Catechismo Chiesa Cattolica
LEV Libreria Editrice Vaticana
II. Le virtù teologali
CCC 2086,CCC 2656 | |
1812 Le virtù umane si radicano nelle virtù teologali, le quali rendono le facoltà dell’uomo idonee alla partecipazione alla natura divina.
(85) Cf . | CdA 827-837 CONFRONTAVAI 2Pt 1,4 |
1813 Le virtù teologali fondano, animano e caratterizzano l’agire morale del cristiano. Esse informano e vivificano tutte le virtù morali. Sono infuse da Dio nell’anima dei fedeli per renderli capaci di agire quali suoi figli e meritare la vita eterna. Sono il pegno della presenza e dell’azione dello Spirito Santo nelle facoltà dell’essere umano. Tre sono le virtù teologali: la fede, la speranza e la carità.
(86) Cf . | CdA 827-837 CONFRONTAVAI 1Cor 13,13 |
La fede
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1814 La fede è la virtù teologale per la quale noi crediamo in Dio e a tutto ciò che egli ci ha detto e rivelato, e che la Chiesa ci propone da credere, perché egli è la stessa verità. Con la fede « l’uomo si abbandona tutto a Dio liberamente ».
(87) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Dei Verbum, 5: AAS 58 (1966) 819.
1815 Il dono della fede rimane in colui che non ha peccato contro di essa.
(88) Cf Concilio di Trento, Sess. 6a, Decretum de iustificatione, c. 15: DS 1544. | CdA 827-837 CONFRONTAVAI Rm 1,17Gal 5,6CdA 827-837 CONFRONTAVAI Gc 2,26 |
1816 Il discepolo di Cristo non deve soltanto custodire la fede e vivere di essa, ma anche professarla, darne testimonianza con franchezza e diffonderla: « Devono tutti essere pronti a confessare Cristo davanti agli uomini, e a seguirlo sulla via della croce attraverso le persecuzioni, che non mancano mai alla Chiesa ».
(89) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 42: AAS 57 (1965) 48; cf Id., Dich. Dignitatis humanae, 14: AAS 58 (1966) 940.
La speranza
| CdA 827-837 CONFRONTAVAI Mt 10,32-33 |
1817 La speranza è la virtù teologale per la quale desideriamo il regno dei cieli e la vita eterna come nostra felicità, riponendo la nostra fiducia nelle promesse di Cristo e appoggiandoci non sulle nostre forze, ma sull’aiuto della grazia dello Spirito Santo. « Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è fedele colui che ha promesso » (). Lo Spirito è stato « effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, Salvatore nostro, perché, giustificati dalla sua grazia, diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna » ().
| CdA 827-837 CONFRONTAVAI Eb 10,23Tt 3,6-7 |
1818 La virtù della speranza risponde all’aspirazione alla felicità, che Dio ha posto nel cuore di ogni uomo; essa assume le attese che ispirano le attività degli uomini; le purifica per ordinarle al regno dei cieli; salvaguarda dallo scoraggiamento; sostiene in tutti i momenti di abbandono; dilata il cuore nell’attesa della beatitudine eterna. Lo slancio della speranza preserva dall’egoismo e conduce alla gioia della carità.
| CdA 827-837 CONFRONTAVAI CdA 1181-1183 CONFRONTAVAI |
1819 La speranza cristiana riprende e porta a pienezza la speranza del popolo eletto, la quale trova la propria origine ed il proprio modello nella speranza di Abramo, colmato in Isacco delle promesse di Dio e purificato dalla prova del sacrificio.
(90) Cf . | CdA 827-837 CONFRONTAVAI Gen 17,4-822,1-18Rm 4,18 |
1820 La speranza cristiana si sviluppa, fin dagli inizi della predicazione di Gesù, nell’annuncio delle beatitudini. Le beatitudini elevano la nostra speranza verso il cielo come verso la nuova Terra promessa; ne tracciano il cammino attraverso le prove che attendono i discepoli di Gesù. Ma per i meriti di Gesù Cristo e della sua passione, Dio ci custodisce nella speranza che « non delude » (). La speranza è l’« àncora della nostra vita, sicura e salda, la quale penetra [...] » là « dove Gesù è entrato per noi come precursore » (). È altresì un’arma che ci protegge nel combattimento della salvezza: « Dobbiamo essere [...] rivestiti con la corazza della fede e della carità, avendo come elmo la speranza della salvezza » (). Essa ci procura la gioia anche nella prova: « Lieti nella speranza, forti nella tribolazione » (). Si esprime e si alimenta nella preghiera, in modo particolarissimo nella preghiera del Signore, sintesi di tutto ciò che la speranza ci fa desiderare.
| CdA 827-837 CONFRONTAVAI Rm 5,5Eb 6,19-201Ts 5,8Rm 12,12 |
1821 Noi possiamo, dunque, sperare la gloria del cielo promessa da Dio a coloro che lo amano
(91) Cf . (92) Cf . (93) Cf ; Concilio di Trento, Sess. 6a, Decretum de iustificatione, c. 13: DS 1541.
