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CATECHISMO CHIESA CATTOLICA
LEV Libreria Editrice Vaticana

Catechismo Chiesa Cattolica

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In sintesi


In sintesi
  934 « Per istituzione divina vi sono nella Chiesa tra i fedeli i ministri sacri, che nel diritto sono chiamati anche chierici; gli altri poi sono chiamati anche laici ». Dagli uni e dagli altri provengono fedeli, i quali, con la professione dei consigli evangelici, sono consacrati a Dio e così danno incremento alla missione della Chiesa.
nota
(131) Cf CIC canone 207, § 1-2.
  935 Per annunziare la fede e instaurare il suo regno, Cristo invia i suoi Apostoli e i loro successori. Li rende partecipi della sua missione. Da lui ricevono il potere di agire in sua persona.
  936 Il Signore ha fatto di san Pietro il fondamento visibile della sua Chiesa. A lui ne ha affidato le chiavi. Il Vescovo della Chiesa di Roma, Successore di san Pietro, è « Capo del Collegio dei Vescovi, Vicario di Cristo e Pastore qui in terra della Chiesa universale ».
nota
(132) CIC canone 331.
  937 Il Papa « è per divina istituzione rivestito di un potere supremo, pieno, immediato e universale per il bene delle anime ».
nota
(133) Concilio Vaticano II, Decr. Christus Dominus, 2: AAS 58 (1966) 673.
  938 I Vescovi, costituiti per mezzo dello Spirito Santo, succedono agli Apostoli. « Singolarmente presi, sono il principio visibile e il fondamento dell’unità nelle loro Chiese particolari ».
nota
(134) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 23: AAS 57 (1965) 27.
  939 Aiutati dai presbiteri, loro cooperatori, e dai diaconi, i Vescovi hanno l’ufficio di insegnare autenticamente la fede, di celebrare il culto divino, soprattutto l’Eucaristia, e di guidare la loro Chiesa da veri Pastori. È inerente al loro ufficio anche la sollecitudine per tutte le Chiese, con il Papa e sotto di lui.
  940 « I laici, essendo proprio del loro stato che vivano nel mondo e in mezzo agli affari secolari, sono chiamati da Dio affinché, ripieni di spirito cristiano, a modo di fermento esercitino nel mondo il loro apostolato ».
nota
(135) Concilio Vaticano II, Decr. Apostolicam actuositatem, 2: AAS 58 (1966) 839.
  941 I laici partecipano al sacerdozio di Cristo: sempre più uniti a lui, dispiegano la grazia del Battesimo e della Confermazione in tutte le dimensioni della vita personale, familiare, sociale ed ecclesiale, e realizzano così la chiamata alla santità rivolta a tutti i battezzati.
  942 Grazie alla loro missione profetica, « i laici sono chiamati anche ad essere testimoni di Cristo in mezzo a tutti, e cioè pure in mezzo alla società umana ».
nota
(136) Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 43: AAS 58 (1966) 1063.
  943 Grazie alla loro missione regale, i laici hanno il potere di vincere in se stessi e nel mondo il regno del peccato con l’abnegazione di sé e la santità della loro vita.
nota
(137) Cf Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 36: AAS 57 (1965) 41.
  944 La vita consacrata a Dio si caratterizza mediante la professione pubblica dei consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza in uno stato di vita stabile riconosciuto dalla Chiesa.
  945 Consegnato a Dio sommamente amato, colui che era già stato destinato a lui dal Battesimo si trova, nello stato di vita consacrata, più intimamente votato al servizio divino e dedito al bene di tutta la Chiesa.

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