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CATECHISMO CHIESA CATTOLICA
LEV Libreria Editrice Vaticana

Catechismo Chiesa Cattolica

LEV Libreria Editrice Vaticana
IV. Il mistero della creazione


IV. Il mistero della creazione
Dio crea con sapienza e amore
  295 Noi crediamo che il mondo è stato creato da Dio secondo la sua sapienza.
nota
(367) Cf .
Non è il prodotto di una qualsivoglia necessità, di un destino cieco o del caso. Noi crediamo che il mondo trae origine dalla libera volontà di Dio, il quale ha voluto far partecipare le creature al suo essere, alla sua saggezza e alla sua bontà: « Tu hai creato tutte le cose, e per la tua volontà furono create e sussistono » (). « Quanto sono grandi, Signore, le tue opere! Tutto hai fatto con saggezza » (). « Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature » ().
Dio crea « dal nulla »
CdA 352-364
CONFRONTAVAI
Sap 9,9Ap 4,11Sal 104,24Sal 145,9
  296 Noi crediamo che Dio, per creare, non ha bisogno di nulla di preesistente né di alcun aiuto.
nota
(368) Cf Concilio Vaticano I, Cost. dogm. Dei Filius, c. 1: DS 3002.
La creazione non è neppure una emanazione necessaria della sostanza divina.
nota
(369) Cf Concilio Vaticano I, Cost. dogm. Dei Filius, De Deo rerum omnium Creatore, canoni 1-4: DS 3023-3024.
Dio crea liberamente « dal nulla »:
nota
(370) Concilio Lateranense IV, Cap. 2, De fide catholica: DS 800; Concilio Vaticano I, Cost. dogm. Dei Filius, De Deo rerum omnium Creatore, canone 5: DS 3025.
« Che vi sarebbe di straordinario se Dio avesse tratto il mondo da una materia preesistente? Un artigiano umano, quando gli si dà un materiale, ne fa tutto ciò che vuole. Invece la potenza di Dio si manifesta precisamente in questo, che egli parte dal nulla per fare tutto ciò che vuole ».
nota
(371) San Teofilo d’Antiochia, Ad Autolycum , 2, 4: SC 20, 102 (PG 6, 1052).
CdA 358-364
CONFRONTAVAI
  297 La fede nella creazione « dal nulla » è attestata nella Scrittura come una verità piena di promessa e di speranza. Così la madre dei sette figli li incoraggia al martirio:
« Non so come siate apparsi nel mio seno; non io vi ho dato lo spirito e la vita, né io ho dato forma alle membra di ciascuno di voi. Senza dubbio il Creatore del mondo, che ha plasmato all’origine l’uomo e ha provveduto alla generazione di tutti, per la sua misericordia vi restituirà di nuovo lo spirito e la vita, come voi ora per le sue leggi non vi curate di voi stessi. [...] Ti scongiuro, figlio, contempla il cielo e la terra, osserva quanto vi è in essi e sappi che Dio li ha fatti non da cose preesistenti; tale è anche l’origine del genere umano » ( .).
CdA 358-364
CONFRONTAVAI
2Mac 7,22-2328
  298 Dio, poiché può creare dal nulla, può anche, per opera dello Spirito Santo, donare ai peccatori la vita dell’anima, creando in essi un cuore puro,
nota
(372) Cf .
e ai defunti, con la risurrezione, la vita del corpo, egli « che dà vita ai morti e chiama all’esistenza le cose che ancora non esistono » (). E, dal momento che, con la sua Parola, ha potuto far risplendere la luce dalle tenebre,
nota
(373) Cf .
può anche donare la luce della fede a coloro che non lo conoscono.
nota
(374) Cf .
Dio crea un mondo ordinato e buono
CdA 358-364
CONFRONTAVAI
Sal 51,12Rm 4,17Gen 1,32Cor 4,6
  299 Per il fatto che Dio crea con sapienza, la creazione ha un ordine: « Tu hai disposto tutto con misura, calcolo e peso » (). Creata nel Verbo eterno e per mezzo del Verbo eterno, « immagine del Dio invisibile » (), la creazione è destinata, indirizzata all’uomo, immagine di Dio,
nota
(375) Cf .
chiamato a una relazione personale con Dio. La nostra intelligenza, poiché partecipa alla luce dell’Intelletto divino, può comprendere ciò che Dio ci dice attraverso la creazione,
nota
(376) Cf .
certo non senza grande sforzo e in spirito di umiltà e di rispetto davanti al Creatore e alla sua opera.
nota
(377) Cf .
Scaturita dalla bontà divina, la creazione partecipa di questa bontà (« E Dio vide che era cosa buona [...] cosa molto buona »: .....). La creazione, infatti, è voluta da Dio come un dono fatto all’uomo, come un’eredità a lui destinata e affidata. La Chiesa, a più riprese, ha dovuto difendere la bontà della creazione, compresa quella del mondo materiale.
nota
(378) Cf San Leone Magno, Lettera Quam laudabiliter: DS 286; Concilio di Braga I, Anathematismi praesertim contra Priscillianistas, 5-13: DS 455-463; Concilio Lateranense IV, Cap. 2, De fide catholica: DS 800; Concilio di Firenze, Decretum pro Iacobitis: DS 1333; Concilio Vaticano I, Cost. dogm. Dei Filius, c. 1: DS 3002.
Dio trascende la creazione ed è ad essa presente
CdA 358-364
CONFRONTAVAI
Sap 11,20Col 1,15Gen 1,26Sal 19,2-5Gb 42,3Gen 1,41012182131
  300 Dio è infinitamente più grande di tutte le sue opere:
nota
(379) Cf .
« Sopra i cieli si innalza » la sua « magnificenza » (), « la sua grandezza non si può misurare » (). Ma poiché egli è il Creatore sovrano e libero, causa prima di tutto ciò che esiste, egli è presente nell’intimo più profondo delle sue creature: « In lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo » (). Secondo le parole di sant’Agostino, egli è « interior intimo meo et superior summo meo – più intimo della mia parte più intima, più alto della mia parte più alta ».
nota
(380) Sant’Agostino, Confessiones, 3, 6, 11: CCL 27, 33 (PL 32, 688).
Dio conserva e regge la creazione
CdA 358-364
CONFRONTAVAI
Sir 43,30Sal 8,2Sal 145,3At 17,28
  301 Dopo averla creata, Dio non abbandona a se stessa la sua creatura. Non le dona soltanto di essere e di esistere: la conserva in ogni istante nell’« essere », le dà la facoltà di agire e la conduce al suo termine. Riconoscere questa completa dipendenza in rapporto al Creatore è fonte di sapienza e di libertà, di gioia, di fiducia:
« Tu ami tutte le cose esistenti, e nulla disprezzi di quanto hai creato; se tu avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure creata. Come potrebbe sussistere una cosa se tu non vuoi? O conservarsi se tu non l’avessi chiamata all’esistenza? Tu risparmi tutte le cose, perché tutte sono tue, Signore, amante della vita » ( ).
CdA 358-364
CONFRONTAVAI
Sap 11,24-26

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