Catechismo Chiesa Cattolica
LEV Libreria Editrice Vaticana
III. La Chiesa è cattolica
III. La Chiesa è cattolica
Che cosa vuol dire « cattolica »?
| CdA 454 CONFRONTAVAI |
È cattolica perché in essa è presente Cristo. « Là dove è Cristo Gesù, ivi è la Chiesa cattolica ».
CCC 795,CCC 815(310) Sant’Ignazio di Antiochia, Epistula ad Smyrnaeos, 8, 2: SC 10bis, p. 138 (Funk 1, 282). (311) Cf . (312) 3 Concilio Vaticano II, Decr. Ad gentes, 6: AAS 58 (1966) 953. (313) 3 Cf Concilio Vaticano II, Decr. Ad gentes, 4: AAS 58 (1966) 950-951. | Ef 1,22-23 |
CdA 454 CONFRONTAVAI Mt 28,19 | |
« Tutti gli uomini sono chiamati a formare il nuovo popolo di Dio. Perciò questo popolo, restando uno e unico, si deve estendere a tutto il mondo e a tutti i secoli, affinché si adempia l’intenzione della volontà di Dio, il quale in principio ha creato la natura umana una, e vuole radunare insieme infine i suoi figli, che si erano dispersi. [...] Questo carattere di universalità che adorna il popolo di Dio, è un dono dello stesso Signore, e con esso la Chiesa cattolica efficacemente e senza soste tende a ricapitolare tutta l’umanità, con tutti i suoi beni, in Cristo Capo nell’unità del suo Spirito ».
(315)
Concilio Vaticano II,
Cost. dogm.
Lumen gentium
, 13: AAS 57 (1965) 17.
Ogni Chiesa particolare è « cattolica »
| |
832 La « Chiesa di Cristo è veramente presente in tutte le legittime assemblee locali di fedeli, le quali, aderendo ai loro Pastori, sono anche esse chiamate Chiese nel Nuovo Testamento. [...] In esse con la predicazione del Vangelo di Cristo vengono radunati i fedeli e si celebra il mistero della Cena del Signore [...]. In queste comunità, sebbene spesso piccole e povere o che vivono nella dispersione, è presente Cristo, per virtù del quale si raccoglie la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica ».
(316) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 26: AAS 57 (1965) 31. | CdA 455 CONFRONTAVAI |
833 Per Chiesa particolare, che è in primo luogo la diocesi (o l’eparchia), si intende una comunità di fedeli cristiani in comunione nella fede e nei sacramenti con il loro Vescovo ordinato nella successione apostolica.
(317) Cf Concilio Vaticano II, Decr. Christus Dominus, 11: AAS 58 (1966) 677; CIC canoni 368-369; CCEO canoni 177, § 1. 178. 311, § 1. 312. (318) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 23: AAS 57 (1965) 27. | CdA 455 CONFRONTAVAI CdA 456-457 CONFRONTAVAI |
834 Le Chiese particolari sono pienamente cattoliche per la comunione con una di loro: la Chiesa di Roma, « che presiede alla carità ».
(319) Sant’Ignazio di Antiochia, Epistula ad Romanos, Inscr.: SC 10bis, p. 106 (Funk 1, 252). (320) Sant’Ireneo di Lione, Adversus haereses, 3, 3, 2: SC 211, 32 (PG 7, 849); cf Concilio Vaticano I, Cost. dogm. Pastor aeternus, c. 2: DS 3057. (321) San Massimo il Confessore, Opuscula theologica et polemica: PG 91, 137-140. | CdA 455 CONFRONTAVAI CdA 532 CONFRONTAVAI |
835
« Ma dobbiamo ben guardarci dal concepire la Chiesa universale come la somma o, per così dire, la federazione [...] di Chiese particolari [...]. È la stessa Chiesa che, essendo universale per vocazione e per missione, quando getta le sue radici nella varietà dei terreni culturali, sociali, umani, assume in ogni parte del mondo fisionomie ed espressioni esteriori diverse ».
(322)
Paolo VI,
Esort. ap.
Evangelii nuntiandi
, 62: AAS 68 (1976) 52.
(323)
Concilio Vaticano II,
Cost. dogm.
Lumen gentium
, 23: AAS 57 (1965) 29.
| CdA 455 CONFRONTAVAI |
Chi appartiene alla Chiesa cattolica?
| |
836 « Tutti gli uomini sono chiamati a questa cattolica unità del popolo di Dio [...], alla quale in vario modo appartengono o sono ordinati sia i fedeli cattolici, sia gli altri credenti in Cristo, sia, infine, tutti gli uomini, che dalla grazia di Dio sono chiamati alla salvezza ».
