INDICE
ARTICOLO 3: IL SACRAMENTO DELL'EUCARISTIA
- IL SACRAMENTO DELL'EUCARISTIA
- I. L'EUCARISTIA – FONTE E CULMINE DELLA VITA ECCLESIALE
- II. COME VIENE CHIAMATO QUESTO SACRAMENTO?
- III. L'EUCARISTIA NELL'ECONOMIA DELLA SALVEZZA
- IV. LA CELEBRAZIONE LITURGICA DELL'EUCARISTIA
- V. IL SACRIFICIO SACRAMENTALE: AZIONE DI GRAZIE, MEMORIALE, PRESENZA
- VI. IL BANCHETTO PASQUALE
- VII. L'EUCARISTIA – « PEGNO DELLA GLORIA FUTURA »
- IN SINTESI
Catechismo Chiesa Cattolica
LEV Libreria Editrice Vaticana
IV. La celebrazione liturgica dell'Eucaristia
IV. La celebrazione liturgica dell’Eucaristia
La Messa lungo i secoli
1345 Fin dal secondo secolo, abbiamo la testimonianza di san Giustino martire riguardo alle linee fondamentali dello svolgimento della celebrazione eucaristica. Esse sono rimaste invariate fino ai nostri giorni in tutte le grandi famiglie liturgiche. Ecco ciò che egli scrive, verso il 155, per spiegare all’imperatore pagano Antonino Pio (138-161) ciò che fanno i cristiani:
« Nel giorno chiamato del sole ci si raduna tutti insieme, abitanti delle città o delle campagne.
Si leggono le memorie degli Apostoli o gli scritti dei profeti, finché il tempo consente.
Poi quando il lettore ha terminato, il preposto con un discorso ci ammonisce ed esorta ad imitare questi buoni esempi.
Poi tutti insieme ci alziamo in piedi ed innalziamo preghiere »
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(173)
San Giustino,
Apologia
, 1, 67: CA 1, 184-186 (PG 6, 429).
Finite le preghiere, ci salutiamo l’un l’altro con un bacio.
Poi al preposto dei fratelli vengono portati un pane e una coppa d’acqua e di vino temperato.
Egli li prende ed innalza lode e gloria al Padre dell’universo nel nome del Figlio e dello Spirito Santo, e fa un rendimento di grazie (in greco: ευχαριστία), per essere stati fatti degni da lui di questi doni.
Quando egli ha terminato le preghiere ed il rendimento di grazie, tutto il popolo presente acclama: Amen
Dopo che il preposto ha fatto il rendimento di grazie e tutto il popolo ha acclamato, quelli che noi chiamiamo diaconi distribuiscono a ciascuno dei presenti il pane, il vino e l’acqua "eucaristizzati" (ευχαριστηθέvτoς) e ne portano agli assenti ».
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(174)
San Giustino,
Apologia
, 1, 65: CA 1, 176-180 (PG 6, 428).
| CdA 684-699 CONFRONTAVAI |
1346 La liturgia dell’Eucaristia si svolge secondo una struttura fondamentale che, attraverso i secoli, si è conservata fino a noi. Essa si articola in due grandi momenti, che formano un’unità originaria:
- la convocazione, la liturgia della Parola, con le letture, l’omelia e la preghiera universale;
- la liturgia eucaristica, con la presentazione del pane e del vino, l’azione di grazie consacratoria e la Comunione.
Liturgia della Parola e liturgia eucaristica costituiscono insieme « un solo atto di culto »;
![]() (175) Concilio Vaticano II, Cost. Sacrosanctum Concilium, 56: AAS 56 (1964) 115. ![]() (176) Cf Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Dei Verbum, 21: AAS 58 (1966) 827.
1347 Non si è forse svolta in questo modo la Cena pasquale di Gesù risorto con i suoi discepoli? Lungo il cammino spiegò loro le Scritture, poi, messosi a tavola con loro, « prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro » ().
![]() (177) Cf .
