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CATECHISMO CHIESA CATTOLICA
LEV Libreria Editrice Vaticana

Catechismo Chiesa Cattolica

LEV Libreria Editrice Vaticana
La celebrazione del mistero cristiano


Parte Seconda
LA CELEBRAZIONE
DEL MISTERO CRISTIANO
Perché la liturgia?
  1066 Nel Simbolo della fede, la Chiesa confessa il mistero della Santa Trinità e il « il mistero della sua volontà, secondo [...] la sua benevolenza » () su tutta la creazione: il Padre compie il « mistero della sua volontà » donando il suo Figlio diletto e il suo Santo Spirito per la salvezza del mondo e per la gloria del suo Nome. Questo è il mistero di Cristo,
nota
(1) Cf .
rivelato e realizzato nella storia secondo un piano, una « disposizione » sapientemente ordinata che san Paolo chiama « adempimento [oίκovoμία] del mistero » () e che la tradizione patristica chiamerà « l’Economia del Verbo incarnato » o « l’Economia della salvezza ».
CdA 634-642
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Ef 1,9Ef 3,4Ef 3,9
  1067 « Quest’opera della redenzione umana e della perfetta glorificazione di Dio, che ha il suo preludio nelle mirabili gesta divine operate nel popolo dell’Antico Testamento, è stata compiuta da Cristo Signore, specialmente per mezzo del mistero pasquale della sua beata passione, risurrezione da morte e gloriosa ascensione, mistero col quale "morendo ha distrutto la nostra morte e risorgendo ha ridato a noi la vita". Infatti dal costato di Cristo dormiente sulla croce è scaturito il mirabile sacramento di tutta la Chiesa ».
nota
(2) Concilio Vaticano II, Cost. Sacrosanctum Concilium , 5: AAS 56 (1964) 99.
Per questo, nella liturgia, la Chiesa celebra principalmente il mistero pasquale per mezzo del quale Cristo ha compiuto l’opera della nostra salvezza.
  1068 Questo mistero di Cristo la Chiesa annunzia e celebra nella sua liturgia, affinché i fedeli ne vivano e ne rendano testimonianza nel mondo:
« La liturgia, infatti, mediante la quale, massimamente nel divino sacrificio dell’Eucaristia, "si attua l’opera della nostra redenzione", contribuisce in sommo grado a che i fedeli esprimano nella loro vita e manifestino agli altri il mistero di Cristo e la genuina natura della vera Chiesa ».
nota
(3) Concilio Vaticano II, Cost. Sacrosanctum Concilium , 2: AAS 56 (1964) 97-98.
Che cosa significa il termine « liturgia »?
  1069 Il termine « liturgia » significa originalmente « opera pubblica », « servizio da parte del popolo e in favore del popolo ». Nella tradizione cristiana vuole significare che il popolo di Dio partecipa all’« opera di Dio ».
nota
(4) Cf .
Attraverso la liturgia Cristo, nostro Redentore e Sommo Sacerdote, continua nella sua Chiesa, con essa e per mezzo di essa, l’opera della nostra redenzione.
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Gv 17,4
  1070 Il termine « liturgia » nel Nuovo Testamento è usato per designare non soltanto la celebrazione del culto divino,
nota
(5) Cf .
ma anche l’annunzio del Vangelo
nota
(6) Cf .
e la carità in atto.
nota
(7) Cf .
In tutti questi casi, si tratta del servizio di Dio e degli uomini. Nella celebrazione liturgica, la Chiesa è serva, a immagine del suo Signore, l’unico « Liturgo »,
nota
(8) Cf .
poiché partecipa del suo sacerdozio (culto) profetico (annunzio) e regale (servizio della carità):
« Giustamente perciò la liturgia è ritenuta quell’esercizio dell’ufficio sacerdotale di Gesù Cristo, mediante il quale con segni sensibili viene significata e, in modo proprio a ciascuno, realizzata la santificazione dell’uomo, e viene esercitato dal corpo mistico di Gesù Cristo, cioè dal Capo e dalle sue membra, il culto pubblico integrale. Perciò ogni celebrazione liturgica, in quanto opera di Cristo Sacerdote e del suo corpo, che è la Chiesa, è azione sacra per eccellenza, e nessun’altra azione della Chiesa ne uguaglia l’efficacia allo stesso titolo e allo stesso grado ».
nota
(9) Concilio Vaticano II, Cost. Sacrosanctum Concilium , 7: AAS 56 (1964) 101.
La liturgia come fonte di vita
At 13,2Lc 1,23Rm 15,16Fil 2,14-1730Rm 15,272Cor 9,12Fil 2,25Eb 8,26
  1071 Opera di Cristo, la liturgia è anche un’azione della sua Chiesa. Essa realizza e manifesta la Chiesa come segno visibile della comunione di Dio e degli uomini per mezzo di Cristo. Impegna i fedeli nella vita nuova della comunità. Esige « che i fedeli vi prendano parte consapevolmente, attivamente e fruttuosamente ».
nota
(10) Concilio Vaticano II, Cost. Sacrosanctum Concilium , 11: AAS 56 (1964) 103.
  1072 « La sacra liturgia non esaurisce tutta l’azione della Chiesa »:
nota
(11) Concilio Vaticano II, Cost. Sacrosanctum Concilium , 9: AAS 56 (1964) 101.
essa deve essere preceduta dalla evangelizzazione, dalla fede e dalla conversione; allora è in grado di portare i suoi frutti nella vita dei fedeli: la vita nuova secondo lo Spirito, l’impegno nella missione della Chiesa ed il servizio della sua unità.
Preghiera e liturgia
CdA 643-652
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  1073 La liturgia è anche partecipazione alla preghiera di Cristo, rivolta al Padre nello Spirito Santo. In essa ogni preghiera cristiana trova la sua sorgente e il suo termine. Per mezzo della liturgia, l’uomo interiore è radicato e fondato
nota
(12) Cf .
nel « grande amore con il quale il Padre ci ha amati » () nel suo Figlio diletto. Ciò che viene vissuto e interiorizzato da ogni preghiera « in ogni occasione nello Spirito » () è la stessa « meraviglia di Dio ».
Catechesi e liturgia
  1074 « La liturgia è il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e, insieme, la fonte da cui promana tutta la sua virtù ».
nota
(13) Concilio Vaticano II, Cost. Sacrosanctum Concilium , 10: AAS 56 (1964) 102.
Essa è quindi il luogo privilegiato della catechesi del popolo di Dio. « La catechesi è intrinsecamente collegata con tutta l’azione liturgica e sacramentale, perché è nei sacramenti, e soprattutto nell’Eucaristia, che Gesù Cristo agisce in pienezza per la trasformazione degli uomini ».
nota
(14) Giovanni Paolo II, Esort. ap. Catechesi tradendae , 23: AAS 71 (1979) 1296.
Ef 3,16-17Ef 2,4Ef 6,18
  1075 La catechesi liturgica mira a introdurre nel mistero di Cristo (essa è infatti μυσταγωγία), in quanto procede dal visibile all’invisibile, dal significante a ciò che è significato, dai « sacramenti » ai « misteri ». Una tale catechesi spetta ai catechismi locali e regionali. Il presente Catechismo, che vuole essere al servizio di tutta la Chiesa, nella diversità dei suoi riti e delle sue culture,
nota
(15) Cf Concilio Vaticano II, Cost. Sacrosanctum Concilium , 3-4: AAS 56 (1964) 98.
presenterà ciò che è fondamentale e comune a tutta la Chiesa riguardo alla liturgia come mistero e come celebrazione (sezione prima); quindi i sette sacramenti e i sacramentali (sezione seconda).

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