« Spera, anima mia, spera. Tu non conosci il giorno né l’ora. Veglia premurosamente, tutto passa in un soffio, sebbene la tua impazienza possa rendere incerto ciò che è certo, e lungo un tempo molto breve. Pensa che quanto più lotterai, tanto più proverai l’amore che hai per il tuo Dio e tanto più un giorno godrai con il tuo Diletto, in una felicità ed in un’estasi che mai potranno aver fine ».
(94)
Santa Teresa di Gesù,
Exclamaciones del alma a Dios
, 15, 3:
Biblioteca Mística Carmelitana
, v. 4 (Burgos 1917) p. 290.
La carità
| CdA 827-837 CONFRONTAVAI Rm 8,28-30Mt 7,21Mt 10,221Tm 2,4 |
CdA 827-837 CONFRONTAVAI CdA 897-901 CONFRONTAVAI | |
1823 Gesù fa della carità il comandamento nuovo.
(95) Cf . | CdA 827-837 CONFRONTAVAI CdA 897-901 CONFRONTAVAI Gv 13,34Gv 13,1Gv 15,9Gv 15,12 |
CdA 827-837 CONFRONTAVAI CdA 897-901 CONFRONTAVAI Gv 15,9-10Mt 22,40Rm 13,8-10 | |
1825 Cristo è morto per amore verso di noi, quando eravamo ancora « nemici » (). Il Signore ci chiede di amare come lui, perfino i nostri nemici,
(97) Cf . (98) Cf . (99) Cf . (100) Cf .
L’Apostolo san Paolo ha dato un ineguagliabile quadro della carità: « La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta » (
).
1826 Se non avessi la carità, dice ancora l’Apostolo, « non sono nulla ». E tutto ciò che è privilegio, servizio, perfino virtù... senza la carità, « niente mi giova ».
(101) Cf . | CdA 161-164 CONFRONTAVAI CdA 827-837 CONFRONTAVAI CdA 897-901 CONFRONTAVAI Rm 5,10Mt 5,44Lc 10,27-37Mc 9,37Mt 25,40451Cor 13,4-7CdA 827-837 CONFRONTAVAI CdA 897-901 CONFRONTAVAI 1Cor 13,1-31Cor 13,13 |
1827 L’esercizio di tutte le virtù è animato e ispirato dalla carità. Questa è il « vincolo di perfezione » (); è la forma delle virtù; le articola e le ordina tra loro; è sorgente e termine della loro pratica cristiana. La carità garantisce e purifica la nostra capacità umana di amare. La eleva alla perfezione soprannaturale dell’amore divino.
| CdA 827-837 CONFRONTAVAI CdA 897-901 CONFRONTAVAI Col 3,14 |
1828 La pratica della vita morale animata dalla carità dà al cristiano la libertà spirituale dei figli di Dio. Egli non sta davanti a Dio come uno schiavo, nel timore servile, né come il mercenario in cerca del salario, ma come un figlio che corrisponde all’amore di colui che « ci ha amati per primo » ():
« O ci allontaniamo dal male per timore del castigo e siamo nella disposizione dello schiavo. O ci lasciamo prendere dall’attrattiva della ricompensa e siamo simili ai mercenari. Oppure è per il bene in se stesso e per l’amore di colui che comanda che noi obbediamo [...] e allora siamo nella disposizione dei figli ».
(102)
San Basilio Magno,
Regulae fusius tractatae
, prol. 3: PG 31, 896.
| CdA 827-837 CONFRONTAVAI CdA 850 CONFRONTAVAI CdA 897-901 CONFRONTAVAI CdA 948 CONFRONTAVAI 1Gv 4,19 |
1829 La carità ha come frutti la gioia, la pace e la misericordia; esige la generosità e la correzione fraterna; è benevolenza; suscita la reciprocità, si dimostra sempre disinteressata e benefica; è amicizia e comunione:
« Il compimento di tutte le nostre opere è l’amore. Qui è il nostro fine; per questo noi corriamo, verso questa meta corriamo; quando saremo giunti, vi troveremo riposo ».
(103)
Sant’Agostino,
In epistulam Ioannis ad Parthos tractatus,
10, 4: PL 35, 2056-2057.
| CdA 827-837 CONFRONTAVAI |