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CATECHISMO DEGLI ADULTI

Catechismo degli Adulti

Per l’itinerario di fede


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      RIFLETTERE E INTERROGARSI
      Cristiani non si nasce, ma si diventa. Prenderne coscienza è importante, sempre e particolarmente oggi, in un contesto di pluralismo culturale e religioso: non è facile superare una mentalità che porta a considerare l’essere cristiani in termini quasi esclusivamente sociologici e anagrafici. In realtà la fede cristiana è un dono da accogliere e un germe di vita nuova in cui crescere e maturare. Tutti abbiamo bisogno di essere iniziati alla vita cristiana nel grembo della Chiesa: attraverso l’ascolto della Parola e la celebrazione dei sacramenti del battesimo, della cresima e della eucaristia. Sono questi i sacramenti che fondano la nostra vita cristiana, ci configurano a Cristo, nel suo mistero pasquale.
      • Che cosa significa e comporta di fatto un cammino d’iniziazione cristiana?
      • Esiste nella comunità ecclesiale locale un concreto impegno per iniziare alla vita cristiana le persone (piccoli, giovani o adulti) che si preparano a celebrare i sacramenti del battesimo, della cresima e della eucaristia?
      • Perché molti dopo la celebrazione del sacramento della confermazione si allontanano praticamente dalla partecipazione alla vita ecclesiale?
      • Cosa fare per promuovere una rinnovata coscienza del significato dei sacramenti dell’iniziazione cristiana nelle persone del tuo ambiente?
      • Come vivere la centralità dell’eucaristia nella vita personale e comunitaria?
      ASCOLTARE E MEDITARE LA PAROLA
      Non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. Se infatti siamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche con la sua risurrezione. Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui, perché fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. Infatti chi è morto, è ormai libero dal peccato. Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo risuscitato dai morti non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Per quanto riguarda la sua morte, egli morì al peccato una volta per tutte; ora invece per il fatto che egli vive, vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.
      Si può leggere anche:
      (Gv 3,1-5) Se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio.
      (Gv 6,48-58) Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo.
      (At 8,14-17) Imposizione delle mani sui battezzati per donare lo Spirito Santo.
      (At 20,7-12) Il primo giorno della settimana... riuniti a spezzare il pane.
      Battezzati in Cristo e rivestiti di Cristo, avete assunto una natura simile a quella del Figlio di Dio. Il Dio, che ci ha predestinati ad essere suoi figli adottivi, ci ha resi conformi al corpo glorioso di Cristo. Divenuti partecipi di Cristo, giustamente siete chiamati “cristi” (cioè “consacrati”), e di voi Dio ha detto: «Non toccate quelli che a me sono consacrati» (Sal 104,15). Siete diventati “consacrati” perché siete stati “segnati” dallo Spirito Santo: tutto si è realizzato per voi ad immagine, dato che siete immagine di Cristo. Egli pure, dopo che fu battezzato nel fiume Giordano e comunicò alle acque i fragranti effluvi della sua divinità, uscì da esse e su di lui fece irruzione in persona lo Spirito Santo: l’Uguale si posò sull’Uguale. Anche voi, dopo che siete emersi dalle sante acque, avete ricevuto il crisma, di cui era figura quello che unse il Cristo, cioè lo Spirito Santo.
      (San Cirillo e Giovanni di Gerusalemme, Catechesi mistagogiche, 21, 1)
      PREGARE E CELEBRARE
      Celebrate il Signore, perché è buono;
      perché eterna è la sua misericordia.
      Mia forza e mio canto è il Signore,
      egli è stato la mia salvezza.
      Apritemi le porte della giustizia:
      voglio entrarvi e rendere grazie al Signore.
      È questa la porta del Signore,
      per essa entrano i giusti.
      Ti rendo grazie, perché mi hai esaudito,
      perché sei stato la mia salvezza.
      La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo;
      ecco l’opera del Signore:
      una meraviglia ai nostri occhi.
      Questo è il giorno fatto dal Signore:
      rallegriamoci ed esultiamo in esso.
      Dona, Signore, la tua salvezza,
      dona, Signore, la vittoria!
      Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo,
      per il sacramento della nostra rinascita.
      Dal cuore squarciato del tuo Figlio
      hai fatto scaturire per noi il dono nuziale del battesimo,
      prima Pasqua dei credenti, porta della nostra salvezza,
      inizio della vita in Cristo, fonte dell’umanità nuova.
      Dall’acqua e dallo Spirito,
      nel grembo della Chiesa vergine e madre,
      tu generi il popolo sacerdotale e regale,
      radunato da tutte le genti nell’unità e nella santità del tuo amore.
      (Messale Romano, Prefazio del battesimo)
      PROFESSARE LA FEDE
      • L’iniziazione cristiana si compie nell’unità dinamica di tre sacramenti: il battesimo, inizio della vita nuova, la confermazione, suo rafforzamento, e l’eucaristia, suo nutrimento mediante il corpo e il sangue di Cristo, in vista di una sempre più perfetta somiglianza con lui.
      • Il battesimo è fondamento della vita cristiana: liberati dal peccato, rigenerati come figli di Dio, incorporati a Cristo come sue membra, diventiamo partecipi della Chiesa e della sua missione.
      • Nella confermazione il sigillo dello Spirito Santo rafforza la nostra appartenenza a Cristo e alla Chiesa, perché possiamo crescere verso la santità e dare testimonianza al vangelo, superando con coraggio le difficoltà.
      • L’eucaristia è fonte e vertice di tutta la vita cristiana: rendimento di grazie al Padre per tutti i suoi benefici; memoriale della Pasqua di Cristo e ripresentazione del suo sacrificio; presenza vera, reale e sostanziale del corpo e sangue del Salvatore; dono di comunione con Cristo e i fratelli; sostegno della missione; pegno della vita eterna.
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