Catechismo Chiesa Cattolica
LEV Libreria Editrice Vaticana
II. Il desiderio della felicità
II. Il desiderio della felicità
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1718 Le beatitudini rispondono all’innato desiderio di felicità. Questo desiderio è di origine divina; Dio l’ha messo nel cuore dell’uomo per attirarlo a sé, perché egli solo lo può colmare.
« Noi tutti certamente bramiamo vivere felici, e tra gli uomini non c’è nessuno che neghi il proprio assenso a questa affermazione, anche prima che venga esposta in tutta la sua portata ».
(36)
Sant’Agostino,
De moribus Ecclesiae catholicae,
1, 3, 4: CSEL 90, 6 (PL 32, 1312).
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« Come ti cerco, dunque, Signore? Cercando te, Dio mio, io cerco la felicità. Ti cercherò perché l’anima mia viva. Il mio corpo vive della mia anima e la mia anima vive di te ».
(37)
Sant’Agostino,
Confessiones,
10, 20, 29: CCL 27, 170 (PL 32, 791).
« Dio solo sazia.
(38)
San Tommaso d’Aquino,
In Symbolum Apostolorum scilicet « Credo in Deum » expositio
, c. 15:
Opera omnia
, v. 27 (Parigi 1875) p. 228.
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1719 Le beatitudini svelano la mèta dell’esistenza umana, il fine ultimo cui tendono le azioni umane: Dio ci chiama alla sua beatitudine. Tale vocazione è rivolta a ciascuno personalmente, ma anche all’insieme della Chiesa, popolo nuovo di coloro che hanno accolto la Promessa e vivono nella fede di essa.
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