(324) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 13: AAS 57 (1965) 18. | CdA 573-580 CONFRONTAVAI |
837 « Sono pienamente incorporati nella società della Chiesa quelli che, avendo lo Spirito di Cristo, accettano integra la sua struttura e tutti i mezzi di salvezza in essa istituiti, e nel suo organismo visibile sono uniti con Cristo – che la dirige mediante il Sommo Pontefice e i Vescovi – dai vincoli della professione di fede, dei sacramenti, del governo ecclesiastico e della comunione. Non si salva, però, anche se incorporato alla Chiesa, colui che, non perseverando nella carità, rimane, sì, in seno alla Chiesa col "corpo" ma non col "cuore" ».
(325) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 14: AAS 57 (1965) 18-19. | CdA 573-580 CONFRONTAVAI |
838 « Con coloro che, battezzati, sono sì insigniti del nome cristiano, ma non professano la fede integrale o non conservano l’unità della comunione sotto il Successore di Pietro, la Chiesa sa di essere per più ragioni unita ».
(326) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 15: AAS 57 (1965) 19. (327) Concilio Vaticano II, Decr. Unitatis redintegratio, 3: AAS 57 (1965) 93. (328) Paolo VI, Discorso nella Cappella Sistina nella ricorrenza del decimo anniversario della mutua cancellazione delle scomuniche fra le Chiese di Roma e di Costantinopoli (14 dicembre 1975): AAS 68 (1976) 121; cf Concilio Vaticano II, Decr. Unitatis redintegratio, 13-18: AAS 57 (1965) 100-104.
La Chiesa e i non cristiani
| CdA 573-580 CONFRONTAVAI |
CdA 432-435 CONFRONTAVAI CdA 439-449 CONFRONTAVAI CdA 581-606 CONFRONTAVAI | |
Il rapporto della Chiesa con il popolo ebraico. La Chiesa, popolo di Dio nella Nuova Alleanza, scrutando il suo proprio mistero, scopre il proprio legame con il popolo ebraico,
(330) Cf Concilio Vaticano II, Dich. Nostra aetate, 4: AAS 58 (1966) 742-743. (331) Venerdì Santo nella passione del Signore, Celebrazione della passione del Signore, Preghiera universale VI: Messale Romano (Libreria Editrice Vaticana 1993) p. 149. | Rm 9,4-5Rm 11,29 |
840
Del resto, quando si considera il futuro, il popolo di Dio dell’Antica Alleanza e il nuovo popolo di Dio tendono a fini analoghi: l’attesa della venuta (o del ritorno) del Messia. Ma tale attesa è, da una parte, rivolta al ritorno del Messia, morto e risorto, riconosciuto come Signore e Figlio di Dio, dall’altra è rivolta alla venuta del Messia, i cui tratti rimangono velati, alla fine dei tempi: si ha un’attesa accompagnata dall’ignoranza o dal misconoscimento di Gesù Cristo.
841
Le relazioni della Chiesa con i musulmani. « Il disegno della salvezza abbraccia anche coloro che riconoscono il Creatore, e tra questi in primo luogo i musulmani, i quali, professando di tenere la fede di Abramo, adorano con noi un Dio unico, misericordioso, che giudicherà gli uomini nel giorno finale ».
(332) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 16: AAS 57 (1965) 20; cf Id., Dich. Nostra aetate, 3: AAS 58 (1966) 741-742. | CdA 432-435 CONFRONTAVAI CdA 439-449 CONFRONTAVAI CdA 581-606 CONFRONTAVAI |
842
Il legame della Chiesa con le religioni non cristiane è anzitutto quello della comune origine e del comune fine del genere umano:
« Infatti tutti i popoli costituiscono una sola comunità. Essi hanno una sola origine poiché Dio ha fatto abitare l’intero genere umano su tutta la faccia della terra; essi hanno anche un solo fine ultimo, Dio, del quale la provvidenza, la testimonianza di bontà e il disegno di salvezza si estendono a tutti, finché gli eletti si riuniscano nella città santa ».
(333)
Concilio Vaticano II,
Dich.
Nostra aetate
, 1: AAS 58 (1966) 740.
| CdA 18-25 CONFRONTAVAI CdA 576 CONFRONTAVAI CdA 581-606 CONFRONTAVAI |
843 La Chiesa riconosce nelle altre religioni la ricerca, ancora « nelle ombre e nelle immagini », di un Dio ignoto ma vicino, poiché è lui che dà a tutti vita, respiro e ogni cosa, e vuole che tutti gli uomini siano salvi. Pertanto la Chiesa considera tutto ciò che di buono e di vero si trova nelle religioni come una preparazione al Vangelo, « e come dato da colui che illumina ogni uomo, affinché abbia finalmente la vita ».
