Catechismo Chiesa Cattolica
LEV Libreria Editrice Vaticana
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III. La vita consacrata
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914 « Lo stato [di vita] che è costituito dalla professione dei consigli evangelici, pur non appartenendo alla struttura gerarchica della Chiesa, interessa tuttavia indiscutibilmente la sua vita e la sua santità ».
(100) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 44: AAS 57 (1965) 51.
Consigli evangelici, vita consacrata
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915 I consigli evangelici, nella loro molteplicità, sono proposti ad ogni discepolo di Cristo. La perfezione della carità, alla quale tutti i fedeli sono chiamati, comporta per coloro che liberamente accolgono la vocazione alla vita consacrata l’obbligo di praticare la castità nel celibato per il Regno, la povertà e l’obbedienza. È la professione di tali consigli, in uno stato di vita stabile riconosciuto dalla Chiesa, che caratterizza la « vita consacrata » a Dio.
(101) Cf Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 42-43: AAS 57 (1965) 47-50; Id., Decr. Perfectae caritatis, 1: AAS 58 (1966) 702-703. | CdA 546-548 CONFRONTAVAI |
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916 Lo stato di vita consacrata appare quindi come uno dei modi di conoscere una consacrazione « più intima », che si radica nel Battesimo e si dedica totalmente a Dio.
(102) Cf Concilio Vaticano II, Decr. Perfectae caritatis, 5: AAS 58 (1966) 704-705. (103) Cf CIC canone 573.
Un grande albero dai molti rami
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917 « Come in un albero piantato da Dio e in un modo mirabile e molteplice ramificatosi nel campo del Signore, sono cresciute varie forme di vita solitaria o comune e varie Famiglie, che si sviluppano sia per il profitto dei loro membri, sia per il bene di tutto il corpo di Cristo ».
(104) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 43: AAS 57 (1965) 49.
918
« Fin dai primi tempi della Chiesa vi furono uomini e donne che per mezzo della pratica dei consigli evangelici intesero seguire Cristo con maggiore libertà e imitarlo più da vicino e condussero, ciascuno a loro modo, una vita consacrata a Dio. Molti di essi, dietro l’impulso dello Spirito Santo, o vissero una vita solitaria o fondarono Famiglie religiose, che la Chiesa con la sua autorità volentieri accolse e approvò ».
(105)
Concilio Vaticano II,
Decr.
Perfectae caritatis
, 1: AAS 58 (1966) 702.
919 I Vescovi si premureranno sempre di discernere i nuovi doni della vita consacrata affidati dallo Spirito Santo alla sua Chiesa; l’approvazione di nuove forme di vita consacrata è riservata alla Sede Apostolica.
(106) Cf CIC canone 605.
La vita eremitica
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921 Essi indicano a ogni uomo quell’aspetto interiore del mistero della Chiesa che è l’intimità personale con Cristo. Nascosta agli occhi degli uomini, la vita dell’eremita è predicazione silenziosa di colui al quale ha consegnato la sua vita, poiché egli è tutto per lui. È una chiamata particolare a trovare nel deserto, proprio nel combattimento spirituale, la gloria del Crocifisso.
Le vergini e le vedove consacrate
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922 Fin dai tempi apostolici, ci furono vergini
(108) Cf . (109) Cf Giovanni Paolo II, Esort. ap. Vita consecrata, 7: AAS 88 (1996) 382. | CdA 542-545 CONFRONTAVAI CdA 550-554 CONFRONTAVAI 1Cor 7,34-36Mt 19,12 |
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923 « Emettendo il santo proposito di seguire Cristo più da vicino, [le vergini] dal Vescovo diocesano sono consacrate a Dio secondo il rito liturgico approvato e, unite in mistiche nozze a Cristo Figlio di Dio, si dedicano al servizio della Chiesa ».
(110) CIC canone 604, § 1. (111) Consacrazione delle vergini, Premesse, 1 (Libreria Editrice Vaticana 1980) p. 59.
924 Aggiungendosi alle altre forme di vita consacrata,
(112) Cf CIC canone 604, § 1. (113) Cf Consacrazione delle vergini, Premesse, 2 (Libreria Editrice Vaticana 1980) p. 59. (114) Cf CIC canone 604, § 2.
