CATECHISMO DEGLI ADULTI
Una illuminazione comune
[42] La religiosità è un primo orientamento verso il mistero. Nella misura in cui non è inquinata da errori e deviazioni, suppone la iniziale comunicazione che Dio fa a tutti gli uomini mediante la creazione e la sua continua, benevola vicinanza.
Da sempre gli uomini cercano Dio con la loro sete di vita, di verità, di sicurezza e di felicità. Da sempre Dio li illumina, li assiste e li sostiene in questa ricerca; li attrae segretamente a sé per le molte strade delle religioni e delle culture. La sua provvidenza salvifica si estende a tutta la storia umana
Cf. Concilio Vaticano II, Dei Verbum, 3. Concilio Vaticano II, Dei Verbum, 3. Frutto di questa illuminazione da parte di Dio sono gli elementi di verità e di bontà presenti nella religiosità umana. In essa, di solito, prevale un atteggiamento di dipendenza creaturale, una consapevolezza di precarietà e un desiderio di protezione. La fede cristiana, invece, si colloca a un livello più elevato. Assume i valori positivi della religiosità umana, ma ha una sua specificità. È la risposta, altamente impegnativa, a una più perfetta comunicazione di Dio, alla quale viene riservato il nome di rivelazione in senso proprio.
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CATECHISMO DEGLI ADULTI
575
La salvezza dei non cristiani
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Dio «vuole che tutti gli uomini siano salvati» per mezzo di un solo «mediatore..., l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti» (1Tm 2,4-6). A lui con il dono dello Spirito Santo associa la Chiesa «come strumento di redenzione per tutti»
Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 9. Giovanni Paolo II, Redemptoris missio, 18. Giovanni Paolo II, Redemptoris missio, 10.
Tutti gli uomini dunque con modalità diverse entrano in rapporto con la Chiesa: i cattolici sono «pienamente incorporati», mentre i catecumeni sono congiunti dal «desiderio esplicito»
Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 14. Cf. Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 15. Cf. Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 16. San Cipriano di Cartagine, Lettere, 73, 21, 2. Cf. Origene, Omelie su Giosuè, 3, 5. Cf. Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 14; Id., Ad gentes, 7. | CdA, 24 CONFRONTAVAI CdA 42 CONFRONTAVAI CdA 401 CONFRONTAVAI CdA 582 CONFRONTAVAI CdA 585 CONFRONTAVAI |