gli uomini.
2034 Il Romano Pontefice e i Vescovi « sono i dottori autentici, cioè rivestiti dell’autorità di Cristo, che predicano al popolo loro affidato la fede da credere e da applicare nella pratica della vita ».
(257) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 25: AAS 57 (1965) 29.
2035 Il grado più alto nella partecipazione all’autorità di Cristo è assicurato dal carisma dell’infallibilità. Essa « si estende tanto quanto il deposito della divina rivelazione »;
(258) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 25: AAS 57 (1965) 30. (259) Cf Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, Dich. Mysterium Ecclesiae, 3: AAS 65 (1973) 401. | CdA 902-904 CONFRONTAVAI CdA 902-904 CONFRONTAVAI CdA 902-904 CONFRONTAVAI |
2036 L’autorità del Magistero si estende anche ai precetti specifici della legge naturale, perché la loro osservanza, chiesta dal Creatore, è necessaria alla salvezza. Richiamando le prescrizioni della legge naturale, il Magistero della Chiesa esercita una parte essenziale della sua funzione profetica di annunziare agli uomini ciò che essi sono veramente e di ricordare loro ciò che devono essere davanti a Dio.
(260) Cf Concilio Vaticano II, Dich. Dignitatis humanae, 14: AAS 58 (1966) 940. | CdA 902-904 CONFRONTAVAI |
2037 La Legge di Dio, affidata alla Chiesa, è insegnata ai fedeli come cammino di vita e di verità. I fedeli hanno, quindi, il diritto
(261) Cf CIC canone 213. | CdA 902-904 CONFRONTAVAI |
2038 Nell’opera di insegnamento e di applicazione della morale cristiana, la Chiesa ha bisogno della dedizione dei Pastori, della scienza dei teologi, del contributo di tutti i cristiani e degli uomini di buona volontà. Attraverso la fede e la pratica del Vangelo i singoli fanno un’esperienza della « vita in Cristo », che li illumina e li rende capaci di discernere le realtà divine e umane secondo lo Spirito di Dio.
(262) Cf . | CdA 902-904 CONFRONTAVAI 1Cor 2,10-15 |
2039 I ministeri vanno esercitati in uno spirito di servizio fraterno e di dedizione alla Chiesa, in nome del Signore.
(263) Cf . | CdA 902-904 CONFRONTAVAI Rm 12,811 |
2040 In tal modo può svilupparsi tra i cristiani un vero spirito filiale nei confronti della Chiesa. Esso è il normale sviluppo della grazia battesimale, che ci ha generati nel seno della Chiesa e ci ha resi membri del corpo di Cristo. La Chiesa, nella sua sollecitudine materna, ci accorda la misericordia di Dio, che trionfa su tutti i nostri peccati e agisce soprattutto nel sacramento della Riconciliazione. Come madre premurosa, attraverso la sua liturgia, giorno dopo giorno, ci elargisce anche il nutrimento della Parola e dell’Eucaristia del Signore.
| CdA 902-904 CONFRONTAVAI |