(334) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 16: AAS 57 (1965) 20; cf Id., Dich. Nostra aetate, 2: AAS 58 (1966) 740-741; Paolo VI, Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 53: AAS 68 (1976) 41. | CdA 18-25 CONFRONTAVAI CdA 576 CONFRONTAVAI CdA 581-606 CONFRONTAVAI CdA 750 CONFRONTAVAI |
844 Ma nel loro comportamento religioso, gli uomini mostrano anche limiti ed errori che sfigurano in loro l’immagine di Dio:
« Molto spesso gli uomini, ingannati dal maligno, hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e hanno scambiato la verità divina con la menzogna, servendo la creatura piuttosto che il Creatore, oppure vivendo e morendo senza Dio in questo mondo, sono esposti alla disperazione finale ».
(335)
Concilio Vaticano II,
Cost. dogm.
Lumen gentium
, 16: AAS 57 (1965) 20.
| CdA 576 CONFRONTAVAI CdA 581-606 CONFRONTAVAI |
845 Proprio per riunire di nuovo tutti i suoi figli, dispersi e sviati dal peccato, il Padre ha voluto convocare l’intera umanità nella Chiesa del Figlio suo. La Chiesa è il luogo in cui l’umanità deve ritrovare l’unità e la salvezza. È il « mondo riconciliato ».
(336) Cf Sant’Agostino, Sermo 96, 7, 9: PL 38, 588. (337) 3 Sant’Ambrogio, De virginitate, 18, 119: Sancti Ambrosii Episcopi Mediolanensis opera, v. 142 (Milano-Roma 1989) p. 96 (PL 16, 297). (338) Cf già .
« Fuori della Chiesa non c’è salvezza »
| CdA 576 CONFRONTAVAI 1Pt 3,20-21 |
CdA 573-580 CONFRONTAVAI | |
Il santo Concilio « insegna, appoggiandosi sulla Sacra Scrittura e sulla Tradizione, che questa Chiesa pellegrinante è necessaria alla salvezza. Infatti solo Cristo, presente per noi nel suo corpo, che è la Chiesa, è il Mediatore e la Via della salvezza; ora egli, inculcando espressamente la necessità della fede e del Battesimo, ha insieme confermato la necessità della Chiesa, nella quale gli uomini entrano mediante il Battesimo come per la porta. Perciò non potrebbero salvarsi quegli uomini, i quali, non ignorando che la Chiesa cattolica è stata da Dio per mezzo di Gesù Cristo fondata come necessaria, non avessero tuttavia voluto entrare in essa o in essa perseverare ».
(339)
Concilio Vaticano II,
Cost. dogm.
Lumen gentium
, 14: AAS 57 (1965) 18.
847 Questa affermazione non si riferisce a coloro che, senza loro colpa, ignorano Cristo e la Chiesa:
« Infatti, quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, e tuttavia cercano sinceramente Dio, e sotto l’influsso della grazia si sforzano di compiere con le opere la volontà di Dio, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza eterna ».
(340)
Concilio Vaticano II,
Cost. dogm.
Lumen gentium
, 16: AAS 57 (1965) 20; cf
Sant’Offizio,
Lettera all’Arcivescovo di Boston
(8 agosto 1949): DS 3866-3872.
| CdA 573-580 CONFRONTAVAI |
848 « Benché Dio, attraverso vie a lui note, possa portare gli uomini, che senza loro colpa ignorano il Vangelo, alla fede, senza la quale è impossibile piacergli,
(341) Cf . (342) 3 Concilio Vaticano II, Decr. Ad gentes, 7: AAS 58 (1966) 955.
La missione – un’esigenza della cattolicità della Chiesa
| CdA 573-580 CONFRONTAVAI Eb 11,6 |
849
Il mandato missionario. « Inviata da Dio alle genti per essere "sacramento universale di salvezza", la Chiesa, per le esigenze più profonde della sua cattolicità e obbedendo all’ordine del suo Fondatore, si sforza di annunciare il Vangelo a tutti gli uomini »:
(343) 3 Concilio Vaticano II, Decr. Ad gentes, 1: AAS 58 (1966) 947. | CdA 559-564 CONFRONTAVAI Mt 28,19-20 |
850
L’origine e lo scopo della missione. Il mandato missionario del Signore ha la sua ultima sorgente nell’amore eterno della Santissima Trinità: « La Chiesa pellegrinante per sua natura è missionaria, in quanto essa trae origine dalla missione del Figlio e dalla missione dello Spirito Santo, secondo il disegno di Dio Padre ».
