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CATECHISMO CHIESA CATTOLICA
LEV Libreria Editrice Vaticana

Catechismo Chiesa Cattolica

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IV. Gli effetti del sacramento del Matrimonio


IV. Gli effetti del sacramento del Matrimonio
  1638 « Dalla valida celebrazione del Matrimonio sorge tra i coniugi un vincolo di sua natura perpetuo ed esclusivo; inoltre nel Matrimonio cristiano i coniugi, per i compiti e la dignità del loro stato, vengono corroborati e come consacrati da uno speciale sacramento ».
nota
(293) CIC canone 1134.
Il vincolo matrimoniale
  1639 Il consenso, mediante il quale gli sposi si donano e si ricevono mutuamente, è suggellato da Dio stesso.
nota
(294) Cf .
Dalla loro alleanza « nasce, anche davanti alla società, l’istituto [del matrimonio] che ha stabilità per ordinamento divino ».
nota
(295) Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 48: AAS 58 (1966) 1067.
L’alleanza degli sposi è integrata nell’Alleanza di Dio con gli uomini: « L’autentico amore coniugale è assunto nell’amore divino ».
nota
(296) Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 48: AAS 58 (1966) 1068.
CdA 729-738
CONFRONTAVAI
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Mc 10,9
  1640 Il vincolo matrimoniale è dunque stabilito da Dio stesso, così che il Matrimonio concluso e consumato tra battezzati non può mai essere sciolto. Questo vincolo, che risulta dall’atto umano libero degli sposi e dalla consumazione del matrimonio, è una realtà ormai irrevocabile e dà origine ad un’alleanza garantita dalla fedeltà di Dio. Non è in potere della Chiesa pronunciarsi contro questa disposizione della sapienza divina.
nota
(297) Cf CIC canone 1141.
La grazia del sacramento del Matrimonio
  1641 I coniugi cristiani « hanno, nel loro stato di vita e nel loro ordine, il proprio dono in mezzo al popolo di Dio ».
nota
(298) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 11: AAS 57 (1965) 16.
Questa grazia propria del sacramento del Matrimonio è destinata a perfezionare l’amore dei coniugi, a rafforzare la loro unità indissolubile. In virtù di questa grazia essi « si aiutano a vicenda per raggiungere la santità nella vita coniugale, nell’accettazione e nell’educazione della prole ».
nota
(299) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 11: AAS 57 (1965) 15-16; cf Ibid., 41: AAS 57 (1965) 47.
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  1642 Cristo è la sorgente di questa grazia. « Come un tempo Dio venne incontro al suo popolo con un Patto di amore e di fedeltà, così ora il Salvatore degli uomini e Sposo della Chiesa viene incontro ai coniugi cristiani attraverso il sacramento del Matrimonio ».
nota
(300) Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 48: AAS 58 (1966) 1068.
Egli rimane con loro, dà loro la forza di seguirlo prendendo su di sé la propria croce, di rialzarsi dopo le loro cadute, di perdonarsi vicendevolmente, di portare gli uni i pesi degli altri,
nota
(301) Cf .
di essere « sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo » () e di amarsi di un amore soprannaturale, tenero e fecondo. Nelle gioie del loro amore e della loro vita familiare egli concede loro, fin da quaggiù, una pregustazione del banchetto delle nozze dell’Agnello:
« Come sarò capace di esporre la felicità di quel matrimonio che la Chiesa unisce, l’offerta eucaristica conferma, la benedizione suggella, gli angeli annunciano e il Padre celeste ratifica? [...] Quale giogo quello di due fedeli uniti in un’unica speranza, in un unico desiderio, in un’unica osservanza, in un unico servizio! Entrambi sono figli dello stesso Padre, servi dello stesso Signore; non vi è nessuna divisione quanto allo spirito e quanto alla carne. Anzi, sono veramente due in una sola carne e dove la carne è unica, unico è lo spirito ».
nota
(302) Tertulliano, Ad uxorem , 2, 8, 6-7: CCL 1, 393 (PL 1, 1415-1416); cf Giovanni Paolo II, Esort. ap. Familiaris consortio , 13: AAS 74 (1982) 94.
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Gal 6,2Ef 5,21

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