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CATECHISMO CHIESA CATTOLICA
LEV Libreria Editrice Vaticana

Catechismo Chiesa Cattolica

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II. La conversione e la società


II. La conversione e la società
  1886 La società è indispensabile alla realizzazione della vocazione umana. Per raggiungere questo fine è necessario che sia rispettata la giusta gerarchia dei valori che « subordini le dimensioni materiali e istintive a quelle interiori e spirituali »:
nota
(138) Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 36: AAS 83 (1991) 838.
CdA 1095-1101
CONFRONTAVAI
« La convivenza umana deve essere considerata anzitutto come un fatto spirituale: quale comunicazione di conoscenze nella luce del vero; esercizio di diritti e adempimento di doveri; impulso e richiamo al bene morale; come nobile comune godimento del bello in tutte le sue legittime espressioni; permanente disposizione ad effondere gli uni negli altri il meglio di se stessi; anelito ad una mutua e sempre più ricca assimilazione di valori spirituali: valori nei quali trovano la loro perenne vivificazione e il loro orientamento di fondo le espressioni culturali, il mondo economico, le istituzioni sociali, i movimenti e i regimi politici, gli ordinamenti giuridici e tutti gli altri elementi esteriori, in cui si articola e si esprime la convivenza nel suo evolversi incessante ».
nota
(139) Giovanni XXIII, Lett. enc. Pacem in terris , 36: AAS 55 (1963) 266.
  1887 Lo scambio dei mezzi con i fini,
nota
(140) Cf Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 41: AAS 83 (1991) 844.
che porta a dare valore di fine ultimo a ciò che è soltanto un mezzo per concorrervi, oppure a considerare le persone come puri mezzi in vista di un fine, genera strutture ingiuste che « rendono ardua o praticamente impossibile, una condotta cristiana, conformata ai precetti del Sommo Legislatore ».
nota
(141) Pio XII, Messaggio radiofonico (1o giugno 1941): AAS 33 (1941) 197.
CdA 1087
CONFRONTAVAI
CdA 1095-1101
CONFRONTAVAI
  1888 Occorre, quindi, far leva sulle capacità spirituali e morali della persona e sull’esigenza permanente della sua conversione interiore, per ottenere cambiamenti sociali che siano realmente a suo servizio. La priorità riconosciuta alla conversione del cuore non elimina affatto, anzi impone l’obbligo di apportare alle istituzioni e alle condizioni di vita, quando esse provochino il peccato, i risanamenti opportuni, perché si conformino alle norme della giustizia e favoriscano il bene anziché ostacolarlo.
nota
(142) Cf Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 36: AAS 57 (1965) 42.
CdA 141-144
CONFRONTAVAI
CdA 1095-1101
CONFRONTAVAI
  1889 Senza l’aiuto della grazia, gli uomini non saprebbero « scorgere il sentiero spesso angusto tra la viltà che cede al male e la violenza che, illudendosi di combatterlo, lo aggrava ».
nota
(143) Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 25: AAS 83 (1991) 823.
È il cammino della carità, cioè dell’amore di Dio e del prossimo. La carità rappresenta il più grande comandamento sociale. Essa rispetta gli altri e i loro diritti. Esige la pratica della giustizia e soltanto essa ce ne rende capaci. Essa ispira una vita che si fa dono di sé: « Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà » ().
CdA 1095-1101
CONFRONTAVAI
Lc 17,33

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