(344) Concilio Vaticano II, Decr. Ad gentes, 2: AAS 58 (1966) 948. (345) Cf Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptoris missio, 23: AAS 83 (1991) 269-270. | CdA 559-572 CONFRONTAVAI |
851
Il motivo della missione. Da sempre la Chiesa ha tratto l’obbligo e la forza del suo slancio missionario dall’amore di Dio per tutti gli uomini: « poiché l’amore di Cristo ci spinge... » ().
(346) Cf Concilio Vaticano II, Decr. Apostolicam actuositatem, 6: AAS 58 (1966) 842-843; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptoris missio, 11: AAS 83 (1991) 259-260. | CdA 559-572 CONFRONTAVAI CdA 574 CONFRONTAVAI 2Cor 5,141Tm 2,4 |
852
Le vie della missione. « Lo Spirito Santo è il protagonista di tutta la missione ecclesiale ».
(347) Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptoris missio, 21: AAS 83 (1991) 268. (348) Concilio Vaticano II, Decr. Ad gentes, 5: AAS 58 (1966) 952. (349) Tertulliano, Apologeticum, 50, 13: CCL 1, 171 (PL 1, 603). | CdA 565-572 CONFRONTAVAI |
853
Ma anche in questo nostro tempo sa bene la Chiesa « quanto distanti siano tra loro il messaggio ch’essa reca e l’umana debolezza di coloro cui è affidato il Vangelo ».
(350)
Concilio Vaticano II,
Cost. past.
Gaudium et spes
, 43: AAS 58 (1966) 1064.
(351) 3
Concilio Vaticano II,
Cost. dogm.
Lumen gentium
, 8: AAS 57 (1965) 12; cf
Ibid
., 15: AAS 57 (1965) 20.
(352)
Concilio Vaticano II,
Decr.
Ad gentes
, 1: AAS 58 (1966) 947.
(353) Cf
Giovanni Paolo II,
Lett. enc.
Redemptoris missio
, 12-20: AAS 83 (1991) 260-268.
(354)
Concilio Vaticano II,
Cost. dogm.
Lumen gentium
, 8: AAS 57 (1965) 12.
| CdA 565-572 CONFRONTAVAI |
854
Per mezzo della sua stessa missione, la Chiesa « cammina insieme con l’umanità tutta e sperimenta assieme al mondo la medesima sorte terrena, ed è come il fermento e quasi l’anima della società umana, destinata a rinnovarsi in Cristo e a trasformarsi in famiglia di Dio ».
(355)
Concilio Vaticano II,
Cost. past.
Gaudium et spes
, 40: AAS 58 (1966) 1058.
(356) 3 Cf
Giovanni Paolo II,
Lett. enc.
Redemptoris missio
, 42-47: AAS 83 (1991) 289-295.
(357) Cf
Concilio Vaticano II,
Decr.
Ad gentes
, 15: AAS 58 (1966) 964.
(358) 3 Cf
Giovanni Paolo II,
Lett. enc.
Redemptoris missio
, 48-49: AAS 83 (1991) 295-297.
(359) 3 Cf
Giovanni Paolo II,
Lett. enc.
Redemptoris missio
, 52-54: AAS 83 (1991) 299-302.
(360)
Concilio Vaticano II,
Decr.
Ad gentes
, 6: AAS 58 (1966) 953.
| CdA 565-572 CONFRONTAVAI |
855
La missione della Chiesa richiede lo sforzo verso l’unità dei cristiani.
(361) Cf
Giovanni Paolo II,
Lett. enc.
Redemptoris missio
, 50: AAS 83 (1991) 297-298.
(362)
Concilio Vaticano II,
Decr.
Unitatis redintegratio
, 4: AAS 57 (1965) 96.
| CdA 460-469 CONFRONTAVAI CdA 565-572 CONFRONTAVAI |
856
L’attività missionaria implica un dialogo rispettoso con coloro che non accettano ancora il Vangelo.
(363) Cf
Giovanni Paolo II,
Lett. enc.
Redemptoris missio
, 55: AAS 83 (1991) 302-304.
(364)
Concilio Vaticano II,
Decr.
Ad gentes
, 9: AAS 58 (1966) 958.
(365)
Concilio Vaticano II,
Decr.
Ad gentes
, 9: AAS 58 (1966) 958.
| CdA 565-580 CONFRONTAVAI |