Catechismo dei Ragazzi
Vi ho chiamato amici
Allenarsi al dono di sé
matrimonio e vita consacrata:CdA 1075-1079 (27. Sessualità, matrimonio e verginità: 7. Matrimonio e verginità)
la vita consacrataCdA 50412.
Da un solo Spirito doni diversi
Unità e varietà nella ChiesaCarismiCdA 52012.
Da un solo Spirito doni diversi
Il ministero dei pastoriSpiritualità caratteristicaCdA 53512.
Da un solo Spirito doni diversi
I fedeli laiciIndole secolareCdA 542-55712.
Da un solo Spirito doni diversi
Vita di speciale consacrazioneCdA 66115.
La santa liturgia
Soggetti, modi, luoghi e tempi del celebrareLe benedizioniCdA 72318.
I sacramenti per il servizio della vita comunitaria
Il sacramento dell’ordineFraternità sacerdotaleCdA 1080-108427.
Sessualità, matrimonio e verginità
Maturità da raggiungere
La sessualità è un bene prezioso e nessuno può rinunziare alla responsabilità di viverla correttamente. Essa concorre a fare dell’uomo e della donna l’immagine stupenda di Dio. È segno d’identità e strumento di comunione. Lo stesso sviluppo fisico dei ragazzi e delle ragazze è momento in cui Dio chiama a divenire sempre più responsabili della vita che è dono. Tutti siamo esposti al rischio di ridurre la sessualità a una cosa banale, di strumentalizzare il corpo umano per farne oggetto di piacere. Spesso accade di confondere l’attrazione fisica o l’interesse momentaneo con l’amore vero: il sesso viene considerato quasi un bene di consumo fine a se stesso.
Quando diciamo: “Ti voglio bene”, intendiamo un bene immediato, a poco prezzo, o sappiamo immaginare e desiderare un bene più grande? E quando cerchiamo l’amicizia e l’incontro di un ragazzo, di una ragazza, sappiamo coltivare i beni nascosti della persona, i beni spirituali, in modo che sempre più il corpo umano si renda trasparente alla bellezza dell’animo? È difficile tutto questo? Certo, può risultare difficile, ma è possibile. E grazia da invocare e dono di libertà che lo Spirito di Cristo non fa mancare.
E' importante conoscerci e conoscere il corpo umano, allenandoci a superare ogni ricerca immediata del proprio piacere, per non perdere mai di vista il senso profondo della sessualità.
Il rispetto e l’onore dovuto a se stessi e ad ogni altra persona, uomo o donna, richiedono senso del pudore, rifiuto di tutto ciò che svende e umilia il corpo.
Nella crescita spirituale, verso traguardi sempre più alti, è necessario fare viva esperienza di Cristo: nelle amicizie leali e con il dialogo schietto, in famiglia e nella comunità cristiana; attraverso la preghiera e l’apertura confidente con un sacerdote; per mezzo dei sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia. Ci sostiene l’esempio di tanti santi e di Maria, la Madre di Gesù.
Vivere la castità è difficile come vincere l’ambizione, dominare l’orgoglio, affermare la giustizia, vivere la povertà...
La fatica e la lotta di oggi non sono inutili, perché ogni vittoria sull’egoismo e sul peccato rende più liberi e apre all’amore di Dio, alla comunione con gli altri.
Ogni vita è
vocazione all’amore.
Il Signore affida
all’uomo
e alla donna
la missione
di servire la vita
e promuovere
il bene
di ogni persona
umana.
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CASTITÀ,
SORGENTE D’AMORE
Chi è chiamato e sceglie di consacrare tutta la sua vita per il regno di Dio, attraverso il sacerdozio ministeriale o la vita religiosa, percorre una via di fecondo e concreto amore, essenziale per la vita della Chiesa.
“La santità della Chiesa è in modo speciale favorita dai molteplici consigli che nel Vangelo il Signore propone all’osservanza dei suoi discepoli. Tra essi eccelle il prezioso dono della grazia divina, dato dal Padre ad alcuni, perché più facilmente con cuore indiviso si consacrino solo a Dio nella verginità o nel celibato.
Questa perfetta continenza per il regno dei cieli è stata sempre tenuta in singolare onore dalla Chiesa, quale segno e stimolo della carità e speciale sorgente di spirituale fecondità nel mondo”.
(Leggi Concilio Vaticano II, La Chiesa, n. 42)
Nozze mistiche
di S. Caterina,
di Lorenzo Lotto
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