INDICE
1. IL DIO DELLA PROMESSA
- 1. IL DIO DELLA PROMESSA
- UN PROGETTO DA SCOPRIRE
- CON ABRAMO, ISACCO E GIACOBBE
- UN POPOLO DI UOMINI LIBERATI
- I DIECI COMANDAMENTI
- LA BIBBIA, IL LIBRO DEL POPOLO DI DIO
- DAVIDE, RE PASTORE
- UN CANTO A DIO SALVATORE E CREATORE
- UNA STORIA DI PECCATO E DI MISERICORDIA
- UN’AMICIZIA ANCHE DOPO L’INFEDELTÀ
- CELEBRIAMO IL NOSTRO CAMMINO DI FEDE
- QUESTA È LA NOSTRA FEDE
Catechismo dei Ragazzi
Sarete miei testimoni
Un’amicizia anche dopo l’infedeltà
CdA 50 (2. Dio cammina con gli uomini: 1. La rivelazione di Dio nella storia): L’Antico Testamento; CdA 114-115 (3. La buona notizia: 2. Si compiono le attese)
IN PARTICOLARE:
la promessa dello Spirito:CdA 417 (11. Lo Spirito del Signore e la comunità dei credenti: 1. Pentecoste): Nasce il popolo messianico
lo Spirito SantoCdA 336-3439.
Padre e Figlio e Spirito Santo
Lo Spirito, dono del Padre e del FiglioCdA 415-42011.
Lo Spirito del Signore e la comunità dei credenti
Pentecoste
Nella storia del popolo di Israele Dio suscitò uomini santi e giusti che. in suo nome. richiamavano la fedeltà all’alleanza. Erano i profeti. La loro parola portava fiducia e speranza nei tempi difficili; rimproveravano la condotta malvagia e l’idolatria, esortavano a ritornare all’osservanza della legge di Dio, tenevano viva l’attesa nel compimento delle promesse.
Nel periodo più tragico della storia di Israele, tra gli anni 627-586 prima della nascita di Gesù, Dio chiamò in mezzo al suo popolo il profeta Geremia. Idolatria, ingiustizia e oppressione dei poveri, sfiducia in Dio, falsi profeti caratterizzavano la vita del popolo. La voce di Geremia si leva forte e severa; egli condanna il tradimento dell’alleanza e invita a ritornare a Dio.
(Leggi Ger 20,7-11)
Verso il 587 Gerusalemme venne saccheggiata e distrutta dai Babilonesi, e i suoi abitanti furono tutti deportati o uccisi. In questa situazione tragica Dio non abbandonò il suo popolo e per la prima volta risuonò la promessa della nuova alleanza.
“Ecco verranno giorni – dice il Signore – nei quali con la casa di Israele e con la casa di Giuda io concluderò una alleanza nuova. Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo”.
(Leggi Ger 31,31-33)
A Babilonia uno dei deportati, Ezechiele, venne chiamato da Dio ad essere profeta. Egli annunciava che la nuova alleanza sarebbe stata il frutto del dono dello Spirito.
“Porrò il mio Spirito dentro di voi – dice il Signore – e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio”.
(Leggi Ez 36,27ss)
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I profeti hanno annunciato che Dio è fedele anche quando il popolo si allontana da lui. Dio è amico che sempre cerca l’uomo e gli dà la capacità di tornare a lui.
Anche oggi, nella nostra stessa vita quotidiana, Dio non ci fa mancare i profeti, coloro che ci garantiscono della sua fedeltà: qualche volta un amico che sa perdonare al di là dello sperabile, altre volte è l’adulto, la mamma, il papà, il catechista, che ci accolgono con comprensione quando siamo delusi e scontenti, spesso è un prete che ci rappacifica con noi stessi, col gruppo e con la comunità intera riconciliandoci con Dio.
La Chiesa, popolo della nuova alleanza,
ha ricevuto da Gesù risorto
il dono dello Spirito Santo.
Lo Spirito viene donato
per guidare pensieri e scelte
sulla via del bene.
Lo Spirito di Dio è Spirito di pace contro le divisioni; è Spirito di giustizia contro l’oppressione; è Spirito d’amore e di speranza.
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