Lo svolgimento della celebrazione
| CdA 684-699 CONFRONTAVAI CdA 684-699 CONFRONTAVAI Lc 24,30Lc 24,13-35 |
1348
Tutti si riuniscono. I cristiani accorrono in uno stesso luogo per l’assemblea eucaristica. Li precede Cristo stesso, che è il protagonista principale dell’Eucaristia. È il Sommo Sacerdote della Nuova Alleanza. È lui stesso che presiede in modo invisibile ogni celebrazione eucaristica. Proprio in quanto lo rappresenta, il Vescovo o il presbitero (agendo in persona Christi Capitis – nella persona di Cristo Capo) presiede l’assemblea, prende la parola dopo le letture, riceve le offerte e proclama la preghiera eucaristica. Tutti hanno la loro parte attiva nella celebrazione, ciascuno a suo modo: i lettori, coloro che presentano le offerte, coloro che distribuiscono la Comunione, e il popolo intero che manifesta la propria partecipazione attraverso l’Amen.
| CdA 684-699 CONFRONTAVAI |
1349
La liturgia della Parola comprende « gli scritti dei profeti », cioè l’Antico Testamento, e « le memorie degli Apostoli », ossia le loro lettere e i Vangeli; all’omelia, che esorta ad accogliere questa parola come è veramente, quale Parola di Dio
![]() (178) Cf . | CdA 625-632 CONFRONTAVAI CdA 684-699 CONFRONTAVAI 1Ts 2,131Tm 2,1-2 |
1350
La presentazione dei doni (l’offertorio): vengono recati poi all’altare, talvolta in processione, il pane e il vino che saranno offerti dal sacerdote in nome di Cristo nel sacrificio eucaristico, nel quale diventeranno il suo Corpo e il suo Sangue. È il gesto stesso di Cristo nell’ultima Cena, « quando prese il pane e il calice ». « Soltanto la Chiesa può offrire al Creatore questa oblazione pura, offrendogli con rendimento di grazie ciò che proviene dalla sua creazione ».
![]() (179) Sant’Ireneo di Lione, Adversus haereses, 4, 18, 4: SC 100, 606 (PG 7, 1027); cf . | CdA 684-699 CONFRONTAVAI Ml 1,11 |
1351 Fin dai primi tempi, i cristiani, insieme con il pane e con il vino per l’Eucaristia, presentano i loro doni perché siano condivisi con coloro che si trovano in necessità. Questa consuetudine della colletta,
![]() (180) Cf . ![]() (181) Cf .
« I facoltosi e quelli che lo desiderano, danno liberamente ciascuno quello che vuole, e ciò che si raccoglie viene depositato presso il preposto. Questi soccorre gli orfani, le vedove, e chi è indigente per malattia o per qualche altra causa; e i carcerati e gli stranieri che si trovano presso di noi: insomma, si prende cura di chiunque sia nel bisogno ».
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(182)
San Giustino,
Apologia
, 1, 67: CA 1, 186-188 (PG 6, 429).
| CdA 684-699 CONFRONTAVAI CdA 1128-1130 CONFRONTAVAI 1Cor 16,12Cor 8,9CdA 684-699 CONFRONTAVAI |
Nel prefazio la Chiesa rende grazie al Padre, per mezzo di Cristo, nello Spirito Santo, per tutte le sue opere, per la creazione, la redenzione e la santificazione. In questo modo l’intera comunità si unisce alla lode incessante che la Chiesa celeste, gli angeli e tutti i santi cantano al Dio tre volte Santo.
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1353
Nell’epiclesi essa prega il Padre di mandare il suo Santo Spirito (o la potenza della sua benedizione
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(183) Cf
Preghiera eucaristica I o Canone Romano
:
Messale Romano
(Libreria Editrice Vaticana 1993) p. 387.
| CdA 684-699 CONFRONTAVAI |
Nel racconto dell’istituzione l’efficacia delle parole e dell’azione di Cristo, e la potenza dello Spirito Santo, rendono sacramentalmente presenti sotto le specie del pane e del vino il suo Corpo e il suo Sangue, il suo sacrificio offerto sulla croce una volta per tutte.
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CdA 684-699 CONFRONTAVAI | |
Nelle intercessioni, la Chiesa manifesta che l’Eucaristia viene celebrata in comunione con tutta la Chiesa del cielo e della terra, dei vivi e dei defunti, e nella comunione con i Pastori della Chiesa, il Papa, il Vescovo della diocesi, il suo presbiterio e i suoi diaconi, e tutti i Vescovi del mondo con le loro Chiese.
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CdA 684-699 CONFRONTAVAI Gv 6,51 | |
Poiché questo pane e questo vino sono stati « eucaristizzati »,
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(184) Cf
San Giustino,
Apologia
, 1, 65: CA 1, 180 (PG 6, 428).
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(185)
San Giustino,
Apologia
, 1, 66: CA 1, 180 (PG 6, 428).
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