Catechismo Chiesa Cattolica
LEV Libreria Editrice Vaticana
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III. La purificazione finale o purgatorio
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1031 La Chiesa chiama purgatorio questa purificazione finale degli eletti, che è tutt’altra cosa dal castigo dei dannati. La Chiesa ha formulato la dottrina della fede relativa al purgatorio soprattutto nei Concili di Firenze
(256) Cf Concilio di Firenze, Decretum pro Graecis: DS 1304. (257) Cf Concilio di Trento, Sess. 25a, Decretum de purgatorio: DS 1820; Sess. 6a, Decretum de iustificatione, canone 30: DS 1580. (258) Per esempio, .
« Per quanto riguarda alcune colpe leggere, si deve credere che c’è, prima del giudizio, un fuoco purificatore; infatti colui che è la Verità afferma che, se qualcuno pronuncia una bestemmia contro lo Spirito Santo, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro (
). Da questa affermazione si deduce che certe colpe possono essere rimesse in questo secolo, ma certe altre nel secolo futuro ».
(259)
San Gregorio Magno,
Dialogi
, 4, 41, 3: SC 265, 148 (4, 39: PL 77, 396).
| 1Cor 3,151Pt 1,7Mt 12,32 |
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1032 Questo insegnamento poggia anche sulla pratica della preghiera per i defunti di cui la Sacra Scrittura già parla: « Perciò [Giuda Maccabeo] fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato » (). Fin dai primi tempi, la Chiesa ha onorato la memoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi, in particolare il sacrificio eucaristico,
(260) Cf Concilio di Lione II, Professione di fede di Michele Paleologo: DS 856.
« Rechiamo loro soccorso e commemoriamoli. Se i figli di Giobbe sono stati purificati dal sacrificio del loro padre,
(261) Cf
.
(262)
San Giovanni Crisostomo,
In epistulam I ad Corinthios
, homilia 41, 5: PG 61, 361.
| 2Mac 12,45Gb 1,5 |


