INDICE
ARTICOLO 3: IL SACRAMENTO DELL'EUCARISTIA
- IL SACRAMENTO DELL'EUCARISTIA
- I. L'EUCARISTIA – FONTE E CULMINE DELLA VITA ECCLESIALE
- II. COME VIENE CHIAMATO QUESTO SACRAMENTO?
- III. L'EUCARISTIA NELL'ECONOMIA DELLA SALVEZZA
- IV. LA CELEBRAZIONE LITURGICA DELL'EUCARISTIA
- V. IL SACRIFICIO SACRAMENTALE: AZIONE DI GRAZIE, MEMORIALE, PRESENZA
- VI. IL BANCHETTO PASQUALE
- VII. L'EUCARISTIA – « PEGNO DELLA GLORIA FUTURA »
- IN SINTESI
Catechismo Chiesa Cattolica
LEV Libreria Editrice Vaticana
III. L’Eucaristia nell’Economia della salvezza
I segni del pane e del vino
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1333 Al centro della celebrazione dell’Eucaristia si trovano il pane e il vino i quali, per le parole di Cristo e per l’invocazione dello Spirito Santo, diventano il Corpo e il Sangue di Cristo. Fedele al comando del Signore, la Chiesa continua a fare, in memoria di lui, fino al suo glorioso ritorno, ciò che egli ha fatto la vigilia della sua passione: « Prese il pane... », « Prese il calice del vino... ». Diventando misteriosamente il Corpo e il Sangue di Cristo, i segni del pane e del vino continuano a significare anche la bontà della creazione. Così, all’offertorio, rendiamo grazie al Creatore per il pane e per il vino,
(162) Cf . (163) Cf Preghiera eucaristica I o Canone Romano: Messale Romano (Libreria Editrice Vaticana 1993) p. 390. | CdA 228-232 CONFRONTAVAI CdA 684-699 CONFRONTAVAI Sal 104,13-15Gen 14,18 |
1334 Nell’Antica Alleanza il pane e il vino sono offerti in sacrificio tra le primizie della terra, in segno di riconoscenza al Creatore. Ma ricevono anche un nuovo significato nel contesto dell’Esodo: i pani azzimi, che Israele mangia ogni anno a Pasqua, commemorano la fretta della partenza liberatrice dall’Egitto; il ricordo della manna del deserto richiamerà sempre a Israele che egli vive del pane della Parola di Dio.
(164) Cf . | CdA 684-699 CONFRONTAVAI Dt 8,31Cor 10,16 |
1335 I miracoli della moltiplicazione dei pani, allorché il Signore pronunciò la benedizione, spezzò i pani e li distribuì per mezzo dei suoi discepoli per sfamare la folla, prefigurano la sovrabbondanza di questo unico pane che è la sua Eucaristia.
(165) Cf . (166) Cf . (167) Cf . | CdA 684-699 CONFRONTAVAI Mt 14,13-2115,32-39Gv 2,11Mc 14,25 |
1336 Il primo annunzio dell’Eucaristia ha provocato una divisione tra i discepoli, così come l’annunzio della passione li ha scandalizzati: « Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo? » (). L’Eucaristia e la croce sono pietre d’inciampo. Si tratta dello stesso mistero, ed esso non cessa di essere occasione di divisione: « Forse anche voi volete andarvene? » (): questa domanda del Signore continua a risuonare attraverso i secoli, come invito del suo amore a scoprire che è lui solo ad avere « parole di vita eterna » () e che accogliere nella fede il dono della sua Eucaristia è accogliere lui stesso.
L’istituzione dell’Eucaristia
| CdA 684-699 CONFRONTAVAI Gv 6,60Gv 6,67Gv 6,68 |
1337 Il Signore, avendo amato i suoi, li amò sino alla fine. Sapendo che era giunta la sua Ora di passare da questo mondo al Padre, mentre cenavano, lavò loro i piedi e diede loro il comandamento dell’amore.
(168) Cf . (169) Concilio di Trento, Sess. 22a, Doctrina de ss. Missae Sacrificio, c. 1: DS 1740.
1338 I tre Vangeli sinottici e san Paolo ci hanno trasmesso il racconto dell’istituzione dell’Eucaristia; da parte sua, san Giovanni riferisce le parole di Gesù nella sinagoga di Cafarnao, parole che preparano l’istituzione dell’Eucaristia: Cristo si definisce come il pane di vita, disceso dal cielo.
(170) Cf . | CdA 684-699 CONFRONTAVAI Gv 13,1-17CdA 684-699 CONFRONTAVAI Gv 6 |
1339 Gesù ha scelto il tempo della Pasqua per compiere ciò che aveva annunziato a Cafarnao: dare ai suoi discepoli il suo Corpo e il suo Sangue.
« Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la vittima di Pasqua. Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: "Andate a preparare per noi la Pasqua, perché possiamo mangiare". [...] Essi andarono [...] e prepararono la Pasqua. Quando fu l’ora, prese posto a tavola e gli Apostoli con lui, e disse: "Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio". [...] Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: "Questo è il mio Corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me". Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese il calice dicendo: "Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio Sangue, che viene versato per voi" » (
).
(171) Cf
.
| CdA 684-699 CONFRONTAVAI Lc 22,7-20Mt 26,17-29Mc 14,12-251Cor 11,23-25 |
1340 Celebrando l’ultima Cena con i suoi Apostoli durante un banchetto pasquale, Gesù ha dato alla Pasqua ebraica il suo significato definitivo. Infatti, la nuova Pasqua, il passaggio di Gesù al Padre attraverso la sua morte e la sua risurrezione, è anticipata nella Cena e celebrata nell’Eucaristia, che porta a compimento la Pasqua ebraica e anticipa la Pasqua finale della Chiesa nella gloria del Regno.
« Fate questo in memoria di me »
| CdA 684-699 CONFRONTAVAI |
1341 Quando Gesù comanda di ripetere i suoi gesti e le sue parole « finché egli venga » (), non chiede soltanto che ci si ricordi di lui e di ciò che ha fatto. Egli ha di mira la celebrazione liturgica, per mezzo degli Apostoli e dei loro successori, del memoriale di Cristo, della sua vita, della sua morte, della sua risurrezione e della sua intercessione presso il Padre.
| CdA 684-699 CONFRONTAVAI 1Cor 11,26 |
1342 Fin dagli inizi la Chiesa è stata fedele al comando del Signore. Della Chiesa di Gerusalemme è detto:
« Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli Apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere. [...] Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore » (
.).
| CdA 429 CONFRONTAVAI CdA 684-699 CONFRONTAVAI At 2,4246 |
1343 Soprattutto « il primo giorno della settimana », cioè la domenica, il giorno della risurrezione di Gesù, i cristiani si riunivano « per spezzare il pane » (). Da quei tempi la celebrazione dell’Eucaristia si è perpetuata fino ai nostri giorni, così che oggi la ritroviamo ovunque nella Chiesa, con la stessa struttura fondamentale. Essa rimane il centro della vita della Chiesa.
| CdA 684-699 CONFRONTAVAI At 20,7 |
1344 Così, di celebrazione in celebrazione, annunziando il mistero pasquale di Gesù « finché egli venga » (), il popolo di Dio avanza « camminando per l’angusta via della croce »
(172) Concilio Vaticano II, Decr. Ad gentes, 1: AAS 58 (1966) 947. | CdA 684-699 CONFRONTAVAI 1Cor 11,26 |