Catechismo degli Adulti
Per l’itinerario di fede
RIFLETTERE E INTERROGARSI
Anche in una società fortemente secolarizzata, dove Dio e la fede cristiana sembrano avere minore accoglienza e rilevanza, non mancano domande religiose e una certa ricerca del sacro. Non mancano, soprattutto, attese di salvezza e desiderio di un senso nuovo nel vivere quotidiano. Il regno di Dio, annunciato e inaugurato da Gesù, è presente anche in questo nostro tempo e in questa nostra storia, come fermento di novità, di speranza e di salvezza. Per noi, oggi, il vangelo di Gesù è la “buona notizia” che Dio ci ama e ci salva.
• Cos’è per te il cristianesimo? Soltanto una dottrina o, anzitutto, una “buona notizia”?
• A quali attese e aspirazioni più profonde, presenti oggi nel cuore della gente, risponde il vangelo di Gesù? Nelle situazioni anche più faticose e misteriose dell’esistenza, quale luce viene dalla presenza del regno di Dio, annunciato e inaugurato per noi da Gesù?
• Come poter vivere lo spirito delle beatitudini evangeliche nella società attuale?
ASCOLTARE E MEDITARE LA PAROLA
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo,
diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi
ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti
hanno perseguitato i profeti prima di voi.
Si può leggere anche:
(Mt 13,31-32) Il granello di senape.
(Mt 18,1-5) Se non diventerete come bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
(Lc 4,16-21) Un lieto messaggio ai poveri.
(Sal 146,1) Il Signore regna... rende giustizia agli oppressi.
Tu apristi gli occhi del nostro cuore,
affinché conoscessimo te,
il solo, Altissimo nei cieli altissimi,
il Santo che riposi tra i santi,
che umilii l’insolenza dei superbi,
che annienti i progetti dei popoli,
che esalti gli umili e umilii i superbi.
Tu che arricchisci e impoverisci,
che uccidi e dai la vita,
il solo benefattore degli spiriti,
e Dio di ogni carne,
che scruti gli abissi,
che osservi le opere umane,
che soccorri i pericolanti,
salvatore dei disperati,
creatore e custode di ogni spirito,
che moltiplichi le genti sulla terra,
che fra tutti scegliesti quelli che ti amano,
per mezzo di Gesù Cristo,
il diletto tuo servo,
per mezzo del quale ci educasti,
santificasti e onorasti.
(San Clemente di Roma,Lettera ai Corinzi, 59, 3)
PREGARE E CELEBRARE
Signore, non si inorgoglisce il mio cuore
e non si leva con superbia il mio sguardo;
non vado in cerca di cose grandi,
superiori alle mie forze.
Io sono tranquillo e sereno
come bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è l’anima mia.
Speri Israele nel Signore,
ora e sempre.
O Dio, Padre misericordioso,
che per riunire i popoli nel tuo regno
hai inviato il tuo Figlio unigenito,
maestro di verità e fonte di riconciliazione,
risveglia in noi uno spirito vigilante,
perché camminiamo sulle tue vie di libertà e di amore
fino a contemplarti nell’eterna gloria.
(Messale Romano, Colletta della I domenica di Avvento, anno A)
PROFESSARE LA FEDE
• «Tutta la vita di Cristo fu un insegnamento continuo: i suoi silenzi, i suoi miracoli, i suoi gesti, la sua preghiera, il suo amore per l’uomo, la sua predilezione per i piccoli e per i poveri, l’accettazione del sacrificio totale sulla croce per la redenzione del mondo, la sua risurrezione sono l’attuazione della sua parola e il compimento della rivelazione»
(
Giovanni Paolo II
, Catechesi tradendae, 9).
• Gesù di Nàzaret è il vangelo di Dio incarnato, colui che porta a tutti, a cominciare dagli ultimi, la “bella notizia” del Regno: Dio ci ama, viene a salvarci, a renderci veramente felici.
• A ciascuno di noi è richiesto di “seguire” Gesù, di fidarci e di affidarci a lui, senza riserve, in ogni momento della vita.