CATECHISMO DEGLI ADULTI
Obbedienza filiale
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«Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Gv 8,32). Gesù Cristo ci porta la buona notizia che siamo amati da Dio e ci persuade interiormente con il dono dello Spirito Santo. Noi possiamo accogliere Dio come Padre e gli altri come fratelli; ci sentiamo liberi dalla solitudine e dall’ossessione del successo ad ogni costo; riusciamo ad accettare perfino le situazioni dolorose senza ribellarci, anzi benedicendo.
Lo Spirito ci fa guardare a Cristo come modello di vita; ci aiuta ad agire come lui in sintonia con la volontà del Padre, per poter diventare anche noi “amore”, come «Dio è amore» (1Gv 4,16). Ci fa comprendere che i comandamenti esprimono le esigenze autentiche della nostra crescita e promuovono il nostro vero bene. Ci dà la capacità di osservarli secondo l’antica promessa: «Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro;... perché seguano i miei decreti e osservino le mie leggi e le mettano in pratica» (Ez 11,19-20). Ci porta ad osservarli non «per timore del castigo», come lo schiavo, non per «attrattiva della ricompensa», come il mercenario, ma «per il bene in se stesso e per l’amore di colui che comanda», come figli
![]() San Basilio di Cesarea,Regole maggiori, Prologo, 3. | CdA, 151-152 CONFRONTAVAI |
CATECHISMO DEGLI ADULTI
151 - 152
Liberi dall’angoscia
[151] Infine, il regno di Dio libera dalla paura di essere messi al bando dalla società e perfino dal timore di perdere la vita.
Gesù, quando sente dire che Erode Antipa vuole ucciderlo, come ha già fatto con Giovanni Battista, non cambia strada: «Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada» (Lc 13,32-33).
I discepoli sono chiamati a dar prova dello stesso coraggio. Non temano di essere anticonformisti e diversi dagli altri, di essere insultati e perseguitati
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Chi ha Dio come Padre non può sentirsi mai solo: «Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri» (Lc 12,6-7). La sofferenza, anche quella umanamente più inquietante e difficile da accettare, acquista un alto valore e una misteriosa fecondità. Gesù lo afferma con due immagini delicate e suggestive: il chicco di grano cade in terra e muore, ma rinasce moltiplicato
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Chi aderisce a Cristo con fede viva e salda, non è più ossessionato dall’ansia di trovare sicurezze e piaceri, per sentirsi vivo; è disponibile al servizio degli altri; sperimenta personalmente che il Figlio di Dio è venuto a liberare «quelli che per timore della morte erano soggetti a schiavitù per tutta la vita» (Eb 2,15).
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