CATECHISMO DEGLI ADULTI
Dialogo costante con Dio
[841]
Dio «è tutto amore; con tutto se stesso ama e vuole essere amato; perciò vorrebbe che i suoi figli fossero interamente trasformati in lui per amore»
Beata Angela da Foligno, Il libro, Istruzioni, 34, 7-8. San Francesco di Sales, Introduzione alla vita devota, 1, 1, 7. La vita intera diventa dialogo con Dio, preghiera diffusa, atto di amore continuato. Ogni esperienza diventa cooperazione al suo regno; si unifica e si integra in un solo progetto. Le energie dell’intelligenza, della volontà, dell’affettività, della corporeità si orientano sempre di più a lui. Si realizza un’esperienza di Dio incarnata nella storia, una comunione sempre più perfetta.
| CdA, 951 CONFRONTAVAI CdA 987-989 CONFRONTAVAI |
CATECHISMO DEGLI ADULTI
987 - 989
Preghiera e opere
[987]
Gesù si ritirava spesso a pregare, sospendendo ogni altra occupazione. Terminati quei momenti privilegiati di intimità con il Padre, rimaneva costantemente rivolto a lui nell’amore, faceva in ogni cosa la sua volontà.
I tempi dedicati alla preghiera pura, liberi da ogni altra attività, hanno valore in se stessi come attuazione esplicita e consapevole del rapporto di amore con Dio. Consentono inoltre di trasformare in preghiera anche gli altri tempi dedicati alle varie occupazioni. «Pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie» (1Ts 5,17-18). La preghiera è continua, se è continuo l’amore, se in ogni cosa facciamo la volontà di Dio: «Prega sempre colui che unisce la preghiera alle opere che deve fare e le opere alla preghiera... In questo senso si può considerare tutta la vita dell’uomo santo come una grande preghiera; ciò che siamo abituati a chiamare preghiera ne forma solo una parte»
Origene, Sulla preghiera, 12. | CCC, 2650-2660CCC 2745 |
[989]
Orientati a Dio dagli esercizi di preghiera e dai frequenti richiami dell’attenzione, possiamo vivere alla sua presenza con sempre maggiore continuità. Dio è in ogni persona, in ogni cosa, in ogni evento lieto o triste, ordinario o straordinario. Tutto è voluto o almeno permesso da lui. Tutto viene offerto a noi come un dono e una possibilità di bene. Se sappiamo riconoscere la sua presenza e accogliere la sua volontà, se facciamo ogni cosa nel modo migliore, con prontezza e pace interiore, la nostra vita diventa un dialogo permanente, una preghiera continua. «Per me la preghiera è uno slancio del cuore, un semplice sguardo gettato verso il cielo, un grido di gratitudine e di amore nella prova come nella gioia»
Santa Teresa di Lisieux, Manoscritti autobiografici, C 25. | CdA, 841 CONFRONTAVAI |