INDICE
Catechismo Chiesa Cattolica
LEV Libreria Editrice Vaticana
III. Il consenso matrimoniale
III. Il consenso matrimoniale
| |
1625 I protagonisti dell’alleanza matrimoniale sono un uomo e una donna battezzati, liberi di contrarre il matrimonio e che esprimono liberamente il loro consenso. « Essere libero » vuol dire:
- non subire costrizioni;
- non avere impedimenti in base ad una legge naturale o ecclesiastica.
| CdA 729-738 CONFRONTAVAI |
1626 La Chiesa considera lo scambio del consenso tra gli sposi come l’elemento indispensabile « che costituisce il Matrimonio ».
(278) CIC canone 1057, § 1.
1627 Il consenso consiste in un « atto umano col quale i coniugi mutuamente si danno e si ricevono ».
(279) Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 48: AAS 58 (1966) 1067; CIC canone 1057, § 2. (280) Rituale romano. Sacramento del Matrimonio, 28 (Libreria Editrice Vaticana 1993) p. 25. (281) Cf . | CdA 729-738 CONFRONTAVAI CdA 729-738 CONFRONTAVAI Gen 2,24Mc 10,8Ef 5,31 |
1628 Il consenso deve essere un atto della volontà di ciascuno dei contraenti, libero da violenza o da grave costrizione esterna.
(282) Cf CIC canone 1103. (283) Cf CIC canone 1057, § 1.
1629
Per questo motivo (o per altre cause che rendono nullo e non avvenuto il Matrimonio
(284) Cf CIC canoni 1083-1108.
(285) Cf CIC canone 1071, § 1, 3.
1630 Il sacerdote (o il diacono) che assiste alla celebrazione del Matrimonio, accoglie il consenso degli sposi a nome della Chiesa e dà la benedizione della Chiesa. La presenza del ministro della Chiesa (e anche dei testimoni) esprime visibilmente che il Matrimonio è una realtà ecclesiale.
| CdA 729-738 CONFRONTAVAI CdA 729-738 CONFRONTAVAI CdA 729-738 CONFRONTAVAI CdA 729-738 CONFRONTAVAI |
- il Matrimonio sacramentale è un atto liturgico. È quindi conveniente che venga celebrato nella liturgia pubblica della Chiesa;
| |
- il Matrimonio introduce in un ordo – ordine – ecclesiale, crea diritti e doveri nella Chiesa, fra gli sposi e verso i figli;
- poiché il Matrimonio è uno stato di vita nella Chiesa, è necessario che vi sia certezza sul Matrimonio (da qui l’obbligo di avere dei testimoni);
| |
- il carattere pubblico del consenso protegge il consenso una volta dato e aiuta a rimanervi fedele.
| CdA 729-738 CONFRONTAVAI CdA 1083 CONFRONTAVAI |
L’esempio e l’insegnamento dati dai genitori e dalle famiglie restano il cammino privilegiato di questa preparazione.
Il ruolo dei Pastori e della comunità cristiana come « famiglia di Dio » è indispensabile per la trasmissione dei valori umani e cristiani del matrimonio e della famiglia,
(287) Cf CIC canone 1063.
| |
« I giovani devono essere adeguatamente e tempestivamente istruiti, soprattutto in seno alla propria famiglia, sulla dignità dell’amore coniugale, sulla sua funzione e le sue espressioni; così che, formati nella stima della castità, possano ad età conveniente passare da un onesto fidanzamento alle nozze ».
(288)
Concilio Vaticano II,
Cost. past.
Gaudium et spes
, 49: AAS 58 (1966) 1070.
I matrimoni misti e la disparità di culto
1633
In numerosi paesi si presenta assai di frequente la situazione del matrimonio misto (fra cattolico e battezzato non cattolico). Essa richiede un’attenzione particolare dei coniugi e dei Pastori. Il caso di matrimonio con disparità di culto (fra cattolico e non-battezzato) esige una circospezione ancora maggiore.
| CdA 729-738 CONFRONTAVAI |
1634
La diversità di confessione fra i coniugi non costituisce un ostacolo insormontabile per il matrimonio, allorché essi arrivano a mettere in comune ciò che ciascuno di loro ha ricevuto nella propria comunità, e ad apprendere l’uno dall’altro il modo in cui ciascuno vive la sua fedeltà a Cristo. Ma le difficoltà dei matrimoni misti non devono neppure essere sottovalutate. Esse sono dovute al fatto che la separazione dei cristiani non è ancora superata. Gli sposi rischiano di risentire il dramma della disunione dei cristiani all’interno stesso del loro focolare. La disparità di culto può aggravare ulteriormente queste difficoltà. Divergenze concernenti la fede, la stessa concezione del matrimonio, ma anche mentalità religiose differenti possono costituire una sorgente di tensioni nel matrimonio, soprattutto a proposito dell’educazione dei figli. Una tentazione può allora presentarsi: l’indifferenza religiosa.
1635
Secondo il diritto in vigore nella Chiesa latina, un matrimonio misto necessita, per la sua liceità, dell’espressa licenza dell’autorità ecclesiastica.
(289) Cf CIC canone 1124.
(290) Cf CIC canone 1086.
(291) Cf CIC canone 1125.
| CdA 729-738 CONFRONTAVAI CdA 729-738 CONFRONTAVAI |
1636
In molte regioni, grazie al dialogo ecumenico, le comunità cristiane interessate hanno potuto organizzare una pastorale comune per i matrimoni misti. Suo compito è di aiutare queste coppie a vivere la loro situazione particolare alla luce della fede. Essa deve anche aiutarle a superare le tensioni fra gli obblighi reciproci dei coniugi e quelli verso le loro comunità ecclesiali. Deve incoraggiare lo sviluppo di ciò che è loro comune nella fede, e il rispetto di ciò che li separa.
1637
Nei matrimoni con disparità di culto lo sposo cattolico ha un compito particolare: « Infatti il marito non credente viene reso santo dalla moglie credente e la moglie non credente viene resa santa dal marito credente » (
). È una grande gioia per il coniuge cristiano e per la Chiesa se questa « santificazione » conduce alla libera conversione dell’altro coniuge alla fede cristiana.
(292) Cf
.
| CdA 729-738 CONFRONTAVAI CdA 729-738 CONFRONTAVAI 1Cor 7,141Cor 7,16 |