La vita religiosa
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925 Nata in Oriente nei primi secoli del cristianesimo
(115) Cf Concilio Vaticano II, Decr. Unitatis redintegratio, 15: AAS 57 (1965) 102. (116) Cf CIC canone 573. (117) Cf CIC canone 607. | CdA 542-545 CONFRONTAVAI CdA 550-554 CONFRONTAVAI |
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926 La vita religiosa sgorga dal mistero della Chiesa. È un dono che la Chiesa riceve dal suo Signore e che essa offre come uno stato di vita stabile al fedele chiamato da Dio nella professione dei consigli. Così la Chiesa può manifestare Cristo e insieme riconoscersi Sposa del Salvatore. Alla vita religiosa, nelle sue molteplici forme, è chiesto di esprimere la carità stessa di Dio, nel linguaggio del nostro tempo.
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927 Tutti i religiosi, esenti o non esenti,
(118) Cf CIC canone 591. (119) Concilio Vaticano II, Decr. Christus Dominus, 33-35: AAS 58 (1966) 690-692. (120) Cf Concilio Vaticano II, Decr. Ad gentes, 18: AAS 58 (1966) 968-969; Ibid., 40: AAS 58 (1966) 987-988. (121) Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptoris missio, 69: AAS 83 (1991) 317.
Gli istituti secolari
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929 Mediante una « vita perfettamente e interamente consacrata a [tale] santificazione »,
(123) Pio XII, Cost. ap. Provida Mater: AAS 39 (1947) 118. (124) CIC canone 713, § 2. (125) Cf Concilio Vaticano II, Decr. Perfectae caritatis, 11: AAS 58 (1966) 707. (126) Cf CIC canone 713.
Le società di vita apostolica
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Alle diverse forme di vita consacrata « si aggiungono le società di vita apostolica i cui membri, senza voti religiosi, perseguono il fine apostolico proprio della società e, conducendo vita fraterna in comunità secondo un proprio stile, tendono alla perfezione della carità mediante l’osservanza delle costituzioni. Fra queste vi sono società i cui membri assumono i consigli evangelici », secondo le loro costituzioni.
(127) CIC canone 731, § 1-2.
Consacrazione e missione: annunziare il Re che viene
931 Consegnato a Dio sommamente amato, colui che già era stato votato a lui dal Battesimo, si trova in tal modo più intimamente consacrato al servizio divino e dedito al bene della Chiesa. Con lo stato di consacrazione a Dio, la Chiesa manifesta Cristo e mostra come lo Spirito Santo agisca in essa in modo mirabile. Coloro che professano i consigli evangelici hanno, dunque, come prima missione, quella di vivere la loro consacrazione. Ma « dal momento che in forza della stessa consacrazione si dedicano al servizio della Chiesa, sono tenuti all’obbligo di prestare l’opera loro in modo speciale nell’azione missionaria, con lo stile proprio dell’Istituto ».
(128) CIC canone 783; cf Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptoris missio, 69: AAS 83 (1991) 317-318. | CdA 542-545 CONFRONTAVAI CdA 550-554 CONFRONTAVAI CdA 542-545 CONFRONTAVAI CdA 550-554 CONFRONTAVAI CdA 555 CONFRONTAVAI |
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932 Nella Chiesa che è come il sacramento, cioè il segno e lo strumento della vita di Dio, la vita consacrata appare come un segno particolare del mistero della redenzione. Seguire e imitare Cristo « più da vicino », manifestare « più chiaramente » il suo annientamento, significa trovarsi « più profondamente » presenti, nel cuore di Cristo, ai propri contemporanei. Coloro, infatti, che camminano in questa via « più stretta » stimolano con il proprio esempio i loro fratelli e « testimoniano in modo splendido che il mondo non può essere trasfigurato e offerto a Dio senza lo spirito delle beatitudini ».
(129) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 31: AAS 57 (1965) 37. | CdA 555 CONFRONTAVAI |
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« Poiché il popolo di Dio non ha qui città permanente, [...] (lo stato religioso) rende visibile per tutti i credenti la presenza, già in questo mondo, dei beni celesti; meglio testimonia la vita nuova ed eterna acquistata dalla redenzione di Cristo, e meglio preannunzia la futura risurrezione e la gloria del regno celeste ».
(130)
Concilio Vaticano II,
Cost. dogm.
Lumen gentium
, 44: AAS 57 (1965) 50-51.
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